Martedi 22 marzo: incontro pubblico per fermare la cementificazione di Marino
L’Assemblea contro la Cementificazione del Comune di Marino invita la popolazione a partecipare ad un incontro pubblico per proseguire il percorso di mobilitazione contro la speculazione edilizia.
In questi mesi di campagna elettorale che precede le elezioni amministrative, nonostante il Comune di Marino sia stato commissariato per motivi legati anche a questione di natura urbanistica che hanno portato in carcere l’ex sindaco di centro-destra, non si sono fermate le attività di devastazione del territorio.
Anzi, in questo ultimo periodo, con l’avallo dei funzionari comunali, stanno sorgendo ovunque nuovi palazzi: da Palaverta, a Quarto S.Antonio, da via Kennedy a Mazzamagna, da Due Santi a via del Sassone, sono innumerevoli i cantieri che sono già partiti.
Ultimamente, una parte di Mugilla, a poche decine di metri dalla scuola “G.Verdi” (detta “Maroncelli”), è stata ulteriormente cantierata: forse è il preludio all’inizio dei lavori per 8 dei 17 palazzi approvati nel Masterplan ?
Dopo l’incontro con il Commissario Prefettizio dello scorso 23 dicembre, al quale hanno partecipato altri comitati e associazioni del territorio (ADA, Legambiente e Italia Nostra), non si è più saputo nulla in merito ad una nuova convocazione che avrebbe dovuto esserci già a febbraio.
Evidentemente, l’operato della dott.ssa Enza Caporale, commissario prefettizio in carica al Comune di Marino, non si discosta molto dai suoi predecessori di Palazzo Colonna: nonostante un primo giro di poltrone da lei voluto che ha visto escludere alcuni funzionari da responsabilità in determinati settori, la conferma dell’ing. Petrini a capo dell’ufficio urbanistica è il segno più evidente della continuità degli affari legati al settore immobiliare.
Per opporsi efficacemente alla proliferazione dei cantieri in zone che fino a poco tempo fa erano verdi o già molto sature e povere di servizi crediamo che occorra incontrarsi di nuovo pubblicamente per promuovere azioni che inceppino la devastazione e il saccheggio del territorio in cui viviamo.
Infatti, oltre ai cantieri sopracitati, il Masterplan del 2011 prevede un milione e trecentomila metri cubi di cemento per un aumento di popolazione di quasi 15.000 unità. Il sogno dei palazzinari locali e di Parnasi di raddoppiare il numero di abitanti di S.Maria delle Mole e Frattocchie, con gravi ripercussioni su acqua, trasporti, servizi, mobilità deve assolutamente essere fermato, ne va di ciò che resta della vivibilità di un territorio sempre più compromesso dagli accordi tra imprenditori immobiliari e politici nostrani.
Invece di attendere la tornata elettorale e seguire le soap-opera che i partituncoli danno in pasto all’opinione pubblica ormai quotidianamente, crediamo sia necessario impegnarsi in prima persona nella lotta alla devastazione, a prescindere da scadenze dettate da altri, indicando chiaramente le responsabilità politiche negli accordi PD-PDL intercorsi negli ultimi anni e gli interessi degli imprenditori privati che vogliono mettere a profitto il territorio in cui viviamo a scapito di un’intera popolazione.
Rinnoviamo l’invito alla partecipazione, singola e collettiva.
Hanno già aderito “Argine Divino Amore” e “Legambiente Appia Sud – Il Riccio”
17 marzo 2016
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