Mario Feltrin, Ultracycling: North Cape – Tarifa il prossimo 20 giugno
La gara ciclistica più lunga del mondo è la North Cape – Tarifa 7370 km, a tappe singole senza supporto.
Si svolge ogni due anni e la prossima edizione partirà il 20 giugno 2024 alle 00:01. Non c’è un limite di tempo, il punto più alto del percorso è di 3398m, Pico del Veleta. Ci sono 4 punti di arrivo: Helsinki in Finlandia (1753km), Bregenz in Austria (4070km), Nice in Francia (5370km). Tarifa in Spagna (7400km).
Si attraversano 15 nazioni: Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria, Svizzera, Lichtenstein, Italia, Francia, Andorra, Spagna.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Mario Feltrin attraverso risposte ad alcune mie domande.
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Ne ho avute in molti viaggi perché ho fatto cose diverse tra Granfondo competitive e viaggi da solo e viaggi con la compagna ma se devo dire proprio la Cracovia Tarifa di 4400 km in 23 giorni.
La ‘45-SouthWest’ è un’avventura in bicicletta da strada autoportante in un’unica fase che inizia da Cracovia, attraversa parchi nazionali, borghi antichi e città, siti patrimonio mondiale dell’UNESCO, regioni montuose, tra cui i Pirenei e le Alpi e si conclude a Tarifa, la parte più meridionale del continente europeo.
Tre punti finali. Bronzo: Nizza, Francia / 1888 km. Argento: Pico del Veleta, Spagna / 3952 km. Oro: Tarifa, Spagna / 4384 km. Punti di controllo: Dieci posti di blocco.
La partenza è avvenuta il 20 giugno 2023, ore 4.30, direzione sud-ovest. Il primo è stato Steffen Streich 330h45’, precedendo Peter Vansumere 394h23’ e Irena Sosinska 404h26’. Mario è stato il dodicesimo atleta ad arrivare a Tarifa, impiegando 535h33’.
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una impresa sportiva? Sperimento il sogno prima; durante: l’obiettivo, le mie capacità e l’emozione di raggiungere la destinazione.
Hai sperimentato il limite nello sport? Credo di aver raggiunto dei limiti ma mi propongo di alzare l’asticella.
L’evento sportivo più estremo o più difficile? La fatica maggiore l’ho provato nella Ultracycling Dolomitica 630 km in 38 ore con 15500 di dislivello.
D+ Ultracycling Dolomitica è una competizione di Ultracycling (su strade aperte) che si svolge in Italia e valevole come qualificazione alla RAAM – Race Across America. Dalla sua prima edizione è dedicata alla memoria di Vito Favero, campione del ciclismo trevigiano.
D+ Ultracycling Dolomitica nasce nell’agosto 2013 da una idea di Roberto Picco, oggi direttore di gara e disegnatore del percorso. La prima edizione del 2014 si è tenuta venerdì 5 e sabato 6 settembre con partenza da Cordignano (TV) con un percorso di 588 km e 15600 metri di dislivello positivo.
I partecipanti sono stati 37, dei quali 22 hanno completato il percorso nel tempo limite di 42 ore. Il tempo di qualificazione massimo per la RAAM – Race across America era di 35 ore. Mario Feltrin, si classificò 12° in 34h38’54”.
Il vincitore fu Ralph Diseviscourt in 25h52’44”, precedendo Marzio Bruseghin 26h25’24” e Omar Di Felice 32h41’. Tra le donne vinse Daniela Genovesi 35h14’17”, precedendo Angela Perin 40h11’30”.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? No, non credo nello sport individuale, ma nello sport di gruppo potrebbe essere utile.
Sogni realizzati e da realizzare? Cose fatte Parigi Brest e ritorno nel 2011, Ultracycling 3 confini di Gemona 2016 dove mi sono piazzato primo assoluto sulla distanza 340 km con 6500 metri di dislivello. Molte corse del nord: Fiandre, Roubaix, Liegi Bastogne Liegi, Milano San Remo, ecc. Da realizzare la North Cape Tarifa il prossimo 20 giugno.
Il 21-25 agosto 2011, Mario Feltrin ha corso la Paris Brest Paris 1230 km in 70h50’. I primi furono i 4 francesi Christophe Bocquet, André Ialenti Tony Largeau e Marc Vèdrinelle che impiegarono 44h13’.
Il 9 giugno 2013, Mario Feltrin ha corso la 43^ Gran Fondo Milano-Sanremo in 8h13’25”10. Il vincitore fu Alexandre Blain 7h44’50”35, precedendo Gianmario Rovaletti 7h44’50”40 e Corneille Daems 7h47’29”90. Tra le donne vinse Ilaria Rinaldi 7h58’38”40, precedendo Silvia Perrenoud 8h04’57”60 e Ilenia Stocchetti 8h32’42”.
Il 9 giugno 2016, Mario ha vinto la “Short Race D+ Ultracycling 3 Confini – 340 km” in 16h51’, precedendo Davide Meler 17h36’ ed Eros Martelli 19h25’.
Il tracciamento per quando partirà Mario, per seguire la mia impresa.
https://www.northcape-tarifa.com/2024-tracking/
Ti ispiri a qualcuno? No, mi ispira le mie sensazioni e distinguermi da tutti senza rivalità. Molti son ammirati dalle mie ‘imprese’ e scherzosamente mi danno del pazzo.
Davvero delle imprese impressionanti, ore e ore in bici da un luogo a un altro lontanissimo, organizzandosi per mangiare, bere, riposare sufficientemente e gestendo ogni momento della giornata e anche della notte.
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Lo sport da salute e questo è molto per uno che fino a 35 anni fumava. A me non toglie nulla perché anche condiviso con la compagna.
Davvero la pratica di un sport prevede un sano stile di vita e se si tratta di sport di endurance, bisogna essere bravi ad alimentarsi e integrarsi, gestire, affrontare, superare ogni momento che potrebbe sembrare critico.
Cosa ti spinge a fare sport? Il gusto di libertà fisica e psichica.
Cosa diresti a te stesso di 20 anni fa? Direi di aver fatto una scelta giusta.
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Una parola che mi aiuta: avanzare con piccoli obiettivi, che alla fine ci sarà la ricompensa.
Nella vita si fanno scelte, si scelgono percorsi, mete, obiettivi, sogni da portare a compimento organizzandosi e preparandosi sufficientemente e quando tutto finisce si è veramente soddisfatti per quello che si è riusciti a fare.
C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Che mi dà la carica c’è mia moglie, nessuno che mi scoraggia perché in ogni caso credo in me.
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Lo sport dà sicurezza e determinazione nelle difficoltà quotidiane.
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Di essere persone comprensiva verso gli altri e che la bicicletta è la metafora della vita. Per rimanere in equilibrio devi pedalare.
Matteo SIMONE
380-4337230 – 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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