Marino: Villa Sara-Gabrielli
Intorno agli anni Sessanta del XVIII secolo, su volere del marchese Angelo Gabrielli fu edificato, nei dintorni del paese di Marino, il complesso architettonico di Villa Sara-Gabrielli.
L’intera struttura sorse dalle ceneri di un’antica costruzione che, per volere dello stesso marchese fu ristrutturata e riportata a nuova vita. Il cuore della residenza preesistente constava in un casale-villa armoniosamente collocato sulle pendici del monte Crescenzo nella valle Liccia. Al tempo erano annessi all’intera tenuta un parco dotato anche di una zona destinata alla coltivazione e un ulteriore casale e una cappella. La sistemazione del complesso architettonico e dell’area verde, sia agricola che non, mostrano l’attenzione rivolta dal marchese all’uso di razionali sistemi di gestione dell’agricoltura. Gli stessi apparati furono ideati e realizzati dallo stesso Gabrielli.
La residenza, che nella sua originaria disposizione trovava collocazione tra due terrazze naturali, si affacciava verso le morbide curve della collina. Da un punto di vista architettonico la villa presentava uno sviluppo sobrio e composto: per i suoi prospetti furono scelte forme semplici e prive di decorazioni ostentate. Ma la realizzazione di un’architettura lineare ed essenziale contrasta con l’apparato interno che, al contrario, è dotato di un notevole apparato decorativo. Infatti, tutte le sale interne che compongono i due livelli della residenza sono riccamente ornate con un ciclo pittorico frutto dell’abilità artistica di un gruppo di pittori francesi. Sulle pareti si aprono finestre illusionistiche che mostrano paesaggi e scene che hanno per protagonisti i membri della famiglia Gabrielli, mentre il tutto è incorniciato da splendide grottesche.
Inoltre l’origine del fabbricato ed il suo legame con le residenze dell’antica Roma è ben visibile grazie alla presenza di un opus reticulatum resto di una costruzione romana.
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