Marino – Una risposta all’interrogazione sulla grave questione del Centro Anziani di Frattocchie.
“Finalmente il 12 gennaio scorso, con oltre 20 giorni lavorativi di ritardo sul massimo tempo di risposta ammesso per una interrogazione, ho ricevuto dall’Assessora ai Servizi Sociali e Vicesindaca Minucci una risposta alla mia interrogazione sulla grave questione del Centro Anziani di Frattocchie.
La risposta ricostruisce in modo davvero discutibile il percorso amministrativo e palesa una volontà della politica di revocare un atto che invece, amministrativamente, è perfettamente legittimo. Ho stimolato personalmente e ripetutamente negli scorsi mesi del 2021 il precedente presidente del Centro Anziani sig. Otello Bocci a realizzare il passaggio ad APS ricevendo sempre una risposta di disinteresse personale alla questione.
La realtà dei fatti, e non delle chiacchiere della Minucci, è che fino al mese di novembre 2021, e forse anche ad oggi, esiste una sola APS per Frattocchie che, come previsto nel primo bando e come hanno fatto gli altri tre centri anziani del territorio, ha presentato la documentazione richiedendo la convenzione, e ben ha fatto la nuova amministrazione e il Dirigente di competenza a novembre scorso, già ben dopo l’esito elettorale, a completare l’assegnazione di tutti e quattro i centri alle uniche APS esistenti che erano in regola.
Successivamente la politica deve aver cambiato idea per Frattocchie e ha deciso di ‘manipolare’ il processo bloccando la consegna delle chiavi al giusto e unico esistente soggetto avente il titolo.
Ma avrò modo di riprendere questo argomento di gravissima influenza della politica clientelare di questa amministrazione Cecchi in prossimi atti sul tema del Centro Anziani di Frattocchie. Al momento diffondo pubblicamente la risposta avuta in modo che tutti i cittadini, soprattutto chi conosce la verità e non le bugie soffiate negli orecchi che girano nelle vie o le manipolazioni dell’Assessora al sociale in versione ‘azzeccagarbugli’, si facciano una propria opinione della gravità dei fatti accaduti e delle conseguenti azioni politiche e giudiziarie che ne scaturiranno”.
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