Marino- Situazione alloggi popolari ATER Provincia di Roma
SITUAZIONE ALLOGGI POPOLARI ATER Provincia di Roma
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito ufficiale del Comune di Marino il Bando speciale per l’assegnazione di n. 3 alloggi di edilizia residenziale pubblica all’interno del territorio comunale, due di proprietà ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Provincia di Roma ) e uno di proprietà comunale.
L’uscita di questo bando era attesa da diversi anni ed è particolarmente rilevante per chi si trova in determinate condizioni socio-economico-sanitarie o versa in situazioni di grave disagio familiare e necessita quindi di un’abitazione popolare.
Importante ai fini della presentazione della domanda è il possesso dei requisiti di cui all’articolo 1 del bando previsti dalla normativa regionale.
La domanda va redatta sull’apposito modello scaricabile dal sito o reperibile presso l’URP del Comune di Marino entro il 25 novembre 2016 o tramite raccomandata postale R.R. o tramite Agenzia autorizzata al recapito – in busta chiusa – o tramite PEC.
Chi avesse già inoltrato domanda antecedente alla data di pubblicazione del 2 novembre 2016 di tale bando, è tenuto a ripresentarla in base ai requisiti richiesti in quanto trattasi di bando speciale.
Il Comune di Marino ha voluto effettuare ultimamente, in materia di alloggi, una attenta verifica, tuttora in corso, all’interno degli immobili di proprietà dell’ATER.
A questo proposito giova ricordare che, a norma della legge regionale n. 12 del 99, il ruolo attribuito ai Comuni è esclusivamente quello di assegnare gli immobili e di prendere atto di eventuali sanatorie, relative ai canoni di locazione, comunicate al Comune dall’ente proprietario ATER.
Pertanto si ribadisce che tutti i rapporti contrattuali intercorrono tra gli inquilini e l’ente proprietario ATER.
Ferma restando l’importanza sociale dell’argomento, l’Amministrazione comunale ribadisce il suo impegno a favore delle categorie più deboli, prova evidente è l’uscita del presente bando, e rifiuta ogni strumentalizzazione, provocazione o intimidazione che determina di fatto un irrigidimento delle posizioni a scapito di un dialogo sereno, collaborativo e costruttivo.
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