MARINO/S.Maria delle Mole. BIBLIOPOP: Successo di partecipazione e di valori internazionalisti solidali a evento “CON CUBA PER LA PALESTINA”
Ottobre 24
17:29
2018
MARINO/S.Maria delle Mole. BIBLIOPOP: Successo di partecipazione e di
valori internazionalisti solidali a evento “CON CUBA PER LA PALESTINA”
… Quando il Che, trasformò un conflitto regionale in lotta mondiale contro il colonialismo.
Ottima impressione.
Molte donne, e giovani donne. Ragazzi trentenni, ma anche un giovanissimo che ha attirato l’attenzione e la
stima emozionata di Yousef Salman della Comunità palestinese di Roma e Lazio, perché gli ha ricordato i
propri esordi nell’impegno sociale e politico pubblico. Da palestinese perseguitato. Molte, poi, le realtà che
hanno risposto: da Genzano, da Velletri, da Roma e tantissimi da Marino e dalle frazioni di Marino, a
cominciare da S. Maria delle Mole. Questo miscuglio colpiva proprio per l’eterogeneità della risposta alla
chiamata del Circolo “Gino Done’” della Associazione di amicizia Italia Cuba di Marino. Il circolo ha voluto
questa giornata, coadiuvato dalla sezione “Aurelio Del Gobbo” dell’Anpi di Marino, e dalla totale disponibilità di
BiblioPop “G. Rosati” della associazione Acab, su un tema drammatico specifico: Con Cuba per la Palestina.
Marco Papacci.
Con una sottolineatura storica:
… Quando il Che, trasformò un conflitto regionale in lotta mondiale
contro il colonialismo.
Riferendosi sia alle posizioni teoriche dei rivoluzionari cubani, che alla storia come
cronaca che racconta del viaggio, inizi anni sessanta, di Ernesto Che Guevara che incontrò i rivoluzionari e
combattenti palestinesi determinati ad ottenere il riconoscimento di indipendenza con la propria
autodeterminazione di popolo. Proprio come ha ricordato Marco Papacci, vicepresidente nazionale della
associazione. Papacci, che a fine serata ha inviato una propria impressione favorevole, scrivendo:
Complimenti vivissimi per la magnifica iniziativa a tutti i compagni! Lo stesso vicepresidente ha, nel suo
intervento, fatto toccare con mano un parellelismo circa il mandante unico delle tragedie dei due popoli: quello
cubano e quello palestinese, dovuto appunto al comportamento degli USA. Ha ricordato Papacci, che nel
2011, toccò proprio a lui, in un evento pubblico a Roma, di dover parlare di Vittorio Arrigoni, Vic, – il giovane
internazionalista ucciso dagli israeliani mentre portava a termine una delle ennesime battaglie per gli aiuti al
popolo palestinese occupato, tramite Freedom Flotilla per Gaza -. Vic, noto per il motto che aveva lanciato:
Stay Human: restiamo umani! E gli israeliani hanno mano libera nel fare ciò, grazie all’unico Stato nel
consesso internazionale che lo spalleggia, ed anzi lo sostiene pienamente: gli Stati Uniti d’Amercia. In cambio,
denuncia il vicepresidente, Israele, in sede ONU e nelle iniziative diplomatiche internazionali, è l’unico Stato
che appoggia, giustifica e sostiene gli USA nel sostenere il blocco commerciale contro Cuba (el bloqueo) da
settant’anni!
Mauro Avello.
Intanto che i video selezionati e allestiti dal circolo, diretti da
Giorgia Galli
, prendevano vita sul fondo parete
curvo della ex chiesetta che è sede di BiblioPop, Mauro Avello ha accolto gli ospiti, con una punta d’orgoglio
che traspariva proprio per il colpo d’occhio della sala ormai strapiena e con le sedie a supporto aggiunte due
volte fino a “creare una platea esterna fuori la porta d’ingresso”. Ha illustrato, il segretario del Circolo, che
l’appuntamento è stato fortemente voluto da tutti i componenti per ricordare il grande rivoluzionario Ernesto
Guevara di cui da poco è ricorso l’anniversario del suo assassinio. Ma anche, e soprattutto, per essere qui e
ora incisivi e parte di un movimento internazionale che non vuole cedere rispetto alle richieste di giustizia che i
popoli reclamano. Come il popolo cubano, come il popolo palestinese. Avello fa valutazioni col cuore e con la
testa: Non era facile ne scontato, in un paese in palese arretramento culturale dove ultimamente si inaugurano
solo sedi di casapound….noi rispondiamo con una biblioteca, perché la cultura è uno strumento fondamentale
per lottare e tentare di costruire una società migliore. Per l’inaugurazione abbiamo voluto organizzare insieme
ai compagni dell’Anpi di Marino un iniziativa che parlasse ancora di resistenza, di rivoluzione, di
Associazione di Promozione Sociale iscritta al Registro con il n
°
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Via Ugo Bassi, snc – S. Maria delle Mole-Marino (RM) c/o Bibliopop
E-mail:
circolo.italiacuba.marino@gmail.com
Associazione Nazionale di Amicizia
Italia-Cuba
Circolo “Gino Donè” Marino
internazionalismo, di Cuba e della Palestina “
Siate sempre capaci di sentire nel profondo di voi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo”
Questo è il lascito morale e politico che
Ernesto Che Guevara ha consegnato ai propri figli e a tutti noi prima di essere assassinato in Bolivia nel
tentativo di compiere quello che lui riteneva il più sacro dei doveri di un rivoluzionario: lottare contro
l’imperialismo ovunque esso sia, per costruire un mondo migliore. In occasione del 51° anniversario della
morte del Che abbiamo voluto rendergli omaggio mettendo in risalto un evento ai più sconosciuto: il 18 giugno
1959, quindi a pochi mesi dal trionfo della Rivoluzione Cubana, Ernesto Che Guevara viene invitato dall’allora
leader dei Paesi Non Allineati, il presidente egiziano Nasser, a far visita alla Palestina. Il segretario del circolo
ricorda a tutti che parlare quindi di Cuba e della Palestina, significa parlare della stessa cosa, due facce della
stessa medaglia: da una parte il trionfo della Rivoluzione e la costruzione del Socialismo in una condizione di
costante assedio politico, militare ed economico dovuto al
criminale blocco
degli stati uniti, e dall’altra l’eroica
Resistenza del Popolo Palestinese, simbolo della lotta per la liberazione dall’ultimo
sanguinario
progetto
coloniale, contro israele e quel sionismo che altri non è che una ripugnante forma di fascismo capace di
trasformare un popolo da vittima del male assoluto, la shoa,
in carnefici assassini.
In mezzo c’è l’uomo ed i
suoi diritti, il diritto alla terra, il diritto alla casa, il diritto all’istruzione, alla salute, ad una vita dignitosa, il diritto a
combattere le ingiustizie…il diritto alla pace…anche se per questo è costretto a fare la guerra. Hasta La
Victoria Siempre….Palestina….Patria o Muerte!
Yousef Salman.
E’ sufficiente fare questo? Cosa va fatto ancora da qui? Sono proprio i quesiti che Avello ha utilizzato per dare
la parola a Youssef Salman, il quale ha ricordato, che proprio questo comportamento culturale e politico, di
consapevolezza collettiva, di mobilitazione permanente, di capacità critica contro l’imperialismo che sottomette
popoli, o tenta di sottometterli, inducendoli al silenzio e all’ignoranza sono le migliori azioni che nella lunga
tradizione di lotta e di sostegno internazionale viene promossa e mantenuta in Italia e qui a Marino. Porta ad
esempio, il rappresentante della comunità palestinese di Roma e del Lazio, quanto accade giorno dopo
giorno, addirittura con cadenze già previste. Come il caso dei venerdi di preghiera e di mobilitazione della
popolazione della striscia di Gaza, che ogni settimana manifesta vicino ai confini. Venerdì scorso ci sono stati
sette morti. Hanno ucciso, gli uomini dell’esercito israeliano, sette ragazzini. Disarmati. Che mostravano come
cattiveria, le urla. Il cui contenuto era solo quello di reclamare il proprio diritto ad entrare nelle proprie terre.
Per questo, per un diritto che è riconosciuto e sancito da risoluzioni dell’ONU, hanno ricevuto come risposta il
piombo, e sono morti assassinati. Yousef ha anche avanzato una proposta concreta per dare corpo a questo
tipo di iniziative così riuscite: che si produca un opuscolo, un libretto proprio della esposizione totale di quanto
sta emergendo nell’incontro a BiblioPop.
Bassam Saleh.
Proprio questo ha fatto parte del lungo intervento, pieno di riferimenti, citazioni, commenti di Bassam Saleh,
giornalista palestinese, responsabile della Associazione “Palestina nel cuore” ed esponente di Al Fatah.
Proprio sulla questione della cultura, denuncia il giornalista, le azioni da tagliagola di Donald Trump, che ha
peggiorato, se possibile, le conseguenze di scelte sull’occupazione della Palestina, ha determinato che gli aiuti
alla Agenzia ONU, indipendente, ideata per aiuti umanitari in capo allo studio, alla salute e al sostegno sociale,
ora non è più finanziata. Costringendo le popolazioni ad essere nella condizione di avere meno cure, meno
studio ecc. Un dato, dice Bassam, percentualmente, grazie anche al sostegno umanitario ONU, l’impegno
nello studio dei giovani palestinesi, con moltissimi che arrivano alla laurea, sono più avanti, degli studenti
israeliani che godono di condizione sociale e clima politico nel loro Stato ben differente dai palestinesi
oppressi nella Palestina occupata. Il dato numerico è che con la scelta unilaterale degli USA di sottrarsi agli
impegni umanitari sottoscritti a livello internazionale, significa non versare 350.000.000 di dollari all’Agenzia
ONU. Intanto come risposta immediata il Canada, per mostrare una controtendenza ha deciso di versare
50.000.000 in sostegno invece. Fortunatamente, ricorda l’esponente di Fatah, c’è il sostegno e la solidarietà
internazionale. Migliaia e migliaia sono stati e sono gli studenti che ottengono di potersi recare a Cuba a
studiare, e questo, in parte, attenua la vera e propria azione criminale statunitense contro la giovane
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