Marino. Pieno successo per Pci, per Bibliopop, per ricordo di Giselda Rosati: la politica torna in primo piano.
Il giovane direttore di BiblioPop “G.Rosati”, Riccardo Frascolli, l’ha argomentato con semplicità ed efficacia: “Abbiamo organizzato, con le nostre forze volontarie, uno strumento di conoscenza. E’ questo che occorre oggi, che si rinunci alla superficialità e si scelga di contribuire a far crescere l’intera società. Contattateci. Sul blog, https://associazioneacabblog.wordpress.com/ sulla pagina FB https://www.facebook.com/Associazioneacabmarino/ o chiamando direttamente me o il Presidente dell’associazione ACAB. Un libro aspetta ognuno dei cittadini.”. Già l’infaticabile guida dell’Associazione, Sergio Santinelli, aveva ben inquadrato la miscela della giornata in piazza Togliatti a S. Maria delle Mole: “Un generoso compagno, dirigente nazionale della FIOM, nei mesi scorsi aveva messo a nostra disposizione, il proprio fondo librario – centinaia e centinaia di opere di vario interesse, economico, filosofico, artistico, letterario, ecc – con l’impegno a farne strumento di diffusione di cultura popolare. L’abbiamo potuto realizzare grazie allo sforzo, all’impegno e alla scelta politico-culturale del PCI che ha allestito un locale e le infrastrutture per poter catalogare in modo serio e professionale questo vero e proprio giacimento ora a disposizione della città. Nella miscela, per i molti di noi che l’hanno conosciuta direttamente, non poteva, in modo naturale, che scegliere di intitolare, come indirizzo, oltre che come riconoscimento, a Giselda Rosati la BiblioPop. Vi chiediamo di sostenerci in tutte le attività che svolgiamo – conclude Santinelli – perché le nostre forze e qualità, seppur mostrate al comune in più occasioni, sotto il profilo della fruibilità di una qualche struttura maggiormente adeguata, pare che l’Amministrazione non sia in grado di garantirla”. Del resto, come aveva introdotto il segretario della sezione, Stefano Enderle, tutto quanto sta mettendo in campo organizzativo e politico, il PCI lo deve grazie agli iscritti ed ai sostenitori. In particolare con molti generosi cittadini, che non hanno voluto neppure essere menzionati per un grazie, ma che ci hanno dato struttura fisica, arredi, logistica e continua disponibilità. Perché? A sentir loro, semplicemente perché si fidano dei comunisti – anche se molti di loro non sono -, perché conoscono la nostra dirittura morale e la nostra coerenza politica, perché sanno che siamo davvero figli della scuola che ha praticato e pratica la visione berlingueriana della questione morale.”. Il pieno successo della iniziativa è stata testimoniata non solo dalla presenza di decine e decine di compagni, di cittadini e dei numerosissimi ospiti che hanno accolto l’invito in piazza del PCI, ma anche dalla qualità della partecipazione che si è fatta parte attiva con veri e propri interventi. Infatti, oltre la gradita presenza tra il pubblico dei leaders centristi Gianfranco Bartoloni e di Franco Marcaurelio; c’erano il consigliere del PD, Gianfranco Venanzoni e il segretario di Rifondazione Comunista Castelli romani, Marco Bizzoni, Mirko Laurenti di Art 1; sono giunti i saluti di Gianpaolo Scuderi di Sin.It., e dal consigliere di Decentramento Stefano Cecchi, e sempre in piazza c’erano il segretario della federazione Castelli del PCI Giovannino Sanna, e il segretario regionale del PCI, Virgilio Seu. A queste presenze ha corrisposto l’adesione convinta di Silvia e Daniele Cicerchia, figli di Giselda Rosati ed altri congiunti, che hanno trovato nelle parole di Sandro Caracci, Presidente del Parco dei Castelli romani, un ricordo forte: “ Giselda come allevatrice di giovani menti a cui far svolgere un ruolo dirigente e partecipato nella società. Giselda innovatrice rispetto ai canoni delle attività culturali quando ha amministrato il Comune. Giselda guida politica e amica – come ricorderà in un altro intervento anche Adele Cacciotti-.”. Gli applausi che seguivano mano a mano che questa miscela di cultura, ricordo di una figura importante e proposta politica del PCI ricostituito oggi,non ha visto nulla di stonato. Tutti i presenti l’hanno colto. Tutti i saluti giunti dal microfono, dal giovane dirigente della lista civica Tonino Palazzo, al prezioso e rispettato cittadino Adriano Celma, dalla significativa presenza di Paolo Minucci per conto dell’ANPI, al richiamo al triste omaggio da dover tributare ad un altro lavoratore morto sul luogo di lavoro, come esposto dal compagno Hassan, al breve intervento del presidente del comitato di quartiere di S.Maria Antonio Calcagni. Ognuno ha fatto si che per un paio d’ore, nuovamente, prepotentemente e giustamente la cultura e la politica abbiano ripreso il giusto ruolo che spetta loro nella società. Come ha sottolineato Andrea Sonaglioni, Presidente del PCI dei Castelli romani: “ La proposta politica che il PCI porta avanti, piano piano, ha la stessa base e la stessa forza dell’impianto storico, in chiave attuale, di chi vuole essere riferimento per i lavoratori e per i giovani dell’idea che questa società che tutti critichiamo giustamente, può essere rivoltata. Lo si fa in molti modi, con le lotte con la partecipazione alla vita istituzionale e con la cultura. Il libro come strumento vivo di cambiamento, un plauso ad ACAB”. Del resto già erano stati letti i messaggi di complimenti ed auguri di buon lavoro, da molti operatori della cultura, uno su tutti, quello di Giacomo Tortorici, direttore del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani. Nel proprio intervento, Maurizio Aversa, della segreteria del PCI Lazio, ha voluto soprattutto evidenziare “la compattezza e la volontà decisa dei comunisti a Marino per perseguire una presenza tra i cittadini, sulle cose concrete. Di natura politica e amministrativa. Anche se, purtroppo, abbiamo notato da tempo che questa amministrazione ha paura di confrontarsi col PCI. Anche oggi non è giunto un cenno, un saluto, una riga nonostante l’invito ufficiale! Cultura istituzionale zero! (in verità, forse con qualche tardiva tirata d’orecchio, a iniziativa conclusa, quando si era ai saluti, una “capatina” a voler visitare la biblioteca l’ha fatta l’assessore Tammaro. E’ stato soddisfatto nella richiesta. Vedremo cosa ne seguirà).”. Poi, concludendo sul cuore della iniziativa politica comunista, Aversa ha concluso dicendo chiaramente l’indirizzo politico: “Noi opereremo convintamente per unire i comunisti. Saremo attivi protagonisti in una unità a Sinistra fatta di scelte di sinistra. Ma se ci trovassimo di fronte a tentennamenti, sapendo della scelta alternativa al PD, non avremo titubanza alcuna a proporre per il futuro un nostro Sindaco, con una lista promossa da noi comunisti sul programma condiviso a sinistra.”. Poco prima del simbolico atto di apertura della BiblioPop “G.Rosati” con lo scoprimento della Targa che indica la presenza della sezione PCI “E. Berlinguer” e, appunto la BiblioPop, fatto per mano di Silvia e Daniele Cicerchia, dal Presidente Sergio Santinelli e dal segretario nazionale del PCI, Mauro Alboresi, questi aveva chiuso la manifestazione pubblica puntualizzando le ragioni comuniste. “un vecchio slogan – ha detto Alboresi – diceva “non c’è vittoria, non c’è conquista, senza un grande Partito Comunista”. Ecco, noi sappiamo di aver proposto, rimettendo in campo il PCI, questa necessità storica, questo messaggio forte: c’è bisogno dei comunisti. C’è bisogno di un PCI forte. Sono decine le sezioni che si stanno aprendo in tutta Italia. Naturalmente non vi aspettate che ne diano notizia le televisioni o i media. Così come non danno conto della nostra politica complessiva di unità dei comunisti e di unità della sinistra. Così come non danno conto delle nostre battaglie e lotte. Noi siamo impegnati in modo unitario con Eurostop. Siamo presenti nei movimenti della pace. Cerchiamo di affiancare tutti i momenti di lotta dei lavoratori. Per le battaglie giuste che ci sono proprie. Quella per il lavoro ma anche per il lavoro svolto con dignità e sicurezza. Giustamente – ha sottolineato Alboresi – il compagno Hassan ha denunciato proprio qui l’ennesimo caso di morte sul lavoro, e sono ormai oltre 300 dall’inizio dell’anno. Noi stiamo portando avanti una campagna sulla sanità affinchè si ponga fine alla barbarie che vede attualmente 11 milioni di italiani rinunciare alle cure mediche per i costi dei tickets. I tickets vanno aboliti, la sanità deve tornare pubblica e gratuita, davvero! Quello che stiamo rimettendo in campo – prosegue il segretario PCI – è il PCI che si ispira ai valori della Costituzione Repubblicana, della Resistenza e dell’Antifascismo, e si richiama al miglior patrimonio politico ed ideologico dell’esperienza storica dei comunisti in Italia, da Gramsci a Berlinguer, ed in particolar modo al pensiero gramsciano e togliattiano, della sinistra di classe italiana e del movimento operaio e comunista italiano ed internazionale, alla migliore tradizione marxista-leninista, alle migliori esperienze del socialismo scientifico, alla conquiste dei movimenti per la pace ed antimperialisti, alle lotte ambientaliste, antirazziste, di genere e per i diritti civili. Infine, come hanno detto i tanti che mi hanno preceduto, il sostegno che vi chiediamo è fatto di ideali e di scelte. Che spesso già sono di molti a sinistra e che si condividono per conoscenza e per buonsenso nel voler rivoltare lo stato di cose attuale. Ma, – conclude Mauro Alboresi – sono anche scelte e programma, come quello che stiamo presentando in tutta Italia in questi giorni, che hanno la concretezza di essere la soluzione al liberismo dei governi fin qui succedutisi. Occorre, ad esempio, promuovere un grande piano di investimenti pubblici per potenziare ed ammodernare la rete dei trasporti ( terra, cielo, mare), per favorire la mobilità ed incentivare le attività economiche, per la difesa del suolo, per la messa in sicurezza del territorio, per la riqualificazione paesaggistica, ambientale e dei centri storici, per dare impulso ai beni culturali ed al patrimonio archeologico, per la valorizzazione delle produzioni agricole mediterranee, per rilanciare le imprese artigianali, per sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per promuovere un turismo fondato sulla valorizzazione del territorio. Noi confidiamo che il richiamo agli ideali e a uomini e comunisti stimati ed amati come Berlinguer ad esempio, ci aiutino a meglio vedervi intenzionati a sostenerci, qui a Marino e nel Lazio e a livello nazionale”. La sezione PCI continua la propria attività politica, prende l’avvio per questa avventura culturale BiblioPop.
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