Marino: Onofrio si aggiudica il “Premio Simpatia”, le dichiarazioni dello scrittore
Marco Onofrio, scrittore, saggista, critico letterario, classe ’71, romano di nascita e marinese di adozione, si è aggiudicato l’ambito “Premio Simpatia”, noto anche come l’ “Oscar Capitolino della Cultura”, nella sezione “letteratura e giornalismo”.
La consegna del premio è avvenuta lunedì 23 maggio, presso la prestigiosa “Sala della Protomoteca” del Campidoglio.
Il “Premio Simpatia”, ideato dal celebre studioso della romanità Domenica Pertica, è diventato ormai uno dei simboli della Città Eterna. L’edizione 2016 ha potuto vantare in giuria illustri e noti giurati come Renzo Arbore, Carlo Verdone, Christian De Sica, Renzo Gattegna, Bruno Piattelli, Verdiana Bixio, Pippo Baudo, Giorgio Assumma, Alessandro Nicosia, Nicola Maccanico, Carlo Gianni, Simona Marchini, Marisela Federici, Athos De Luca e Gigi Proietti.
Oltre a Marco Onofrio nella sezione “letteratura e giornalismo”, sono stati premiati Virman Cusenza, direttore responsabile de “Il Messaggero” e lo scrittore Niccolò Ammaniti.
Allo scrittore, saggista e critico letterario di Marino, Marco Onofrio, è stato assegnato il “Premio Simpatia” in quanto egli “persegue un approccio globale alla letteratura, grazie a cui entra in sintonia con gli autori e le loro opere, stabilendo un rapporto empatico che si riflette nella capacità di coinvolgere e appassionare il lettore. I saggi di Onofrio, pur intellettualmente rigorosi, si lasciano leggere come romanzi, lontani da sterili tecnicismi e attenti al versante umano della cultura e della storia letteraria”.
Marco Onofrio ha commentato: «E’ stato emozionante e splendido. La cerimonia di premiazione ha dipinto, dinanzi a oltre 300 ospiti, nella fastosa cornice della Protomoteca del Campidoglio in Roma, tutti i colori della nostra comune umanità. Come raggi di un unico sole, i diversi settori del vivere civile, dalle forze dell’ordine alla medicina, dal cinema alla letteratura, dalla musica all’arte figurativa, etc., hanno “dialogato” per due ore di grande bellezza, attraverso interpreti diversi ma accomunati dalla stessa passione per l’impegno sociale, lo studio dell’uomo, la condivisione delle idee, la salvaguardia delle speranze, la resistenza dei valori. Ecco il portato profondo della “simpatia” (nel senso anzitutto etimologico) a cui il Premio vuole, da ben 46 anni, ispirarsi».
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