MARINO, L’ARCHEOCLUB “COLLI ALBANI” DENUNCIA LE CONDIZIONI DI DEGRADO DEL SOTTOPASSO DI PIAZZA MATTEOTTI
“TURISTI ACCOLTI TRA IMMONDIZIA, URINA E DEIEZIONI UMANE. AMMINISTRAZIONE COMUNALE E MULTISERVIZI LATITANTI”
L’Associazione Archeoclub “Colli Albani”, in qualità di gestore dei circuiti sotterranei della Città di Marino, il cui ingresso è sito presso il sottopasso di Piazza Matteotti, intende denunciare le condizioni di degrado vigenti all’interno dei locali in questione, quali sporcizia, atti vandalici e deiezioni umane.
Nonostante le continue segnalazioni effettuate agli organi competenti, quali Amministrazione Comunale, Forze dell’Ordine e Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A., NESSUNO ha preso provvedimenti in merito, lasciando il sito in un totale stato di abbandono, degrado e incuria. Inoltre, al fine di presidiare gli spazi in questione, abbiamo impiegato le nostre risorse fisiche ed economiche per rendere decoroso il sottopasso e più volte abbiamo suggerito all’Amministrazione Comunale di installare telecamere di sorveglianza o quantomeno di provvedere ad una chiusura notturna, anche in questo caso senza mai avere risposte.
Pur ritenendo in primis responsabili i cittadini tutti, sintomo di un disagio sociale sempre più dilagante, teniamo a ricordare all’Amministrazione Comunale che nei locali del sottopasso vi è l’accesso ai circuiti sotterranei, UNICA ATTRAZIONE TURISTICA FRUIBILE del territorio e pertanto biglietto da visita della Città di Marino, da tutelare e salvaguardare con occhio di riguardo tutto l’anno, non solamente per la Sagra dell’Uva, e riteniamo INDECOROSO dover accogliere i turisti tra vetri rotti, pozze di urina, deiezioni umane, muri imbrattati e sporcizia di ogni genere.
Infine, si ricorda alla stessa Amministrazione Comunale di far rispettare il Capitolato Speciale d’Appalto firmato dalla Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A. che prevede:
- “la spazzatura dei portici cittadini (Art. 1)”;
- che “i portici attualmente esistenti e quelli che entreranno in uso durante il periodo di appalto devono essere lavati con acqua e idoneo detersivo con la frequenza necessaria a garantire una costante pulizia e comunque almeno con cadenza bimensile (Art. 29)”;
- che “l’Impresa è tenuta, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, a provvedere entro 72 ore dalla richiesta, a cancellare scritte che dovessero risultare presenti su immobili di pubblica proprietà (Art. 35)”.
Marino, lì 6 novembre 2018
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