Marino. Bibliopop condanna, denuncia e vigilanza per autori danni ai giochi dei bambini
“Appena accortisi dell’accaduto, un misto di rabbia e incredulità ha pervaso l’ambiente di Bibliopop: infatti, di primo mattino la vista di giochi istallati per far giocare i bambini dai due ai dodici anni fatti a pezzi, ha letteralmente scioccato tutti”. Questa la reazione che si è vissute nelle ore della giornata di mercoledì 31 al Parco Maura Carrozza adiacente e curato da Bibliopop. Arrabbiati genitori e accompagnatori dei bambini che festosi riempiono di giorno il Parco. Delusi e con riflessioni psicologico sociali molti frequentatori di Bibliopop che commentavano “Ma quale disagio e turbe educativa hanno gli autori di questo inutile e vigliacco vandalismo?”. “Ed hanno ragione tutti – commentano volontari e dirigenti di Bibliopop – sono dei poveracci di spirito che devono essere aiutati. Se non ci riesce la famiglia, ci penseranno i Carabinieri che abbiamo allertato con relativa denuncia. E se poi, dovessimo incontrarci, visto che sono vigliacchi e si nascondono ma non hanno fegato a mostrarsi, nell’incontro una cura spirituale e materiale potremmo dargliela anche noi”. Naturalmente, il Presidente, Sergio Santinelli, ha avvertito immediatmente gli uffici comunali e sporto regolare denuncia presso la stazione CC di S. Maria delle Mole. Intanto le attività di Bibliopop, sia quelle rivolte ai bambini, inutili vittime di quattro imbecilli inutilmente violenti, e quelle culturali come la presentazione del libro su Fidel in Equador, vengono tutte confermate. Il riferimento è alla iniziativa della presentazione del Libro del prof. Davide Matrone organizzata per le ore 18.00 di giovedì primo settembre. Infine, come ricordato dall’Esecutivo di Bibliopop: “la gestione della biblioteca popolare e del Parco è a cura della Associazione tramite volontari e senza ricevere per questo sovvenzioni dal Comune. Quindi ogni cittadino che si sente coinvolto da tutto ciò e voglia sostenerci con un piccolo contributo diretto è ben accetto. Siamo rintracciabili presso la biblioteca”.
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