Marino Aperta: con il CAG ripartono anche il teatro, il coro e i corsi di musica pop a Frattocchie
Marino Aperta: con il CAG ripartono anche il teatro, il coro e i corsi di musica pop a Frattocchie
Il 17 ottobre scorso, alla presenza delle autorità del comune di Marino e con la benedizione di don Bruno Meneghini Presidente onorario dell’associazione, è stata riavviata con una festa l’attività del Centro Aggregativo Giovanile (CAG) proposto da Marino Aperta Onlus a Frattocchie nei nuovi locali della scuola Anna Frank a via Cardinal Pizzardo 5. Il progetto CAG, presente nel Piano dell’Offerta Formativa dell’I. C. Levi di Frattocchie, festeggia il suo dodicesimo anno mantenendo intatta la freschezza della sua proposta: contrasto del disagio giovanile adolescenziale con l’integrazione, la socializzazione e le regole condivise, il supporto scolastico ai ragazzi in difficoltà, il gioco e la cultura, con la musica e il teatro.
Per quest’ultimo punto, sono state avviate il 5 novembre nei nuovi locali anche le attività del Coro del Fiore Blu, del gruppo teatrale giovanile, che si cimenterà nella riedizione invernale del musical ‘Giuseppe e i suoi fratelli’, e i corsi di musica pop, chitarra e tastiera, da sempre proposti ai bambini e i ragazzi da Marino Aperta.
“Siamo felici” ha dichiarato Armida Marcioni, vicepresidente di Marino Aperta Onlus e responsabile delle attività teatrali “di registrare tanto entusiasmo e presenza per le nostre attività di volontariato per i giovani. La sala piena di ragazzi e il campo di calcetto attivo dell’Anna Frank sono il segno migliore del successo anche quest’anno dell’iniziativa”.
“Per la cultura” precisa Marco Carbonelli presidente di Marino Aperta Onlus “puntiamo ancora una volta su musica e teatro, integrando nel gruppo bambini, adolescenti, ragazzi e le famiglie di appartenenza, creando una comunità solidare e impegnata per il supporto reciproco. Ringrazio ancora una volta don Bruno Meneghini, figura di riferimento per la nostra comunità, per la sua presenza fattiva e per l’attenzione reale al prossimo, in particolare, ai giovani del territorio, non di rado abbandonati a loro stessi.”
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