Maria Cecilia Guerra
La Sen. Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1-MDP al Senato, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Riguardo il reddito di inclusione. “Il mio è un giudizio positivo –ha affermato Guerra-, perchè è la prima volta che si arriva ad una misura che riguarda tutta la nazione. Non è un panicello caldo come dice Brunetta, considerando anche che il suo governo aveva azzerato tutte le risorse sociali. Siamo passati da 0 a 2 miliardi, non mi sembra poco. Certo, si deve fare di più. Per quanto sia ben disegnata questa misura è ancora insufficiente. Mancano altri 5 miliardi per coprire tutte le situazioni di bisogno. Ci si può arrivare progressivamente, ma ci vuole l’assoluta determinazione ad andare avanti”.
Tutela minori. “La misura è disegnata in modo molto ambizioso –ha aggiunto Guerra-. E’ stata costruita nel tempo, partendo dal governo Monti. Questa misura associa ad un sostegno monetario, anche una rete di stimoli all’inclusione attiva, cioè dei servizi che dovrebbero aiutare un percorso da parte delle famiglie in povertà. La misura è molto focalizzata sui minori, dato che un minore su 8 in Italia è in povertà assoluta. Quindi in questa prima fase sono le famiglie con minori ad essere maggiormente aiutate”.
Reddito di cittadinanza. “Il M5S ha finalmente chiarito anche in Parlamento che la loro proposta non è quella di un reddito di cittadinanza –ha spiegato Guerra-. Il reddito di cittadinanza sarebbe quello dato a tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni economiche e il M5S ha chiarito che la loro proposta non prevede questo. Lo chiamano così perchè suona bene. Anche quello che propongono loro è un reddito di inclusione, solo che rispetto a quello del governo loro prendono in riferimento non la povertà assoluta, ma la povertà relativa, cioè quanto povera una famiglia è rispetto a una famiglia con reddito medio. Ovviamente la loro misura costa di più, ma a parte questo non c’è nessun Paese che prenda come parametro di riferimento la povertà relativa. Ci sono anche delle cose positive nella proposta dei 5 Stelle, da cui io sono anche disposta a prendere suggerimenti”.
Alleanza PD-MDP. “Le cose che ci dividono adesso dal Pd sono legate alle prospettive sulle politiche economiche e sanitarie –ha chiarito Guerra-. Noi sosteniamo la necessità di difendere con forza un sistema universale. Sulle politiche economiche noi vogliamo passare a politiche di sostegno alla domanda, basate soprattutto sugli investimenti pubblici che trascinano crescita economica ed occupazione. Ci siamo divisi col Pd anche su temi come la tutela dei lavoratori, alcuni aspetti della buona scuola. Detto questo, operiamo in un campo largo di centrosinistra, in cui le alleanze sono possibili e auspicabili”.
Gianluca Fabi, direttore Radio Cusano Campus
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento