Manfredonia sempre più città dello sport
Manfredonia sempre più città dello sport con atleti del passato e del presente che si mettono in gioco, ognuno con i propri mezzi e proprie possibilità, ognuno è una risorsa per l’altro e per il gruppo che cresce non solo numericamente ma anche qualitativamente diventando un punto di riferimento per altri che si vogliono sperimentare nelle acque libere del Golfo di Manfredonia la mattina alle 6.30 in acqua all’Isola che non c’è.
Manfredonia sempre più città dello sport con diverse modalità e gruppi che invogliano a mettersi in gioco e a sperimentarsi gradualmente con fiducia e resilienza.
Che succede a Manfredonia? È facile imbattersi in qualcuno che fa sport e che ti invoglia a fare un’uscita in compagnia, soprattutto se si tratta di un campione come Filippo Castriotta, meglio conosciuto come “Il pirata del Gargano” per i suoi trascorsi in bici sfidando i campioni del ciclismo locale e ora fortissimo ultrarunner già sul podio di due 100km a Torino e nel Gargano.
E vuoi mettere una location come la città di Manfredonia alle porte del Gargano tra mari e porti, al tramonto? Questi sono i regali dello sport.
Lo sport permette di sperimentare sia benessere che performance, fa rincontrare vecchi amici e ne fa conoscere nuovi amici, fa conoscere nuovi luoghi e nuove culture, fa apprezzare luoghi e persone. Lo sport abbatte barriere culturali e generazionali, avvicina persone, paesi, popoli, rende liberi. Non c’è un età per iniziare o per smettere, se sei stanco puoi rallentare.
Il treno dello Sport raccoglie gente e le porta in giro per allenamenti e gare, per faticare e divertirsi insieme, per sperimentarsi e mettersi in gioco, condividere partenze, percorsi e arrivi. Questo è lo sport che vogliamo, uno sport che rende felici nonostante la fatica.
Conosci la Puglia? Il Gargano? Manfredonia? Lo sport diventa un treno che ti porta in giro per continenti, nazioni, città e paesi per sperimentare fatica e condivisione, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri. Non c’è un momento preciso per salire sul treno dello sport, è sempre il momento per provare, per iniziare; non c’è un’età per smettere ma è importante ascoltare le proprie sensazioni e apprendere sempre dall’esperienza. Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi, monti, mari e spiagge.
Lo sport avvicina persone e incrementa consapevolezza corporea, mentale, amorevole e ludica, apprendendo sempre dall’esperienza trasformando errori in perle preziose e utili.
Nella vita prima o poi lo trovi uno Sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance. Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Non c’è un’età per iniziare o per cambiare uno sport, importante è quello che si sperimenta e a volte le sensazioni e le emozioni sono ricche e intense. Lo sport è una palestra di vita, una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza e portare a casa sempre insegnamenti. Lo sport permette di sperimentare tanto, dalla fatica negli allenamenti e nelle gare alle soddisfazioni per essere riuscito a raggiungere propri obiettivi. Si impara a conoscere la vita come ciclica, tensione e rilassamento, fatica e gioia, sconfitte e vittorie, seguendo proprie direzioni che portano a mete e a raggiungere obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cer
cando di trasformare sogni in realtà. Sali in carrozza, la carrozza dello Sport, fatti trasportare e coinvolgere, contribuisci a spingere la carrozza con la tua volontà e le tue forze, segui un coach o un atleta più esperto o diventa il coach di te stesso, non aspettare il momento migliore, non rimandare, è ora il momento. All’inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, sperimentando sempre più benessere e performance. Lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati. È importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e sconfitte, si impara da tutto ciò che succede e si può fare meglio in futuro come individui e come squadra conoscendosi meglio. Si impara sempre dall’esperienza, l’importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, solo mettendosi in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente, migliorando. Solo chi fa sa. Lo sport che vogliamo è competitivo ma non aggressivo; uno sport dove si rispetta sé stessi e gli altri, dove si può sperimentare uno spirito di squadra accogliente e rispettoso dove c’è posto per tutti e ognuno apporta il proprio importante contributo; uno sport dove la fatica e l’impegno vengono ripagati con riconoscimenti e attestati di stima e di rispetto. Lo sport che vogliamo è lo sport che ci permette di metterci in gioco apprendendo dall’esperienza; uno sport dove si sperimentano sensazioni ed emozioni; uno sport che fa ritornare a casa soddisfatti e contenti. Lo sport è un mondo dove si può scaricare tensione, dove ci si può mettere alla prova, dove puoi sentire il tuo corpo, dove ti puoi testare, dove c’è un percorso, un inizio e una fine, come nella vita, dove trovi tanti compagni di viaggio lungo percorsi sconosciuti, un mondo dove si attraversano ansie, tensioni, paure, stanchezza, incredulità, gioia, precarietà: niente è stabile, niente è per sempre.
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