Mancanza di comunicazione, a livello nazionale, dei vari attori coinvolti nei processi decisionali idrici e ambientali”
“In questa audizione sono riemerse le pecche del ciclo idrico nazionale: dalle perdite al riutilizzo delle acque, dagli interventi finalizzati su particolari utenze all’ammodernamento delle reti esistenti, dal monitoraggio in tempo reale al controllo delle fognature”. Queste le parole dell’on. M5SFederica Daga a margine dell’audizione tenutasi in commissione ambiente riguardante le cause della crisi idrica nel Paese.
“Un ulteriore dato su cui noi abbiamo sempre puntato dagli inizi di questa indagine conoscitiva e che è riemerso – continua il capogruppo della Commissione Ambiente del M5S – è quello del reinvestimento degli utili, necessari per il riammodernamento della rete idrica”.
I gestori presenti in commissione (A2A Spa, Acquedotto Pugliese, Alto Calore Servizi Spa, Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. (SMAT), Acquedotto Lucano, ABC di Napoli, Marche Multiservizi Spa e Umbra Acque Spa, ndr.) hanno inoltre lamentato una “mancanza di comunicazione, a livello nazionale, dei vari attori coinvolti nei processi decisionali idrici e ambientali”.
“E’ ormai chiaro che quando parliamo di problematiche ambientali dobbiamo farlo ragionando in maniera più sistemica – conclude l’on. Daga – La leggerezza con cui si sono affrontate finora queste tematiche è sempre ritornata indietro come un boomerang. I gestori hanno un compito importante da portare avanti, devono garantire l’accesso all’acqua a tutti ed effettuare i lavori sulle reti. Non abbiamo più tempo e bisogna correre ai ripari. Ecco perché la nostra necessità di scrivere un #ProgrammaAmbiente. Un programma che fin dai prossimi giorni porteremo in giro per l’Italia”.
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