MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna –
il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è lieto di annunciare la collaborazione alla terza edizione del progetto Grand Tour d’Italie, un programma di networking tra artisti italiani e istituzioni internazionali che si propone di rafforzare la promozione della scena italiana all’estero, ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del MiBACT, a cura di NOS Visual Arts Production, direttivo curatoriale dell’associazione culturale Nosadella.due.
Ideato nel 2016 dall’allora Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, Grand Tour d’Italie ha l’obiettivo di mettere in relazione gli artisti italiani mid-career con curatori e direttori di residenze artistiche e centri d’arte contemporanea internazionali nell’intento di rafforzare la promozione della scena italiana all’estero.
Dal 12 al 16 novembre 2019 trenta artisti selezionati da tutta Italia dalle curatrici di NOS Elisa Del Prete e Silvia Litardi confluiranno a Bologna e L’Aquila per presentare il proprio lavoro ai rappresentanti di dieci istituzioni internazionali individuate a loro volta come eccellenze per l’attività di scambio artistico e il dialogo interculturale che promuovono.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (12-14 novembre) e Accademia di Belle Arti L’Aquila (15-16 novembre) ospiteranno nelle rispettive città il programma a porte chiuse di studio visit e approfondimento sulla scena artistica italiana che vedrà l’incontro diretto tra ogni artista e le istituzioni ospiti.
Da sempre Bologna rappresenta un crocevia di sottoculture e si distingue per un’identità di città creativa e universitaria oltre che città d’adozione di molti artisti. Quattrocento km più a sud, proprio al centro dell’Italia, L’Aquila, dopo il sisma che ha colpito il suo centro storico nel 2009, a distanza di dieci anni offre invece un caso di best practice italiana per il processo di rinascita che ha vissuto anche grazie all’intervento artistico. Qui, presso il Palazzo storico Ardinghelli, il MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, aprirà entro l’anno la sua prima sede distaccata.
Le istituzioni internazionali invitate: CAPC Musée d’art contemporain de Bordeaux (Bordeaux-France), Frame (Helsinki-Finlandia), Istanbul Modern (Istanbul – Turchia), Maumaus (Lisbona – Portogallo), Museo de Artes Plasticas Eduardo Sìvori (Buenos Aires – Argentina), Nirox Foundation (Johannesburg – Sudafrica), NTU Center for Contemporary Art Singapore (Singapore), Rotor (Graz – Austria), RUPERT (Vilnius – Lituania), Sazmanab, (Tehran – Iran).
Gli artisti selezionati: Alterazioni Video, Andreco, Sara Basta, Riccardo Benassi, Carola Bonfili, Simone Cametti, Chiara Camoni, Canecapovolto, David Casini, Federico Cavallini, Giulia Cenci, Luca Coclite, Davide D’Elia, Maria Adele Del Vecchio, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, GrossiMaglioni, Valentina Medda, Jacopo Miliani, Giovanni Ozzola, Mattia Paje, Luana Perilli, Mariagrazia Pontorno, Anna Raimondo, Ivana Spinelli, Sasha Vinci, Giacomo Zaganelli, Virginia Zanetti.
A questi si aggiungono Flavio Favelli e Angelo Bellobono, invitati come Padrini nelle rispettive città di Bologna e L’Aquila per il lavoro che hanno realizzato nei due contesti.
La scelta degli artisti – dicono le curatrici – è stata guidata dal desiderio di voler condurre una ricognizione sulla scena artistica italiana degli ultimi 15 anni, un arco di tempo in cui si colloca la Grande Recessione, la crisi economica del XXI secolo su scala globale. Accomunati da un’epoca che cerca di definire il cambio di paradigma al quale è chiamata per superare un modello economico/produttivo non più sostenibile, gli artisti offrono un’indagine aperta su quelle che sono le reazioni estetiche al nostro tempo, da parte di chi ne ha subìto la globalizzazione fin dagli inizi come di chi, più giovane, è nato proprio nel cuore della trasformazione in atto.
Oltre ogni confine linguistico o tematico gli artisti scelti si confrontano con un presente che chiama a una nuova sperimentazione sia linguistica che processuale, alla necessità di un confronto non più con l’immagine in sé, ma con l’artificio che la origina, con le sue possibilità, le potenzialità della forma, della materia, della tecnologia, delle relazioni. Quel che li accomuna è certamente un atteggiamento accorto in cui la curiosità ha sostituito la denuncia, l’osservazione la spettacolarizzazione, l’esperienza la scienza. Il lavoro di questi artisti s’infiltra negli interstizi del mondo attuale non per cambiarne premesse e condizioni bensì per immaginarne altre.
Maggiori info:
www.aap.beniculturali.it
www.nosproduction.com
Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
tel. 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
Ufficio stampa NOS Visual Arts Production
Sara Zolla
press@sarazolla.it
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento