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MA SI POSSONO SPENDERE 2 MILIONI DI EURO PER UNA ROTATORIA?

Nella riunione del 23 ottobre 2023 il consiglio comunale di Albano Laziale ha approvato il piano di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di una rotatoria su via Nettunense, all’incrocio con via dei Piani di Monte Savello.

Si tratta di un’opera indubbiamente utile per la viabilità, ma che solleva molti dubbi.

Il costo è davvero sproporzionato per una rotatoria a raso: quasi due milioni di euro.

La decisione di realizzare una rotonda spendendo una somma così elevata appare lontana da ogni logica economica e politica. Ad Albano Laziale con quella cifra si potrebbero affrontare altri problemi davvero urgenti come, ad esempio, la viabilità (le buche delle strade) e la cura dell’ambiente (la manutenzione del verde pubblico e la piantumazione degli alberi abbattuti).

Per disporre di due milioni di euro il Comune dovrà accendere un mutuo di 910.000 euro che dovrà essere rimborsato dai cittadini di Albano Laziale; a questo si aggiunge il debito di 990.000 euro che tutti i cittadini italiani contrarranno con l’Europa con il PNRR (per l’esattezza due terzi della somma, visto che un terzo viene “regalato” all’Italia come segno di solidarietà europea). Tanto per essere chiari, il Comune non ha i soldi per la rotatoria e si indebita.

Va ricordato che il PNRR ha l’obiettivo di lasciare una preziosa eredità alle generazioni future, dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva., avere una pubblica amministrazione più efficiente e digitalizzata, trasporti più moderni, produzioni sostenibili, un mercato del lavoro più dinamico ed una sanità più vicina alle persone. Il cofinanziamento di una rotonda appare estraneo allo spirito e alla lettera del PNRR. Purtroppo non soltanto ad Albano Laziale si è assistito all’”assalto alla diligenza”, “tanto paga l’Europa”, dimenticando che non si tratta di un regalo, ma di un debito sulle spalle delle prossime generazioni.

Sotto il profilo procedurale, il piano discusso dal consiglio comunale non ha ricevuto la “bollinatura” della Ragioneria: ciò comporta che al momento le spese non possono essere incluse nel bilancio del Comune e quindi si sta parlando di soldi che non ci sono.

Passare dal piano di fattibilità alla realizzazione dell’opera comporta la soluzione di svariati problemi. Si dovrà procedere all’esproprio dei terreni, ed è prevedibile che alcuni proprietari faranno opposizione introducendo ritardi nel processo; le procedure tecniche e il bando di gara richiedono tempi non brevi e il vincolo delle modalità dei finanziamenti europei comporterà controlli serrati. I tempi dell’operazione risultano peraltro stringenti: l’affidamento dei lavori dovrà avvenire entro il 14 dicembre secondo quanto previsto dal PNRR e le opere dovranno essere concluse entro marzo 2026.

La gestione del progetto comporterà per gli uffici tecnici del Comune un serio aggravio di lavoro, specialmente in un periodo di molteplici e straordinarie iniziative legate al PNRR e in presenza di limitate risorse umane. La struttura burocratica comunale ce la farà dunque a portarlo a termine?

In sintesi. Il costo dell’opera appare eccessivo, il Comune non ha i soldi e si deve indebitare, il ricorso al PNRR è improprio, gli uffici comunali vengono messi sotto stress, i tempi di realizzazione sono molto stretti e due milioni di euro si sarebbero potuti utilizzare per opere ben più meritevoli di attenzione.

Il tema della rotatoria, che dovrà tornare per ulteriori deliberazioni al consiglio comunale, merita una attenta riflessione non soltanto da parte degli amministratori, ma anche e soprattutto dei cittadini che hanno tutto il diritto di far sentire la propria voce evitando che decisioni così importanti vengano prese nelle “segrete stanze”.