M.Goffin, Maria Pasqua a cura di Luca Leoni
Le vacanze estive, si sa, hanno di bello il tempo libero e a me piace occuparlo – impegni familiari permettendo – leggendo.
Proprio ieri ho terminato il libro di Luca Leoni, una traduzione del libro Maria Pasqua di Magdalen Goffin – Ed. Controluce 2023, arricchita da una particolareggiata documentazione iconografica a cura di Leoni e con un interessante approfondimento di Romana Santopadre.
Tra le pagine la storia di una bambina nata a Velletri nell’Ottocento da genitori ciociari, alla quale il destino offre il dono di un’incantevole bellezza. La sua vita di giovanissima, precoce modella per gli artisti dell’epoca verrà stravolta quando il padre la cederà a una nobildonna inglese, per l’equivalente del valore di un vigneto. Maria Pasqua, inizialmente inconsapevole di quanto stia accadendo, docilmente lascerà che sia, adeguandosi ai condizionamenti e alle decisioni della donna che l’ha presa in affido: vivrà un’esistenza confortevole in una gabbia dorata, riceverà una valida e completa istruzione, viaggerà, visiterà musei; in seguito costruirà una propria famiglia, ma sarà anche foglia agitata dal vento del fato che alternerà un sopito benessere ai colpi della sorte, non sempre benevola con lei.
La libertà sarà per Maria Pasqua chimera illuminata da una soffusa luce dei luoghi d’infanzia, quel peso amaro di un incomprensibile abbandono, quella fiducia tradita dal padre che lei adorava.
La sua bellezza quasi una condanna, e ancora dispiaceri per la perdita di affetti, costrizione e condizionamenti subiti per un intero arco vitale: cambieranno le fonti della negata libertà, da Madame che adorandola l’ha resa donna colta, signorile, elegante… al marito privo di verve che non condivide la sua voglia di vivere, e ancora scelte e scherzi anche dolorosi del destino…
Luca Leoni, un autore legato al territorio, alla sua storia ci fa vedere con la straordinaria documentazione iconografica quanto vissuto e narrato sulla protagonista. La visceralità del suo essere figlio di un luogo con lei condiviso – del quale tra ricerche d’archivio e remote fonti informatiche, estrae dal cilindro della sua curiosità inediti, preziosi documenti scritti e iconici che fanno rivivere il passato – lo rende capace di farsi compartecipe al punto che opera una magia: Maria Pasqua è con tutti noi e con noi resta nella compassione per il suo abbandono, per l’incomprensibile consapevolezza del tradimento subito dagli affetti, la grande speranza di poter rivedere la sua terra di origine…
Durante la lettura, tra le riflessioni si concretizza la cognizione del fato che intreccia i suoi fili irraggiandosi nel tempo, sfiorando il presente e toccando generazioni future: tra queste colei, che raccoglierà polverosi documenti scrivendo la storia, poi tradotta dal Leoni.
Osservando in quarta di copertina il volto della giovane Maria Pasqua ritratta nel giorno delle sue nozze, non si può non soffermarsi sulla velata malinconia che lo sguardo trasmette: uno sguardo ch’è specchio di un’anima rassegnata, avvolta di rimpianto e disillusione alla quale raramente sarà concesso il privilegio di poter cogliere pienamente l’attimo fuggente…
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