L’UNIVERSITÀ DI TORINO CONTINUA A CRESCERE
PIÙ DI 20MILA NUOVI ISCRITTI PER L’ANNO ACCADEMICO 2023/2024
I dati sulle nuove immatricolazioni all’Università di Torino confermano un trend di continua crescita con 20.387 nuovi studenti iscritti. Rispetto all’Anno Accademico 2022/2023 le Lauree Triennali sono stabili (con una differenza di -79 studenti), le Lauree a Ciclo Unico fanno registrare un aumento del 5% (105 studenti in più), mentre è boom per le Lauree Magistrali con un incremento significativo del 20% (+615 studenti). Quest’ultimo dato è provvisorio perché è possibile immatricolarsi ai corsi di Laurea Magistrale fino a gennaio 2024.
Il commento del Rettore Stefano Geuna
“L’Università di Torino si conferma sempre più attrattiva per chi decide di intraprendere un percorso avanzato di studi e di investire sulla formazione. Benché ancora provvisori, perché le iscrizioni ai corsi di laurea magistrale sono aperte fino a gennaio, i dati riaffermano nel complesso una crescita solida, trainata quest’anno dall’offerta formativa magistrale e a ciclo unico, cui contribuisce la piena conferma ottenuta dalle triennali rispetto ai numeri dell’anno scorso. Addirittura il 65% dei corsi registra un saldo positivo o stabile rispetto all’anno precedente. Questo risultato è ragione di piena soddisfazione, tanto più se si considera che è la conseguenza di un sempre maggiore radicamento sul territorio ma, al contempo, anche dell’incremento assai importante dei fuori sede sui corsi magistrali, che sono al momento il 19% in più. Questo può accadere quando si può contare su un’offerta formativa che risponde in modo adeguato ai reali bisogni del sistema d’innovazione e d’impresa e che si qualifica come la scelta migliore per tanti di coloro che si apprestano a compiere il passo decisivo che li accompagnerà al mondo del lavoro. L’attrattività crescente di UniTo è dunque una grande opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico anche per il territorio: basti ricordare che un euro investito nella nostra Università produce oggi un valore aggiunto diretto e indiretto di 2,41. Questo ci impegna nella necessità di continuare ad investire in infrastrutture, luoghi e spazi per lo studio, la ricerca e la socialità con l’ambizione di contribuire a fare ancora di Torino e dell’area metropolitana una città locomotiva dello sviluppo nazionale”.
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