l’UDC dice no alle barriere architettoniche
I soggetti affetti da disabilità fisiche, prosegue la Sisti, nonché gli anziani con difficoltà di deambulazione hanno bisogno di particolari attenzioni.
L’accessibilità migliora solo se vengono rimossi gli ostacoli mediante l’installazione di rampe, ascensori e porte automatiche; e proprio sull’assenza di rampe e di porte automatiche punta l’attenzione l’UDC ribadendo che a Ciampino sia la stazione ferroviaria dell’acqua acetosa che l’azienda sanitaria locale di Via Calò sono state segnalate da alcuni disabili che hanno trovato difficoltà ad accedere a tali servizi.
La stazione ferroviaria dell’acqua acetosa il cui accesso è situato su via romana vecchia non è provvista di rampa ma solo di 8 scalini e la Asl di via Calò ha porte principali di accesso non conformi a quanto dettato dai criteri di progettazione per l’accessibilità delle unità ambientali. Non sono porte d’accesso scorrevoli o facilmente manovrabili e sia un disabile che un anziano o più semplicemente una mamma con un passeggino trova difficoltà nell’accesso.
L’UDC si rivolge all’Amministrazione, afferma Gabriella Sisti, affinché provveda, come dettato dall’Art. 4 dello Statuto Comunale, ad individuare ed abbattere tutte le barriere architettoniche presenti sul territorio e laddove non dovesse rientrare nelle competenze del Comune istituire tavoli con Le Ferrovie dello stato o l’Ente Regione Lazio per assicurare a tutti i cittadini una migliore vivibilità del territorio.
Gabriella Sisti resp. dipartimento politiche socio-sanitarie provincia di roma
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