LUCIA MIRISOLA: L’ ARCHITETTO DEL CINEMA DI GIGI MAGNI
Si inaugura Sabato 15 Giugno alle ore 18.00, presso la Sala “Marcello De Rossi” del Polo Espositivo “Juana Romani” la mostra che gode del patrocinio dell’Accademia del Cinema Italiano – Premio David di Donatello, dell’Associazione Nazionale Costumisti e Scenografi e dell’Archivio Storico del Cinema Italiano
LUCIA MIRISOLA: L’ ARCHITETTO DEL CINEMA DI GIGI MAGNI
Sabato pomeriggio alle ore 18.00 presso la Sala “Marcello de Rossi” del Polo Espositivo “Juana Romani” verrà inaugurata una mostra evento dedicata alla carriera della Signora Lucia Mirisola, che oltre ad essere stata per oltre mezzo secolo, la compagna di vita del maestro Luigi Magni è stata la scenografa e la costumista dei suoi film. Si tratta di un piccolo omaggio ad una grande donna, che ci ha lasciato un notevole patrimonio di bozzetti e di progetti che meritano ogni attenzione, perché attraverso il loro studio è possibile conoscere ed apprezzare un modo di fare cinema ormai consegnato alla storia.
Si sono conosciuti all’Osteria “Menghi” in Via Flaminia nel 1955, dopo un alterco, scatta in loro qualcosa che in poco tempo li porta a vivere insieme e a sposarsi l’anno seguente. Lei aveva già alcune esperienze professionali alle spalle, era stata l’aiuto del suo professore Pietro Gherardi ai costumi de “La Dolce Vita” di Federico Fellini, aveva collaborato con Danilo Donati ai costumi de “La Grande Guerra” di Mario Monicelli. Lui invece lavorava a Ciampino come controllore di volo, e muoveva i primi passi nell’ambiente collaborando con Willy Antuono alla stesura di un soggetto per Antonio Racioppi.
Lucia che nonostante la sua giovane età, era già una ragazza di ampie vedute, aveva ben compreso che al suo Luigi, il lavoro di controllore di volo a Ciampino, iniziava a stare stretto, una sera durante una telefonata del marito dall’isola di Ponza, dove era stato trasferito dopo un violento alterco con un alto ufficiale dell’aeronautica coglie la palla al balzo e gli dice: “lascia tutto e fai quello che ti piace”. Eravamo nell’immediato dopoguerra.
Inizia così il loro sodalizio professionale che negli anni è diventato una vera e propria “bottega” dove il maestro scriveva, rispolverando dall’oblio della storia personaggi realmente vissuti, creandone altri per alleggerire la narrazione e lei li ha fatti nascere, vestendoli e dando ad ogni uno di loro un carattere. Negli archivi della fondazione si conservano una grossa mole di disegni, schizzi, bozzetti, appunti che testimoniano l’importante lavoro svolto da Donna Lucia.
Proprio questo importante materiale sarà esposto nella mostra che già gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Costumisti e Scenografi ed è in attesa della concessione del patrocinio dell’Accademia del Cinema Italiano, avendo vinto Lucia ben due premi David di Donatello e tre premi Nastro d’argento. I visitatori potranno compiere un viaggio nei vari set e toccare con mano, come la signora Mirisola, impostava il suo lavoro e con quanta attenzione al dettaglio arriva alle soluzioni sia dal punto di vista della scenografia che da quello del costume.
I suoi abiti di scena sono stati realizzati dalle più importanti sartorie italiane, in gioventù Lucia si lega con una profonda e sincera amicizia ad Umberto Tirelli, compiendo i primi passi nella sua sartoria, dove conosce un giovane tintore Onelio Millenotti che grazie a lei intraprende la strada della professione diventando oggi come Maurizio Millenotti uno dei maggiori costumisti italiani.
Nonostante siano passati quasi dieci anni dalla sua scomparsa avvenuta a Roma il 23 Dicembre 2017, il suo ricordo nell’ambiente è sempre vivo, pieno di riconoscenza da parte di quei giovani assistenti oggi affermati professionisti che sono una continua fonte di aneddoti e preziosi cammei.
Un grazie va alla Dr.ssa Piera De Tassis presidente dell’ Accademia del Cinema Italiano, al maestro Carlo Poggioli presidente dell’ Associazione Nazionale Costumisti e Scenografi e a Graziano Maraffa presidente dell’Archivio storico del Cinema Italiano per la concessione dei patrocini e all’amministrazione comunale di Velletri per l’apporto logistico.
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