Lotta e Contrasto all’Usura. La Regione Lazio finanzia lo Sportello Intercomunale Cori-Cisterna-Aprilia
. La Regione Lazio finanzia lo Sportello Intercomunale Cori-Cisterna-Aprilia
50mila euro dalla Pisana per realizzare il Progetto “Insieme contro l’usura”. Il Comune di Cori è l’ente capofila distrettuale. Lo Sportello sarà gestito dalla Fondazione Wanda Vecchi Onlus.
La Regione Lazio ha finanziato con 50mila euro il Progetto “Insieme contro l’usura”, alla cui stesura hanno contribuito l’Assessorato alle Politiche Sociali e i Servizi Sociali del Comune di Cori, ente capofila, insieme a quelli di Cisterna di Latina ed Aprilia, i tre comuni dove opererà lo Sportello intercomunale Antiusura e Sovraindebitamento di prossima istituzione. Nel paese lepino verrà attivato nella struttura comunale distaccata di via Maestre Pie Venerini.
L’idea progettuale del Distretto LT1, punteggio massimo nella graduatoria finale, si basa su due principi. La prevenzione mediante informazione, orientamento, formazione, assistenza e prestazione di garanzia per chi si trova in condizioni di sovraindebitamento affinché tale situazione non li trascini verso l’usura. L’accoglienza come inizio di un percorso di accompagnamento verso un sistema di servizi, persone ed occasioni di incontro.
Lo Sportello Antiusura e Sovraindebitamento distrettuale Cori-Cisterna-Aprilia sarà gestito dalla Fondazione Wanda Vecchi Onlus, realtà impegnata sin dal 2000 nella lotta e nel contrasto all’usura su tutto il territorio regionale, e capace di riabilitare centinaia di soggetti – singoli individui, famiglie e microimprese – con aiuti economici concreti, grazie alla gestione delle garanzie a valere sul Fondo Nazionale Antiusura.
La sua realizzazione seguirà alcune fasi ben distinte. Dopo una prima ricognizione e valutazione degli utenti interessati dal fenomeno, ci sarà la loro presa in carico da parte di degli operatori specializzati in materia, che stileranno per ciascuno piani individualizzati alla cui implementazione seguirà un costante tutoraggio ed aiuto economico. L’ultimo step consiste nello sviluppo di una rete attiva di sostegno a favore delle famiglie vulnerabili.
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