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Arco di Diana APS ha ricevuto 31 russi provenienti però da varie parti del mondo. L’occasione è stata data dal compleanno della famosa Daria Bikbaeva, una delle più attive organizzatrici di eventi culturali e corporativi a livello globale. 

Costei ha dato incarico alla guida turistica russa Irina Sokolova, di organizzare tre giorni di visite nella Capitale. Non starò qui a elencare i posti ammirati, perché il mio intento è diverso e riguarda i Colli in cui viviamo.

Dopo le bellezze storiche e architettoniche dell’Urbe, Irina Sokolova ha voluto far visitare in via eccezionale i Castelli Romani alle personalità di spicco venute in Italia in occasione appunto del compleanno della Bikbaeva. Irina, ricordandosi di una sua visita all’emissario di Nemi, diversi anni fa,  con il sottoscritto, stupita – come lei stessa dice – della storia antica, della professionalità con cui era stato organizzato il percorso, ha proposto ai 31 russi di scoprire “oltre la grande Roma”, le sue importanti vicinanze, anche se  meno conosciute dell’Urbe.  Così, il gruppo si è trovato immediatamente ad ammirare luoghi che non credevano esistessero al mondo. Hanno affermato di aver fatto un’esperienza creativa ed evolutiva in ogni senso: un passaggio dal passato al presente, cioè dal buio alla luce (come una rinascita: parole loro). Ma il buio dei tempi si è illuminato delle nostre assolute bellezze, che noi, purtroppo, non valorizziamo abbastanza (e sarebbero il nostro “petrolio”).

L’emissario del lago di Nemi, nonostante la poca cura con cui si presenta, ha lasciato stupiti i visitatori, i quali hanno dichiarato che il segno resterà indelebile nella loro memoria. Io stesso ho notato lo stupore nei volti dei nostri ospiti, i quali hanno voluto visitare ancora, prima della partenza, la zona lacustre di Castel Gandolfo, e conoscere la storia precedente alla fondazione di Roma. Noi crediamo che i popoli non italiani conoscano la nostra grande tradizione, ma ci sbagliamo: essi si fermano alla storia romana, senza risalire alle origini albane di essa. L’interesse dimostrato dalle loro domande continue e dalle esclamazioni di meraviglia, ci fa capire quanto siano importanti i nostri luoghi che, se curati e messi in condizione di recezione alberghiera, richiamerebbero tanti turisti che si fermano invece solo a Roma. Noi abbiamo un grande tesoro, anche se a rischio di scomparire (per esempio i laghi). La nostra Via Sacra è unica al mondo. Le vestigia delle nostre antichità non hanno nulla da invidiare a nessuno, nemmeno alla Capitale.

I soci di ARCO (Marco Todini, Settimio Terzigni, Daniele Cataldi, Riccardo Bellucci), all’uscita dell’emissario hanno offerto alla signora Daria, la festeggiata, e ai suoi ospiti, fragolino di Nemi e ciambelline di Ariccia, ma l’apoteosi è avvenuta quando le è stato fatto omaggio di un libro di poesie in lingua russa, del nostro famoso concittadino Aldo Onorati, dantista a livello internazionale. Molti del gruppo conoscevano la sue opere. Anche Onorati è una ricchezza del nostro territorio.

Il nutrito gruppo porterà ovunque i ricordiindelebili dell’esperienza dei Colli Albani, in particolare dell’emissario di Nemi: ARCO fa la sua parte. Invitiaamo i responsabili del territorio di aiutare chi vuol promuovere i nostri irripetibili tesori!