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L’orientamento è la chiave per una buona alternanza scuola-lavoro

Gennaio 31
18:47 2018

Si è svolta ieri la tappa milanese del roadshow conclusivo di Push To Open, il progetto interaziendale di orientamento all’università e al lavoro della durata di 4 mesi ideato dalla startup JOINTLY-Il welfare condiviso. A partecipare 8 aziende, gli esperti di TAG Innovation School e Impactscool e circa& nbsp;200 ragazzi provenienti da tutta Italia, che si sono interrogati sulle professioni del futuro e sulle capacità che queste richiederanno, soprattutto in ambito digitale, attraverso giochi di ruolo e utilizzando le tecniche di future thinking.

L’orientamento è la chiave per una buona alternanza
scuola-lavoro, a dirlo sono i giovani e le aziende

Circa 200 giovani provenienti da tutta Italia e 8 aziende si sono ritrovati ieri a Milano per la tappa del tour conclusivo della 4a edizione di Push To Open. Il progetto di orientamento all’università e al lavoro per i giovani delle scuole superiori, ideato dalla startup JOINTLY-Il welfare condiviso, ha orientato fino ad oggi 4500 ragazzi in tutta Italia coinvolgendo oltre 2500 scuole.

Milano, 31 gennaio 2018 – Come prepararsi per eccellere nel mondo del lavoro del futuro? Quali saranno i cambiamenti e gli impatti della tecnologia sulle professioni? Quali le abilità digitali che le aziende richiedono e i giovani devono sviluppare? Sono soltanto alcune delle domande che si sono posti i circa 200 giovani che, supportati da referenti di 8 aziende e esperti di formazione, hanno partecipato ieri presso il TAG Milano Calabiana alla tappa milanese del tour conclusivo della 4a edizione di Push To Open, il programma di orientamento interaziendale all’università e al lavoro ideato dalla startup JOINTLY – Il welfare condiviso. A questo link una photogallery dell’evento: https://we.tl/OpvxJR5xVJ.
Durante il workshop, grazie alla collaborazione dei referenti delle aziende presenti (Enel, Gruppo AXA Italia, Gruppo Unipol, Intesa San Paolo, Ricoh, Sace, Sea, UniCredit) e dei facilitatori di TAG Innovation School e Impactscool,i ragazzi attraverso giochi di ruolo, lavoro di gruppo e tecniche di foresight e future thinking si sono interrogati su quali abilità dovranno sviluppare per scegliere come costruire il proprio futuro. Per comprendere gli impatti e le applicazioni delle tecnologie dei prossimi anni nei diversi settori, divisi in due gruppi, i ragazzi hanno imparato a interpretare i segnali dei cambiamenti e immaginare con spirito critico tutti i possibili scenari futuri delle professioni per compiere scelte consapevoli al momento di lasciare la scuola superiore e affacciarsi al mondo del lavoro.
“Offrire ai ragazzi un percorso di orientamento basato sul confronto con professionisti ed esperti che raccontano cos’è il lavoro e come scegliere il percorso universitario in base alle prospettive occupazionali è secondo JOINTLY la chiave per un progetto di alternanza scuola-lavoro utile ed efficace – dichiara Francesca Rizzi, CEO di JOINTLY -.I giovani hanno bisogno di imparare a immaginare come le nuove tecnologie impatteranno sul futuro delle professioni e cosa devono necessariamente saper fare per guidare il cambiamento e non esserne travolti, ha concluso Rizzi.
Push To Open è il programma di orientamento interaziendale all’università e al lavoro della durata di 4 mesi ideato dalla startup JOINTLY – Il welfare condiviso che ha orientato solo nell’ultima edizione 2017-2018 2.000 studenti con la collaborazione di 13 aziende. Nato per far scoprire ed entrare in contatto con il mondo del lavoro ragazzi che stanno per scegliere il percorso da intraprendere al termine delle scuole superiori, nelle 4 edizioni ha orientato complessivamente 4.500 giovani di quarta e quinta superiore grazie al contributo di 31 grandi aziende partner di JOINTLYtra cui ENI, ENEL, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo Unipol, Intesa San Paolo, SEA, UniCredit, SACE (Gruppo CDP).

Cosa ne pensano le aziende
Gruppo AXA Italia
“L’innovazione per AXA parte dalle persone, dai collaboratori che ogni giorno si impegnano per offrire un servizio migliore e coinvolge i nuovi player dell’innovazione, ovvero studenti, millennials, startup, incubatori di idee, fino ai nostri clienti. Questo ecosistema di innovazione ci consentirà di identificare, sviluppare e scalare le idee e i servizi che cambieranno la vita dei nostri clienti a partire da ora”.
Gruppo Unipol
“Unipol ha introdotto, da ormai 3 anni per 100 figli di colleghi, “Push to Open” che andava ad integrare l’ offerta di Welfare. Il futuro dei figli è un bisogno profondo delle persone e questo programma colma un bisogno che non trovava risposta, o almeno non in maniera così strutturata e completa, fornendo sia ai genitori che ai ragazzi la possibilità di allargare i propri orizzonti. Le scelte che si fanno dopo il diploma, infatti, sono spesso cruciali e le famiglie non sempre sono attrezzate. Unipol, oltre che dei figli dei propri colleghi, in generale si prende cura dei giovani perché questo significa investire nel futuro. Il Programma Push to Open intanto è stato esteso al territorio aderendo all’iniziativa #Adottaunaclasse, dando quindi la possibilità di partecipare ad una quarta Liceo di San Giuliano Milanese.
Il Gruppo sostiene anche programmi di educazione economico finanziaria nelle scuole superiori e aderisce a Pact4Youth promuovendo il partenariato con il sistema formativo. Unipol, inoltre, offre tramite il bando annuale Culturability un supporto concreto a start up per gli under 35 con la finalità di sostenere progetti culturali ad alto impatto sociale”.
SACE (Gruppo CDP)
“I giovani che si affacceranno al mercato del lavoro nei prossimi anni dovranno confrontarsi con una realtà sempre più dinamica, globale ed interconnessa, in cui farsi trovare pronti al cambiamento sarà indispensabile per rimanere competitivi. E come SACE intendiamo dare il nostro contributo in questo senso – ha affermato Fabio Rescalli, Responsabile Business Innovation di SACE, società che insieme a SIMEST costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP –. Siamo parte attiva di Push to Open dal 2015, un progetto importante perché lega la nostra realtà ai territori in cui operiamo e ci consente di incontrare e conoscere le persone che fra qualche anno si presenteranno alle nostre selezioni: una modalità nuova e positiva per rendere concreto il nostro principio di Condividere Valore con i nostri principali stakeholder, le persone”.
UniCredit
“UniCredit, all’interno della sua offerta di welfare per i dipendenti, ha realizzato uno specifico percorso di iniziative dedicate ai genitori e alla cura dei figli durante le diverse fasi della crescita, sviluppando strumenti di flessibilità e progetti mirati. Tra questi, figura Push To Open, al quale UniCredit partecipa per il secondo anno consecutivo, riscuotendo un altissimo livello di gradimento sia da parte dei colleghi che dei ragazzi. Il programma permette di supportare, in primo luogo, i giovani in una fase delicata della vita, dando loro la possibilità di raccogliere informazioni e stimoli per fare scelte più consapevoli, e anche i genitori fornendo loro maggiori strumenti per sostenere i figli nell’inserimento al mondo del lavoro”.

Cosa ne pensano i ragazzi
I ragazzi che hanno partecipato a Push to Open hanno promosso il progetto di orientamento al futuro di JOINTLY perché utile e fondamentale per entrare in contatto con una visione allargata del mondo del lavoro e degli scenari futuri delle professioni.
A questo link le loro testimonianze dirette: https://we.tl/vKH7cnELyL
La validità di Push To Open è stata sancita lo scorso anno dalla nascita dell’iniziativa #adottaunaclasse, un programma grazie al quale le aziende possono adottare classi di istituti superiori in tutta Italia alle quali regalare la partecipazione al percorso di Push To Open. Nel corso del 2017 sono state 15 le scuole “adottate” dalle aziende in dieci regioni d’Italia.

* * *

JOINTLY – Il welfare condiviso
JOINTLY – Il welfare condiviso è una rete di condivisione e di progettazione di servizi di welfare aziendale nata nel 2014 dall’esperienza umana e professionale di Francesca Rizzi e di Anna Zattoni. Jointly esiste proprio per capire e orientare i bisogni di welfare che nascono in un’epoca di profondi cambiamenti morali e sociali. Il risultato è una solida offerta di servizi innovativi e sostenibili, progettati sui bisogni delle persone e sulle reali possibilità delle aziende e realizzati con i migliori partner in tutta Italia. Con un network di oltre 40 aziende clienti, per un totale di 350.000 dipendenti su tutto il territorio nazionale, e oltre 300 partner, selezionati sulla base di rigorose procedure di accreditamento e volontà di fare rete, Jointly offre ai suoi clienti l’accesso a una piattaforma digitale unica nel suo genere e un circuito esclusivo di più di 5.0 00 servizi di welfare aziendale a sostegno dei bisogni della persona nelle diverse fasi della vita.

Luca Cigliano luca.cigliano@mediatyche.it
Enrica Borrelli – – enrica.borrelli@mediatyche.it

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