L’omaggio dell’Accademia Filarmonica Romana a Ivan Vandor
L’omaggio dell’Accademia Filarmonica Romana
a Ivan Vandor il 14 novembre alla Sala Casella.
Il Contempoartensemble diretto da Vittorio Ceccanti, con la voce solista di Alda Caiello,
in concerto con la musica del compositore ungherese scomparso nel 2020.
Due le prime esecuzioni assolute
È una sorta di testamento musicale il concerto omaggio a Ivan Vandor all’Accademia Filarmonica Romana domenica 14 novembre (Sala Casella, ore 17.30, via Flaminia 118). Compositore, sassofonista jazz, ricercatore, musicologo, docente, più volte presente nella programmazione dei concerti della Filarmonica, Vandor è stato una delle figure di spicco della musica del secondo Novecento fino al 2020, anno della scomparsa. Il concerto in programma alla Filarmonica esaudisce le sue ultime volontà musicali: poco prima della scomparsa, il maestro ha indicato infatti i brani del programma e l’ensemble che sarebbe stato chiamato ad eseguirlo. È il Contempoartensemble formazione italiana molto attiva nel repertorio della musica d’oggi, con cui Vandor ha collaborato per lungo tempo; diretto da Vittorio Ceccanti, anche in veste di violoncellista, l’ensemble sarà affiancato dalla voce solista del soprano Alda Caiello, nota e apprezzata interprete del repertorio contemporaneo.
Nel concerto si ascolteranno tre brani scritti nell’ultimo anno di vita: sono rispettivamente l’ultimo e penultimo titolo del suo catalogo Impromptu Miniature per violoncello solo scritto su richiesta di Vittorio Ceccanti, e Un canto per contralto e cinque strumenti con testo del poeta ebreo spagnolo Judah al-Harizi, che sarà eseguita in prima esecuzione assoluta. Sempre del 2020 è anche il Quartetto con clarinetto. Completa il programma Violino Solo (2017) scritto per Duccio Ceccanti che l’eseguirà in prima assoluta, e In memoriam Tadeusz Moll per ensemble. Un lavoro, quest’ultimo, che lo stesso Vandor ha definito “un mesto canto funebre per tutti gli ebrei sterminati prima e soprattutto durante la seconda guerra mondiale”.
Ivan Vandor sembra aver vissuto mille vite. Nato a Pécs, in Ungheria nel 1932, si è trasferito in Italia nel 1938 dove ha iniziato gli studi musicali. Diplomato in composizione con Goffredo Petrassi, è stato tra i protagonisti dell’avanguardia musicale negli anni Sessanta partecipando alle importanti esperienze di Musica Elettronica Viva e del Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza. Negli anni Settanta, dopo studi di etnomusicologia alla University of California at Los Angeles, ha condotto importanti ricerche sulla musica del buddhismo tibetano, divenendo successivamente direttore dell’International Institute of Comparative Studies di Berlino Ovest, fondato da Alain Daniélou. Nel 1983 torna in Italia per insegnare composizione al Conservatorio di Bologna e successivamente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Le sue composizioni sono state seguite in diversi festival e stagioni concertistiche – la Filarmonica gli aveva dedicato una serata al Teatro Olimpico per i suoi ottant’anni – e trasmesse su radio nazionali e internazionali.
Link foto https://www.dropbox.com/sh/557wieopgqv5fbr/AAD8LQePw7MYFaJEntOP8mSMa?dl=0
Biglietti: Sala Casella posto unico 11 euro (tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita).
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
OMAGGIO A IVAN VANDOR
SALA CASELLA
domenica 14 novembre ore 17.30
Alda Caiello voce
CONTEMPOARTENSEMBLE
Arcadio Baracchi flauto
Clara Riccucci clarinetto
Paolo Faggi corno
Matteo Fossi pianoforte
Duccio Ceccanti violino
Edoardo Rosadini viola
Jacopo Gaudenzi violoncello
Vittorio Ceccanti direttore e violoncello
Ivan VANDOR
Impromptu Miniature (2020) per violoncello solo
Violino Solo* (2017) per violino
Quartetto con clarinetto (2020) per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
In memoriam Tadeusz Moll (2007) per flauto/flauto contralto, clarinetto/clarinetto basso, corno, violino, viola e violoncello
Un Canto* (2020) per contralto e cinque strumenti con testo di Judah al-Harizi
* prima esecuzione assoluta
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