Dal saluto alla puntualità, passando alle “buone maniere” da seguire quando si è ospiti in casa di amici o parenti. Conoscere l’etichetta, ovvero l’insieme di regole essenziali e non scritte della socializzazione, è fondamentale per dare una buona impressione di sé e soprattutto per mostrare rispetto nei confronti degli altri. Ancora più importante è sapere come interagire quando ci si trova all’estero, poiché la percezione delle buone maniere può cambiare da Paese a Paese. Si tratta di un argomento di grande interesse, considerando che nell’ultimo anno le ricerche online relative a “come comportarsi rispettando l’etichetta” sono cresciute del 95%.
Per questo Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, ha condotto uno studio in 27 Paesi europei per svelare quali sono i comportamenti più adatti a seconda delle situazioni e della nazione in cui ci si trova, in particolare nelle relazioni con l’altro e nelle occasioni di socialità.
Agli italiani non piace togliersi le scarpe in casa altrui, né arrivare a mani vuote
Lo studio di Preply analizza in primo luogo quali sono i comportamenti più frequenti nel momento in cui si viene ospitati a casa di qualcuno.
In questo caso, l’Italia è uno dei pochi Paesi – insieme a Spagna e Portogallo – in cui la maggior parte degli abitanti preferisce tenere le scarpe quando entra in case altrui, con il 61% degli italiani che è disposto a toglierle solo se richiesto dal padrone o dalla padrona di casa. Nei restanti 24 Paesi analizzati da Preply, invece, la maggioranza afferma di togliere sempre le scarpe quando entra in casa di qualcun altro.
Generalmente, agli italiani non piace invece arrivare a mani vuote: il 54% porta sempre un dono in caso di invito e il 40% riserva questa cortesia alle occasioni speciali. Un gesto diffuso soprattutto tra le persone di età compresa tra i 45 e i 54 anni. Nel resto d’Europa, solo i finlandesi affermano che non porterebbe mai un regalo quando sono in visita ad amici o parenti.
Buone maniere a tavola e in cucina
A tavola, invece, non si scherza: l’81% afferma di finire sempre il cibo nel piatto in occasione di un invito a cena per rispetto di chi ha cucinato e allestito la tavola. Un’abitudine diffusa sia tra giovani dai 25 ai 34 anni, sia nella fascia d’età compresa tra i 45 e i 54, con percentuali che oscillano tra l’85% e il 90%. Dati che trovano conferma anche su scala europea: in particolare, l’82% degli uomini intervistati si dice più propenso a finire ciò che ha nel piatto, mentre per le donne la percentuale scende al 75%.
Inoltre, dopo un pranzo o una cena in compagnia, gli italiani sono soliti aiutare i padroni di casa a sistemare: il 62% dichiara di farsi avanti spontaneamente, mentre il 30% si mette a disposizione solo se richiesto.
Parlando di buone maniere al ristorante, il sondaggio rivela che appena un quarto degli intervistati italiani (26%) non sarebbe disposto a pagare il conto anche per gli altri commensali, mentre il 45% lo farebbe, ma solo in occasioni “particolari”, come compleanni o anniversari.
Puntualità e saluti: in Italia si arriva in orario e al primo incontro ci si stringe la manoLa puntualità è un aspetto rilevante, quando si parla di buone maniere: il 65% degli italiani – in linea con il resto d’Europa – preferisce presentarsi in orario in caso di eventi sociali, mentre un 30% propende per arrivare in anticipo. Un’abitudine consolidata tra gli adulti, ma non tra i giovani: nessun intervistato tra i 18 e i 24 anni, infatti, dichiara di essere solito arrivare prima dell’orario stabilito.Il modo in cui ci si saluta, inoltre, può creare non poche incertezze. Il bacio sulle guance, ad esempio, è un gesto di saluto comune a molte culture in Europa, Italia in primis. Eppure, il 64% degli italiani si dice disposto a questa modalità solo se è l’altra persona a prendere l’iniziativa. Una tendenza che trova riscontro nel resto d’Europa (55% delle risposte). Dagli abitanti di Danimarca, Estonia, Svezia e Slovenia questo gesto non è proprio apprezzato: la maggioranza risponde che non saluterebbe nessuno con due baci sulle guance.In occasione di un primo incontro, infine, agli italiani piace soprattutto la stretta di mano, con il 64% degli intervistati che dichiara di preferirla alle altre modalità di saluto; il 19% opta invece per un saluto a distanza mentre solo il 16% cerca da subito il contatto fisico con un abbraccio. |
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