Lo stradario sentimentale di Permunian…
Stradario sentimentale del lago di Garda e del monte Baldo, titolo che uscirà in primavera per le edizioni Oligo, ci restituisce un Francesco Permunian, se non altro meno caustico che nel suo ultimo lavoro in ordine di tempo Elogio dell’aberrazione, Ponte alle Grazie.
In tempi di globalità del viaggiare, che chissà quanto durerà con i problemi legati ai cambiamenti climatici ed ai carburanti di origine fossile, questa breve ‘anti guida turistica’ ci svela qualche segreto per fare mondo con le nostre strade più prossime. Nel libro anche toccanti vicende personali rintracciabili, spesso, in modo del tutto differente gli uni dagli altri, nelle biografie d’ognuno. Vicende capaci di segnare, come se l’affetto divenisse un ‘evidenziatore’ della mente, i sentieri, le strade, gli edifici, le piazze, i giardini che più ‘ci importano’ perché ci ricordano persone care del passato e del presente.
Il nostro autore non poteva che essere contrario all’esecrabile, credo si possa dire, ‘viaggiare per consumare’ a cui si assiste quasi sempre, anche accanto a persone dalle quali non ce lo si aspetterebbe. Lo scrittore per abitudine e costume si sposta, anche giornalmente quando vuole, fra i luoghi più conosciuti, più cari. Ma anche questi luoghi, che appaiono così domestici, se si vanno a ricercare le storie di chi li ha attraversati prima di noi, si rivelano scrigni di racconti. Così che in un piccolo volume risuonano già i nomi di Lawrence e Frida, di Goethe, Kafka, Trakl e già basterebbe…
Altre storie non sono di troppi decenni fa ma viste da oggi sembrano abbastanza lontane eppure, per esempio, la povertà e la scomodità della scuola di allora (poco riscaldata perché esisteva poca previdenza per farlo) potrebbe fare il paio con lo squallore e l’abbandono odierni dettati non solo dal freddo, ma da altre ‘congiunture sociali’. Sì, perché passeggiando con Permunian, e ciò non stupirà i suoi lettori, si recuperano anche altre memorie, non solo letterarie. Belle le fotografie di Pino Mongiello.
L’autore sarà presente con il suo Elogio dell’aberrazione a “Libri Come”, il festival a cura di Michele De Mieri, Rosa Polacco e Marino Sinibaldi, che si terrà all’Auditorium Parco della Musica di Roma Ennio Morricone dal 24 al 26 marzo 2023. (Serena Grizi)
Immagine web
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