“Lo stesso cielo” | Rassegna “Attorno al Museo” per XXXVIII Anniversario della Strage di Ustica
Data e ora Mercoledì 25 luglio 2018, dalle ore 21:00
Descrizione Installazione
a cura del collettivo Antonello Ghezzi ore 21:30 Happening musicale – Concerto con Giovanni Dal Monte, Bleedingblackwood, Martina Bertoni
Lo stesso cielo è un’opera fatta di altre opere che corre lungo fili temporali e spaziali. Tempo e spazio si rincorrono nelle 3 connotazioni di passato, presente e futuro: uno specchio ferma per sempre una data passata, che ha segnato molte persone: il 27 giugno 1980 alle 20:59. Il presente si annoda nel live streaming trasmesso dal Radiotelescopio, cade una stella e in vera diretta le persone la sentiranno, nel connubio musicale che evocherà naturalmente il nostro slancio verso il futuro, con i nostri desideri e le nostre speranze. Lo spazio è ambiguo e preciso, è uno specchio, nel quale ritroviamo la nostra presenza di esseri umani ed è un cielo stellato. Lo stesso cielo del titolo dell’iniziativa. Questo stesso cielo è il cielo nel quale cadde un aereo tanto tempo fa, nel quale cadono le stelle cadenti alle quali sospiriamo, il cielo che ci guarda tutti, senza distinzioni né confini, e che ci guarderà fra anni.
A. Specchio – cielo stellato L’installazione è composta da un grande specchio circolare che fissa per sempre una data precisa: il 27 giugno 1980 alle 20:59 nei cieli tra le isole italiane di Ponza e Ustica. Lo spettatore si specchierà in migliaia di puntini, di stelle incise dagli artisti. Sono le stelle di quella notte, nella loro esatta posizione, ricreate attraverso un software astronomico.
B. Installazione sonora – Stelle cadenti “Stelle cadenti” è un progetto sonoro, nato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e in particolare il Radiotelescopio di Medicina (Bo) che ci permette di trasmettere in diretta i “suoni delle stelle cadenti”. Da questo costante live streaming è possibile mettersi in ascolto del cosmo ed esprimere un desiderio quando sentiamo un sibilo improvviso. I meteoriti sono tantissimi (più di quel che si possa immaginare… anche 50 in un’ora) e l’opera ci ricorda che è sempre un momento di sognare ed esprimere un desiderio. Si ipotizza una quinta scenografia che supporti la possibilità di far scrivere ai partecipanti della serata il proprio desiderio, consegnandolo ad una installazione collettiva sotto lo stesso cielo.
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C. Happening musicale – Concerto Giovanni Dal Monte, Bleedingblackwood + Martina Bertoni La diretta sonora delle stelle cadenti trasmesse dal Radiotelescopio diverrà il quarto elemento di un concerto sperimentale. Il cantante Timo C. Engel (Bleedingblackwood) e la violoncellista Martina Bertoni, entrambi da Berlino, entreranno in risonanza con le lavorazioni sonore di Giovanni Dal Monte, compositore di musica elettronica, in un concerto fatto di sperimentazione, improvvisazione e suoni evocativi.
Antonello Ghezzi Antonello Ghezzi è un collettivo di artisti visivi formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi. Il loro lavoro si caratterizza per il valore poetico e l’aspetto partecipativo, combinando tecnologia, realtà e magia. Il duo, di base a Bologna, ha esposto a Brooklyn, New York, a Bruxelles per le Nazioni Unite, a Katowice in Polonia, in Giappone al Sound Design Festival di Hamamatsu, in Bahrain, all’Istituto Italiano di Cultura di Atene, alla TANIT Gallery e al BIEL di Beirut, all’Usina del Arte a Buenos Aires, alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, alla Moscow Biennale, al Museo dei Xké di Torino, a Pitti Uomo di Firenze, al roBOt Festival, al Museo di Villa Croce, al Sarajevo Winter Festival, al Blik Opener di Delft, alla Paris Fashion Week, Arsenale di Verona e CIFF di Copenhagen.
Bleedingblackwood + Martina Bertoni Timo C. Engel (Bleedingblackwood) esegue i suoi inni pop in stile Lo-Fi, a volte minimalista a volte opulento. Con la voce e piccoli strumenti musicali esplora tesori orecchiabili e bizzarri attraverso la musica elettronica e sperimentale per farli brillare nella notte. Martina Bertoni, italiana d’origine e berlinese di adozione, giunge da una formazione classica e ha intrapreso un viaggio di esplorazione attraverso diversi territori sonori, dall’improvvisazione alla musica sperimentale all’elettronica.
Giovanni Dal Monte Giovanni Dal Monte (aka La Jovenc) è un video artista, musicista e compositore italiano. Ha musicato classici del cinema muto e composto musiche per teatro e danza, colonne sonore per la televisione e cinema, tra cui una lunga collaborazione col regista icona canadese Bruce LaBruce. Nel 2006 ha vinto il Premio Avanguardia Italiana e nel 2007 ha vinto Live!Ixem a Palermo. Ha suonato con Murcof, Kangding Ray, Scanner e altri artisti internazionali di musica elettronica in festivals come Storung a Barcellona, Ixmae a San Francisco, Arspolis in Svizzera e Angelica a Bologna. Da sempre molto interessato a tutta l’arte visiva, al cinema, al teatro e alla danza contemporanea, numerose sono i suoi contributi musicali e video per installazioni, performance ed esibizioni in diversi musei e gallerie in Italia e all’estero
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