Lo status dei rifugiati nel mondo
Il gruppo Amnesty 140 denuncia la situazione di gravi violazioni dei diritti umani che vivono ogni giorno quanti sono costretti a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, carestie, torture o dittature. Lo status di rifugiati permetterebbe loro di salvarsi da questa situazione, ma questo diritto viene concesso a sempre meno persone nel mondo. L’Italia ne riconosce il diritto nella costituzione, ma non ha ancora, ad oggi, una legge che regolamenti la materia in modo distinto dal fenomeno dell’immigrazione. Ulteriori restrizioni nel mondo sono state registrate da Amnesty a partire dall’11 Settembre 2001. La paura del terrorismo ha posto un freno alla possibilità di salvezza per quanti scappano da queste situazioni di assenza di diritti, se non addirittura di schiavitù e tortura. Tra il 2001 ed il 2004 è stato registrato il rimpatrio forzato verso il proprio paese di origine di oltre 5.000.000 di rifugiati. La maggior parte di questi è stata rimpatriata verso l’Afghanistan, l’Angola, il Burundi, l’Iraq e la Liberia, in paesi che non possono offrire a queste persone livelli adeguati di rispetto dei loro diritti. Nello stesso anno la Grecia ha accolto la domanda di 11 rifugiati su 3731, mentre la Gran Bretagna ha respinto il 99% delle stesse. Infatti il 2004 è stato l’anno in cui si è registrato il minor numero di rifugiati degli ultimi venticinque anni. Il dato riflette una situazione in cui la maggior parte delle domande vengono rifiutate e molti stati hanno preferito effettuare rimpatri forzati nei paesi di origine dei rifugiati che, al rientro nel loro paese, hanno incontrato schiavitù, povertà, guerra e assenza dei diritti più elementari. Per contattare il gruppo locale di Amnesty International si può inviare una mail all’indirizzo gr140@amnesty.it, oppure telefonare al numero3357862360.
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