L’Italia Wonderful di Eva Lacertosa
Ormai da molti anni sembra che i giornalisti provino quasi un sadico piacere a diffondere l’immagine più deteriore possibile dell’Italia, con il risultato (forse non deliberatamente voluto) di dimostrare a noi stessi e al mondo di non meritare più l’appellativo di Bel Paese, affettuosamente dato dal geologo e patriota Antonio Stoppani in una sua famosa opera del 1876. Intendiamoci, i giornalisti hanno il dovere di informare il pubblico, ma non quello di filtrare sistematicamente le notizie con un filtro passa-non passa che faccia passare soltanto quelle “brutte”. Inoltre, si nota un certo accanimento nell’enfatizzare gli aspetti peggiori di queste notizie, sottintendendo un tacito riferimento ad “altri” Paesi più fortunati, immuni dai danni da noi invece subiti. Si innesca, automaticamente, un meccanismo di sfiducia generalizzata nelle istituzioni e nell’organizzazione della vita sociale del nostro Paese, che lascia spazio libero, per converso, all’idea che tutto ciò che viene fatto all’estero è invece buono, anzi perfetto. È il deprecabile “esterofilismo” di molti italiani. Chi ha la possibilità di conoscere la realtà di altri Paesi, invece, si convince che l’immagine aulica di essi, che tante volte emerge proprio dalla denuncia di cose nostrane “malfatte”, non è molto reale. Denunciare, anche energicamente, ciò che non va è certamente doveroso e utile, per correre ai rimedi, purché venga fatto con spirito costruttivo e non distruttivo. Il porre in evidenza sempre e soltanto le cose fatte male, senza bilanciarle con quelle fatte bene (che pur esistono sempre), genera invece una sfiducia cronica che non porta ad alcun risultato positivo. Insomma, noi italiani faremo senz’altro degli errori, ma sappiamo fare anche cose egregie, e allora perché non parlare “anche” di queste?
Una iniziativa meritoria in tal senso è la felice idea di Eva Lacertosa, brava e bella conduttrice di trasmissioni televisive, alla quale si deve l’ideazione e realizzazione del programma televisivo, in onda dall’8 marzo su Odeon TV per la regia di Leonardo Todaro, intitolato Progetto Italia. Le eccellenze italiane.
La prima puntata è stata dedicata al Club Romano delle Scuderie Ferrari e allo scrivente in veste di presidente dell’Associazione Culturale “Arte e Scienza”. Hanno fatto seguito le interviste a Cinzia Tedesco, la “signora del jazz”, al soprano Emanuela Mari, alla stilista Eleonora Altamore, alla pittrice Maria Luisa d’Eboli, alla plurima campionessa mondiale di fitness Antonella Lizza, al fotografo Marco Miele, all’imprenditore Emilio Ricci, creatore di tessuti anallergici a base di fibre naturali (caucciù, latte, ecc.) e a tanti altri personaggi italiani, che per le loro opere e la loro attività hanno meritato l’alloro di “eccellenza italiana”. Scopo primario della trasmissione è, infatti, quello di tributare un riconoscimento pubblico a uomini e donne che, pur avendo illustrato l’Italia con il loro operato, non hanno ancora raggiunto una notorietà a livello nazionale. Fanno eccezione, però, alcuni personaggi di larga fama inseriti da Eva nella trasmissione, quasi a voler stabilire un anello di continuità fra chi è già molto noto e chi invece ancora non lo è pur avendone i titoli. È il caso di una delle più amate icone del cinema italiano, l’attrice Sandra Milo, che è apparsa nella quinta puntata della trasmissione.
È veramente enorme l’impegno di Eva in questa sua generosa vera e propria missione, concepita per dare agli italiani la visione dell’altra “faccia dell’Italia nascosta” dalla stampa nostrana: l’Italia delle cose egregie che soltanto noi, modestia a parte, sappiamo fare. L’entusiasmo e la grande professionalità profusi da Eva in questa impresa meriterebbero, in una delle sue trasmissioni, di ribaltare le parti, facendo sedere Eva stessa sullo sgabello onorifico delle eccellenze italiane. Io stesso, che ho assistito Eva nella preparazione di interviste ad alcuni soci di “Arte e Scienza”, ho potuto constatare la sua straordinaria capacità empatica di cogliere, fin dal primo contatto, i tratti salienti della personalità dell’intervistato, con il risultato, sorprendente, di stabilire con lui un rapporto amichevole che lo pone a suo agio, a tutto vantaggio della “spontaneità” dell’intervista.
Tutte le puntate di Progetto Italia. Le eccellenze italiane sono disponibili su YouTube. Il successo riscosso già fin dalle prime puntate ha incoraggiato Eva a specializzare una parte delle interviste, dedicandole al settore sanitario: sono nate così le numerose puntate di A Tutta Salute. Le eccellenze italiane, interviste a medici italiani che si sono particolarmente distinti nella loro professione.
Prima puntata di Progetto Italia. Le eccellenze italiane. Eva Lacertosa intervista Luca Nicotra, presidente dell’Associazione Culturale “Arte e Scienza”.
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