Lirfl (rugby a 13), Ranalli e lo spirito della Lega Italica: «Giochiamo senza pressioni di risultato»
Roma – Il nome rappresenta sicuramente una novità all’interno delle attività della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). Ma la Lega Italica, che giocherà nel girone B del campionato italiano di rugby a 13 che porterà all’assegnazione dello scudetto 2018, è una “derivazione allargata” del Sulmona che già partecipò al massimo torneo nazionale dello scorso anno. A spiegare la genesi di questa squadra è il presidente Mauro Ranalli, massimo dirigente del Sulmona rugby a 15 che milita in serie C2. «Siamo stati coinvolti nelle attività della Lega Italiana Rugby Football League per l’amicizia che mi lega ad Alessandro Marozzi, responsabile dell’Aquila. L’anno scorso giocammo semplicemente come Sulmona, quest’anno abbiamo allargato il nostro “raggio” anche a Chieti ed Atessa. Lo spirito, però, sarà il medesimo della passata stagione: non abbiamo alcuna pressione di risultato, cerchiamo solamente di far divertire i nostri ragazzi». Uno di loro, Casalvieri, ha partecipato alla recente spedizione della Nazionale in Pakistan. «Il nostro intento è quello di portare avanti il rugby in tutte le sue forme nel nostro territorio». Una curiosità è legata anche al nome prescelto, quello di Lega Italica: «Il riferimento storico è evidente e si rifà al periodo del primo secolo avanti Cristo quando le popolazioni della nostra zona si ribellarono alla dominazione romana» spiega Ranalli. L’avventura della Lega Italica nel campionato 2018 inizierà presto: il prossimo 3 giugno, infatti, la formazione abruzzese sfiderà i blasonati Gladiators (a proposito di romani…), poi nel week-end successivo ci sarà l’incrocio con L’Aquila Rugby. Un girone molto complicato per la Lega Italica che proverà a contrastare due tra le migliori formazioni della Lega Italiana Rugby Football League, magari uscendo a testa alta dalle due sfide o provando anche a ribaltare i pronostici che vedono le altre due squadre del triangolare come favorite per l’accesso alla finale (anche quella a tre) del campionato 2018.
—
Area comunicazione Lega Italiana Rugby Football League
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento