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L’influenza A (H1N1)

L’influenza A (H1N1)
Ottobre 10
23:00 2009

Casi di influenza in Italia per Regione/PP.AA (dal 27 luglio al 20 settembre 2009)L’08 settembre 2009 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha deciso di dare un nuovo nome alla febbre dai suini che ha contagiato l’uomo, ribattezzandola “influenza A (H1N1)”.

 

Il significato della sigla – In circolazione esistono tre sottotipi del virus che causa l’influenza, denominati A, B e C: – La denominazione A, dunque, deriva dal fatto che il tipo di virus che si è diffuso dal maiale all’uomo appartiene a questo sottotipo.
– Il sottotipo B non si trasmette dagli animali, ma è presente solo tra gli uomini ed è anche abbastanza raro.
– Il sottotipo C è il meno aggressivo causando solo leggeri problemi respiratori.
La denominazione H1N1 deriva dal fatto che il virus di tipo A è avvolto da un mantello che ha due proteine caratteristiche chiamate emoagglutinina (H) e neuraminidasi (N). Ognuna di queste proteine, ha diversi sottotipi; in particolare, dell’emoagglutinina se ne conoscono 15 e della neuraminidasi nove. Il virus che si sta diffondendo dal Messico presenta nel “mantello” i sottotipi H1 e N1 delle due proteine usate per la classificazione. Anche il virus che circola durante le epidemie stagionali è del tipo H1N1, la differenza sta nel fatto che quello derivato dal maiale fonde in sé una porzione del materiale genetico del virus che colpisce gli uccelli, una porzione del virus che normalmente colpisce l’uomo e due parti del virus dei suini. È proprio questa caratterizzazione così precisa a far sperare per un rapido sviluppo del vaccino.

 

Sintomi e precauzioni – I sintomi dell’influenza A, il virus H1N1, assomigliano a quelli dell’influenza stagionale ‘classica’, febbre, dolori muscolari e articolari, mal di testa, perdita d’appetito, tosse, e in alcuni casi mal di gola, nausea, vomito e diarrea. E, proprio come l’influenza stagionale, può causare un peggioramento di patologie croniche preesistenti. Ci sono alcune semplici indicazioni che possono aiutare a prevenire l’insorgere dell’influenza A: per esempio, coprire con un fazzoletto, meglio se di carta, naso e bocca quando si starnutisce e gettare il fazzoletto o lavarlo, lavare spesso le mani con acqua e sapone soprattutto dopo aver tossito o starnutito o dopo aver frequentato luoghi e mezzi pubblici, evitare di toccare occhi, naso e bocca con mani non pulite. I pazienti sono sempre tenuti a informare il medico di un viaggio all’estero negli ultimi sette giorni dall’insorgenza della malattia, anche se ormai il sospetto di influenza A deve essere preso in considerazione anche in assenza di viaggi all’estero.

 

Nuova influenza H1N1: situazione in Italia – Dal 1 maggio al 20 settembre 2009 si sono registrati in Italia 8.943 casi sospetti di cui 2.470 confermati e 3 decessi. Le fasce di età più colpite sono quelle dei giovani. La regione con il maggior numero di casi clinici (1382) e confermati (318) resta l’Emilia Romagna, mentre il più alto numero di pazienti ospedalizzati si registra in Puglia. Dal 27 luglio, la diagnosi di influenza da virus A (H1N1) si basa sul solo criterio clinico e i casi vengono segnalati settimanalmente in forma aggregata dalle Regioni e dalle Province Autonome. La conferma dei casi è effettuata su un campione dei casi notificati settimanalmente.

 

Oms, il virus non muta – Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio conferma che non si sono verificate “mutazioni gravi” nel virus A/H1N1 e le evidenze dicono che l’andamento di questa influenza risulta essere più benigno del previsto. Ciò è affermato dalla direttrice generale dell’Oms Margaret Chan la quale, aprendo la riunione annuale per la Regione Ovest ad Hong Kong, ha anche annunciato che «lo sviluppo dei vaccini sta seguendo il suo corso e che sinora i vaccini si sono rivelati molto efficaci». Sempre sul fronte vaccini, l’Oms ha poi reso noto che è prevista una produzione di 3 milioni di dosi l’anno e che in Cina la campagna vaccinale è già iniziata.

 

E in Italia? – Lo scorso 11 settembre, il prof. Ferruccio Fazio ha firmato l’Ordinanza recante “Misure urgenti in materia di profilassi vaccinale dell’Influenza pandemica A/H1N1”. Il provvedimento individua le categorie di persone cui è diretta l’offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino pandemico A/H1N1 dal momento della effettiva disponibilità del vaccino (la consegna alle Regioni e Province Autonome è prevista nel periodo 15 ottobre-15 novembre 2009) fino a copertura di almeno il 40% della popolazione residente in Italia.
In ordine di priorità l’offerta vaccinale sarà rivolta a:
– persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino i servizi pubblici essenziali; i donatori di sangue periodici;
– donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza;
– persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni;
– persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall’EMEA o delle indicazioni che saranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità;
– persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei punti precedenti.
Per fronteggiare le crescenti preoccupazioni soprattutto in ambito scolastico, il 18 settembre il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emanato un documento con le “Raccomandazioni e indicazioni operative per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1v nelle scuole”. Concordato con il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, fornisce raccomandazioni e indicazioni sui comportamenti che devono essere osservati nelle scuole per gestire i casi di influenza pandemica e per prevenirli. In particolare sono vengono indicate delle direttive riguardanti le:

 

Misure igieniche e comportamentali da adottare a scuola – Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso. Corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta respiratoria”): coprire la bocca e il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l’uso. Pulizia ordinaria: con i normali prodotti comunemente in uso, pulire le superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche. Non consumare: cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre. Non mangiare utilizzando le posate di altri. Non portare alla bocca: penne, gomme, matite e altro materiale di uso scolastico e/o comune. Aerare: le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane.

 

Cosa devono fare i genitori? – Tenere a casa i propri figli che presentino un picco febbrile superiore a 38°C e sintomi quali mal gola e/o tosse almeno fino a 24 ore dopo la scomparsa della febbre, senza utilizzo di farmaci antifebbrili, o più a lungo se lo consiglia il medico curante, il tutto al fine di migliorare il proprio stato di salute, ma anche di tutelare quello dei compagni e degli insegnanti.

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