L’inchino alla Palinuro e il ritorno a Sabaudia, le tappe laziali di Marco Rossato
Una tappa tra le più emozionanti quella di Marco Rossato nel golfo di Gaeta non solo per l’accoglienza qui come altrove calorosa ed interessata, ma per aver potuto omaggiare – come lui stesso ha riportato sui social del progetto Tri sail4all – di un “inchino forse un filo troppo veloce e virata a pochi metri” la prestigiosa nave scuola Palinuro della Marina Militare italiana.
Dopo Gaeta, città nella quale si fermerà fino al 12 luglio, sarà la volta del Circeo, una meta molto cara a Marco Rossato poiché è qui che si è formato ed è cresciuto velisticamente ed è proprio a Sabaudia che il nostro velista ha capito di essere innamorato di questo sport, del mare e della voglia di trasmetterlo agli altri. Della sua passione ne ha parlato sulla Palinuro e, nella precedente tappa a Pozzuoli (Napoli), ad una piccola ciurma scatenata che tra abbracci, domande e sorrisi non gli ha scompigliato solo i capelli ma anche e soprattutto il cuore.
Marco, principale protagonista e promotore del progetto TRI sail4all promosso dall’ASD “I Timonieri sbandati”, è il primo velista disabile agli arti inferiori a circumnavigare in barca a vela da solo i mari italiani; unica presenza costante sulla sua Foxy Lady (il trimarano Dragonfly 800 Wing Swing) il suo inseparabile cagnolino Muttley.
Quattro gli obiettivi principali del progetto al centro sia del viaggio in solitaria che si concluderà al salone di Genova a fine settembre sia delle successive tappe che Marco farà via terra con un camper attrezzato (questo perché vuole toccare anche quelle sedi di Lega Navale, centri e istituti dell’entroterra che non hanno uno sbocco sul mare):
- rilevare e verificare l’accessibilità dei porti italiani;
- diffondere i principi della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità;
- lottare per una patente nautica uguale per tutti dove non ci siano restrizioni e limiti;
- sensibilizzare – soprattutto gli alunni delle scuole – sul tema dell’inquinamento del mare, in particolar modo sulla plastica sommersa, problema serio che sta affliggendo mari e oceani creando delle vere e proprie emergenze e devastazioni.
Proprio per controllare il livello di inquinanti, Marco preleva campioni di acqua utili a capire la condizione di “salute” del mare italiano. I campioni sono tre per ogni tappa – raccolti fuori dal porto, a metà strada durante la navigazione e al porto in arrivo; il primo campione del progetto è stato raccolto il 10 maggio fuori dal porto di Giulianova in Abruzzo.
L’obiettivo di diffondere in modo capillare i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, è inoltre in perfetta continuità con il noto Progetto WoW (Wheels on Waves, ovvero “Ruote sulle onde”), che lo scorso anno ha visto Andrea Stella, amico di Rossato, vicentino anche lui, solcare le acque dell’Atlantico e poi del Mediterraneo con Lo Spirito di Stella, il primo catamarano accessibile a tutti.
Il viaggio di Marco può essere seguito su:
Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Vimeo e sul sito del progetto TRI http://www.sailforall.it/
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