L’Importanza della Luce
Tutti nascono con una luce propria, tutti hanno la capacità di brillare. Tuttavia, a volte, quel sole con il quale si nasce perde le proprie forze a causa di qualche nuvola di passaggio o può essere ricoperto e oscurato dal complesso di paure, sensazioni, volizioni, pensieri in cui si smarrisce il nostro psichismo. Petronio diceva “Sol lucet omnibus” che tradotto letteralmente significa “ il sole risplende per tutti”. In senso figurato significa che tutti hanno diritto al loro raggio di sole, e cioè che la luce del sole è uno di quei diritti che ci rende tutti uguali: illumina tutti indiscriminatamente. E tutti abbiamo diritto a farci illuminare da lui. Nel parlare comune la locuzione “ Sol lucet omnibus” assume vari significati come tutti abbiamo diritto di vivere, di godere delle opportunità che la vita offre, di usufruire degli stessi diritti, di esprimere il nostro pensiero o le nostre opinioni parlando liberamente.
L’anima è come un sole, una sorgente di luce, ogni individuo ha nel cuore questo sole, la forza dell’anima alla base del suo essere. Se tutto è spento l’unica maniera per “far luce” è accendere l’interruttore della nostra anima proprio come si fa quando si entra in un ambiente buio. Mida in suo brano dice: “ anche se fuori è tutto spento, tu brilli perché hai il sole dentro”.
Ma come si accende l’interruttore dell’anima per fare luce? La rivelazione o la manifestazione non è nell’esteriore, ma nell’intimo dell’uomo: “in interiore homine habitat veritas” diceva Sant’Agostino. È necessario allora penetrare nel nostro profondo e conoscere se stesso come diceva Socrate. La luce, la pace , sono nell’Uno. In un tempo di grande smarrimento, morale, culturale, esistenziale la conoscenza essenziale di noi stessi è necessaria per rivelare la nostra personale luce, risvegliandola, risvegliandoci. Come fare? Bisogna vivere con quella luce nella mente e nel cuore che viene dalla “consapevolezza”, crescere sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché si possa distinguere ciò che è meglio. Aprire gli occhi e vedere la luce non è così scontato; tante volte preferiamo rimanere nelle nostre tenebre pur di non arrenderci a qualcosa che smuove il nostro cuore e la nostra vita perché vedendo, dobbiamo poi decidere anche cosa fare. Solo la Luce può consegnare la visione vera. Quando si apriranno i nostri occhi, specchio dell’anima, vedremo quello che siamo realmente, perché soltanto la Luce può mostrarci la verità della nostra esistenza e il contenuto del nostro cuore. A questo punto si farà strada la decisione da prendere. Seguire la Luce cioè ciò per cui siamo chiamati al mondo o tornare alle nostre ombre?
L’essere umano consapevole, la cui anima è risvegliata sente nel profondo la volontà di essere (vita), la volontà di vedere ( luce) e la volontà di essere felice ( amore). Ecco allora che la vita ed ogni esperienza che viviamo, anche la più dolorosa, è un insegnamento per farci “ricordare” chi siamo, consentendo completezza nella vita e l’autorealizzazione. Il presente è una grande opportunità di crescita spirituale, e ciò che viviamo ci indica il sentiero da seguire affinché svanisca il velo della polvere che oscura la Luce della conoscenza, impedendoci di vedere la nostra vera natura. La domanda “cosa mi sta insegnando?” risuonerà allora con il battito del mio cuore e sentirò che ogni momento è sempre un’esperienza che arricchisce e insegna, è Vita. Il sole interiore illuminerà la mente con la luce del discernimento, della saggezza e della comprensione, la fonte è il potere della luce pura dell’anima. Questa è l’aspirazione per l’anima risvegliata: “ Conoscere se stesso”. Mettere allora il sole davanti a noi e lasciare le ombre del passato alle spalle. Far risplendere la nostra vita. I benefici saranno:
– Più autostima, sicurezza e fiducia in noi e nelle nostre capacità;
– Un ritrovato senso di libertà, connessione ed entusiasmo;
– Una maggiore apertura del cuore e una vita più appagante, felice e realizzata;
– Una maggiore chiarezza di visione e un dialogo interiore supportante e positivo che ci permetteranno di far splendere la nostra vita.
Quando avremo il sole dentro di noi, la vita metterà in moto i suoi ingranaggi più preziosi, e allora non ci sarà più niente che possa fermarci. Sarà proprio quando si lasceranno le avversità alle spalle , che apparirà un raggio di sole. Cercatelo dentro di voi, cercatelo nelle persone che vi amano, cercatelo in quell’orizzonte che ha in serbo per voi nuove speranze. Questo processo è possibile se si riportasse in auge un concetto fondamentale dell’Umanesimo che si sviluppò nel ‘400 in Italia, ossia considerare l’essere umano come centro dell’universo. Leonardo Da Vinci sapientemente nel suo famoso “Uomo Vitruviano” ci ha insegnato che l’uomo è la più perfetta delle creature divine, posta al centro delle meravigliose bellezze dell’universo e dotata di un corpo e di un’anima che sono riflesso del macrocosmo. Riscoprire l’uomo significa “portare alla luce” il divino riposto in ciascuno di noi, così come recita la poesia di Marianne Williamson “La nostra paura più grande”, tratta da “Return to Love”:
<< La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati.
La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura.
È la nostra luce, non la nostra oscurità che più ci spaventa.
Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo, non c’è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure.
Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c’è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi, è in tutti noi.
Se noi lasciamo la nostra luce splendere, inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso.
Appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.>>
Lo stesso concetto lo possiamo prendere in prestito dalla Fisica: quando l’energia radiante incide un corpo, una parte viene assorbita, una parte viene riflessa e una parte viene trasmessa e per la legge di conservazione dell’energia, la somma delle quantità di energia rispettivamente assorbita, riflessa e trasmessa è uguale alla quantità di energia incidente. Incrementiamo allora la trasmissione dell’ energia luminosa tra un sistema ed altro, tra quante più persone possibili, alimentando così un circolo virtuoso che consenta di vibrare a livelli sempre più alti di energia luminosa così da rinviarla agli altri e renderla manifesta. “Sia la Luce!” e la Luce fu.
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