Lidia Ravera alla Mondadori di Genzano
Lidia Ravera alla Mondadori di Genzano: sentimenti, l’urgenza della scrittura e un finale da scoprire con “L’amore che dura”
Una grande scrittrice, schietta e comunicativa, capace di attraversare tutte le tematiche senza mai essere banale e senza mai deludere il lettore. Questa è Lidia Ravera, giunta al suo ventinovesimo romanzo, e ospite venerdì pomeriggio alla Mondadori Bookstore di Genzano per presentare “L’amore che dura” (Bompiani). La nota autrice, già assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha iniziato ad avere successo (pur senza volerlo, come da lei stesso dichiarato) ad appena venticinque anni quando “Porci con le ali” divenne un caso editoriale. Da allora non si è mai fermata, e la sua costante attività è un bene prezioso per la letteratura contemporanea: “I romanzi me li scrivo un po’ addosso, ho un’urgenza e la metto su carta, poi risultano utili a chi legge. Stavolta sono partita da una riflessione: ho mai sacrificato la scrittura, per mezza giornata, all’amore? La risposta è negativa. Non sono un mostro, ma la scrittura riempie, sostituisce e sublima tutto”. In questa nuova opera della Ravera si ripercorre un’intensa storia d’amore iniziata negli anni Settanta, poi interrottasi per diverse peripezie e con un destino tutto da vivere: “Emma e Carlo si sposano” – ha detto la scrittrice in merito ai due protagonisti del romanzo – “perché hanno una vita campata in aria e cercano di dare un ordine almeno teorico. Il loro è il matrimonio di una generazione che non credeva in questo legame, ma si amano molto ed essendo giovani, e quindi ancora informi, aderiscono l’uno all’altra. Poi con il passare del tempo si diversificano, lui ha ambizioni artistiche, lei è un’insegnante un po’ megalomane che lavora a Colli Aniene e ha la pretesa di salvare il mondo, tirando fuori gli adolescenti dalla ‘discarica’ sociale”. Un episodio rompe questo connubio sentimentale: “Carlo trova lavoro a New York, naturalmente vuole portare sua moglie con lui ma la donna non accetta. Con il femminismo non è più meccanico seguire il proprio marito, lei è tentata ma si è messa in casa una studentessa incinta e la sua missione la spinge a rimanere a Roma”. Nonostante il sentimento forte fra i due la relazione si interrompe, l’oceano si frappone tra Carlo ed Emma: “L’amore” – ha detto la Ravera, rispondendo ad una delle domande di Ezio Tamilia – “dura finchè l’ego dell’uno non si divarica da quello dell’altro. Non si coincide più, passato l’inizio. E infatti marito e moglie si separano e si rivedranno solo nel 2006, a seguito della richiesta di divorzio. Lei si vuole risposare, il perché però non ve lo posso dire…”. Nel libro c’è, ad opera del protagonista, una divisione per ‘tipi’ di amore: il numero uno, lo scambio bellissimo e simbiotico, il numero due, da artigiani, con dei capolavori quotidiani, e così via. La storia fa un balzo in avanti e si arriva al 2016: Carlo, regista di successo, deve presentare il suo film “Kids”, che racconta la storia dei due da giovani. Emma lo ha visto in anteprima e stroncato su un magazine on line. Tuttavia programmano un incontro: lui sarebbe disposto a tutto per riprenderla, ma lei continua a bloccarlo per qualcosa di inconfessabile. Al momento della rivelazione un incidente fra la sua bicicletta e un auto fa cadere in coma Emma. Carlo, allora, recupera la borsa sul selciato e ritrova dei quaderni e una lettera, nelle cui righe la donna aveva scritto una sorta di diario con tutte le confessioni che avrebbe poi comunicato all’ex marito. Dal possibile riallacciamento di una relazione allo spettro della morte, che mette in discussione tutto, il romanzo continua con il suo stile appassionante e con le descrizioni dell’autrice. Carlo incontrerà Alberto, un uomo totalmente diverso da lui e che pure aveva conquistato Emma. “Se alla fine della giornata non hai messo insieme due righe” – ha detto Lidia Ravera – “cosa resta? Le giornate scivolano via tutte uguali, non ti resta in mano un accidente. Scrivere allora serve a sviluppare le differenze tra una giornata e l’altra”. Prima del firma-copie e delle foto-ricordo, a cura dell’Associazione Culturale Click! di Velletri, la Ravera ha parlato anche di alcuni aspetti relativi all’attualità italiana. Infine, una gradita e dolce sorpresa: una torta con la copertina del libro per concludere al meglio un pomeriggio indimenticabile con una donna e una scrittrice di spessore. Per la Libreria Mondadori di Genzano un grande successo, in attesa del prossimo evento in programma sabato alle 18.30 con il volto televisivo Natalia Cattelani.
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