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L’iconografia musicale nei secoli, dall’antichità alle Avanguardie

Ottobre 17
15:02 2022

Due giorni di incontri e concerti gratuiti all’Ibimus – Istituto di bibliografia musicale, il 20 e 21 ottobre alla Biblioteca nazionale centrale di Roma

L’Ibimus – Istituto di bibliografia musicale organizza due giornate di incontri, musica e concerti dedicati al tema dell’iconografia musicale, il 20 e 21 ottobre nella sua sede all’interno della Biblioteca nazionale centrale di Roma (viale Castro Petrorio 105).

Il percorso delle due giornate (tutte a ingresso libero) sarà dedicato al tema dell’iconografia musicale, alla ricerca delle immagini di soggetto musicale nel variegato e multiforme mondo delle arti. Tre incontri di carattere interdisciplinare, tenuti dalla musicologa Cristina Santarelli, che spazieranno tra musica, arti visive, letteratura e antropologia dall’antichità alle più innovatiche sperimentazioni delle avanguardie.

Il primo incontro sull’antichità (giovedì 20, ore 9.30, Saletta 1 e 2), si soffermerà sulle valenze magico-apotropaiche della musica primitiva e il culti misterici del Mediterraneo antico. Il secondo (giovedì 20, ore 14), sarà dedicato all’eredità del pensiero classico nella cultura occidentale, in particolare nel periodo rinascimentale, barocco, fino al neoclassicismo e agli inizi del Novecento. A conclusione dell’excursus storico, l’ultimo (venerdì 21, ore 9.30 presso la Sala Macchia) sarà tutto incentrato sulle Avanguardie, sul rapporto fra musica e linguaggio visivo nel ventesimo secolo.

A conclusione degli incontri il concerto di due giovani barocchisti che vantano già collaborazioni con i migliori ensemble italiani dediti a questo repertorio: il tenore Luca Cervoni e il tiorbista  Simone Vallerotonda saranno impegnati nel concerto Monteverdi & Co. in omaggio al grande compositore cremonese, fra i padri dell’opera teatrale, e ad altri suoi “colleghi” dell’epoca. Un concerto che fra arie, cantate, fantasie e toccate si muove fra la musica tardo rinascimentale e il primo barocco.

L’evento è realizzato con il contributo della Regione Lazio, Direzione Cultura e Lazio Creativo, Area Servizi Culturali e Promozione della Lettura, L.R. n. 24/2019, Piano 2022

Info: tel. +39 371 1624313, 351 6786288, ibimus@libero.it, ibimus.eu

GIORNATE SULL’ICONOGRAFIA MUSICALE

20-21 ottobre

Saletta 1 e 2

relatrice: prof.ssa Cristina Santarelli

giovedì 20 ottobre

ore 9.30-12.30

Antichità

ore 14-17

Rinascimento

venerdì 21 ottobre

Sala Macchia

ore 9.30-12.30

Epoca contemporanea

ore 12.30

Concerto Monteverdi & Co

Luca Cervoni tenore

Simonte Vallerotonda tiorba

Tutti gli incontri e il concerto sono a ngresso gratuito

CRISTINA SANTARELLI

Già docente di Storia ed Estetica della Musica, Organologia e Iconografia Musicale nei Conservatori, dal 1998 al 2002 è stata professore a contratto per l’insegnamento di Storia della Musica Medievale e Rinascimentale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino (corso di laurea in DAMS), inoltre ha tenuto seminari e masterclass presso le Università di Madrid, Oviedo, Lisbona, Parigi e Roma. Membro del RIdIM (Répertoire International d’Iconographie Musicale) e dell’IMS Study Group on Musical Iconography of European Art, dal 2014 è vicepresidente dell’ICTM Study Group on Music Iconography of the Performing Arts. Presidente dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte dal 2013, fa parte del comitato editoriale della rivista “Music in Art” edita dal Research Center for Music Iconography della City University di New York e della serie “Studies in Music, Dance and Theatre Iconography” (Wien, Hollizer Wissenschaftsverlag). Dal 2016 è inoltre direttore scientifico, insieme con Alberto Basso, delle seguenti collane editoriali pubblicate dalla LIM: “Cataloghi di Fondi Musicali Piemontesi”, “Le Chevalier Errant. Studi sulla musica degli antichi stati sabaudi e del Piemonte”, “Corona di delizie musicali. Musiche di antichi autori piemontesi”. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore universitario di seconda fascia.

LUCA CERVONI

Svolge attività concertistica e operistica concentrandosi principalmente sul repertorio barocco, con sempre più frequenti incursioni nel repertorio classico, romantico e contemporaneo (Petite Messe Solennelle di Rossini e le liriche da camera di Verdi orchestrate da Berio). Fra i direttori con cui ha collaborato ricordiamo Sigiswald Kuijken, Andrea De Carlo, Giulio Prandi, Rinaldo Alessandrini, Claudio Cavina, Antonio Florio, Federico Maria Sardelli, Alessandro Quarta, Diego Fasolis. Nel  2017 ha interpretato Celindo ne La Doriclea di Stradella al Parco della Musica di Roma con l’ensemble Il Pomo d’Oro e  San Modesto ne Il Martirio di San Vito di Pasquini al Boston Early Music Festival.

Nel 2018 ha preso parte a L’Orfeo di Monteverdi al Teatro Regio di Torino, è stato Assuero nella Esther di Handel al Teatro Comunale di Ferrara, Nettuno ne La divisione del mondo di Legrenzi al Theater Kiel, Anfinomo ne Il ritorno d’Ulisse in Patria per il Reate Festival  e Arasse nel Siroe di Vinci al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 2019 ha interpretato Emilio ne Il sogno di Scipione di Mozart al Teatro Malibran nella stagione della Fenice di Venezia e Damon in Acis&Galathea di Handel al Comunale di Ferrara. Ha preso parte ad una produzione de L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi al Theater Kiel e ne L’Empio punito di Melani per il Reate Festival, oltre che in numerosi concerti in vari Festival europei. E’ stato impegnato nella Zaide di Mozart al Teatro Costanzi di Roma diretta da Daniele Gatti a ridosso della chiusura dei teatri a causa della pandemia da Covid 19.

Nel 2021 ha preso parte ad un’incisione di Mottetti di Stradella con Rinaldo Alessandrini, ha partecipato all’Orfeo e al Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi al Teatro Ponchielli di Cremona con Francesco Corti e Il Pomo d’oro, e ancora ad un’altra produzione dell’Orfeo al Teatro Alighieri di Ravenna diretto da Ottavio Dantone.

Fra gli ultimi impegni, Enea in Caonia di Hasse diretto da Stefano Montanari e Il giardino di rose di A. Scarlatti con Divino sospiro.

Ha inciso per Christophorus, Arcana, Glossa, Sony DHM.

SIMONE VALLEROTONDA

Nato a Roma nel 1983 ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Ha iniziato così a studiarlo con Andrea Damiani al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove si è diplomato col massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti presso la Staatliche Hochschule für Musik di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand.

Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università Tor Vergata di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica del ‘700 e gli Enciclopedisti.

Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Internazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore del concorso REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne) nella sezione musica da camera.

Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Sud Africa, Cina, e in tutta Europa, tra cui: Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Teatro de la Ciudad a Città del Messico, Teatro Municipal di Santiago del Chile, Singapore Lyric Opera, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre des Champs Élysées di Parigi, Casa da Musica di Oporto, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma.

Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: RAI, ABC, BBC, Sky-Arte, Mezzo, France Musique, Radio4, Arte, Polskie Radio, Kulturradio, RSI, Radio Classica, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Erato, EMI, Decca, Amadeus, Brilliant, Aparthé, E Lucevan Le Stelle Records, Arcana.

Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Rinaldo Alessandrini & Concerto Italiano, Imaginarium Ensemble, Cantar Lontano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ottavio Dantone & Accademia Bizantina.

Aperto alla sperimentazione e alle contaminazioni, ha suonato con Vinicio Capossela… ma questa è un’altra bella storia!

A 38 anni vince la nomina di ruolo come docente di Liuto al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.

È fondatore de I Bassifondi, suo ensemble con cui propone il repertorio per chitarra, tiorba e liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo.

È sostenuto dal CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, sia come solista che con il suo ensemble.

 

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