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Libri, proposte di (quasi) autunno: “Frida”; “Omaggio a Vito Saccomandi”; e “Scisma”, poesia di Ilaria Palomba

Libri, proposte di (quasi) autunno: “Frida”; “Omaggio a Vito Saccomandi”; e “Scisma”, poesia di Ilaria Palomba
Settembre 17
16:40 2024

Frida. Donna, artista, icona di Chiara Pasqualetti Johnson, White Star edizioni

Dopo aver esplorato i mondi di icone femminili del XX secolo come Coco Chanel, Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy Onassis, Chiara Pasqualetti Johnson racconta la vita di Frida Kahlo, celebrandola, come donna, icona e artista, come recita lo stesso titolo del nuovo volume da lei scritto e pubblicato da White Star, Frida. Donna, artista, icona

Il volume, illustrato con oltre 100 immagini e in grande formato, è pubblicato in numerose edizioni internazionali (in Germania, Francia, Spagna, Messico, Olanda, Polonia, Grecia e Lituania). Pagina dopo pagina Chiara Pasqualetti ripercorre la biografia: di Frida Kahlo: l’infanzia, la scoperta della pittura, i legami con personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky, il leggendario matrimonio con Diego Rivera e l’incanto della Casa Azul. Una vita a tinte forti, raccontata attraverso un testo intenso e splendide immagini che svelano il fascino senza tempo di un’artista diventata un simbolo di emancipazione e di libertà.  Fragile e indomita, Frida Kahlo rese sé stessa un’opera d’arte, celebrando così la bellezza dell’imperfezione. Regale come una dea azteca, aveva una personalità incendiaria. Non rispondeva ai canoni di bellezza tradizionale, eppure era sensazionale. Oggi quel volto è diventato un’icona globale, come il sorriso della Gioconda. Frida, d’altronde, aveva lavorato tutta la vita alla costruzione della sua immagine, finendo per trasformare il suo essere “diversa” in essere “speciale”. Forse proprio questo spiega perché sia da sempre così popolare. Eppure, al di là della fama universale, quanti sanno davvero a chi apparteneva quel volto e qual era la sua storia? Le drammatiche vicissitudini, e persino le splendide opere, spesso hanno contato meno del simbolo nel quale è stata trasformata. Questo libro è un invito a conoscere la vera Frida, per scoprire la donna nascosta dietro al mito. Quei ritratti hanno contribuito enormemente ad alimentare l’immaginario nato intorno alla sua figura, esattamente come è accaduto ad altri miti del nostro tempo, da Che Guevara a Marilyn Monroe. Per lei, del resto, le fotografie non erano che una delle tante forme con cui amava esprimersi. Dipingere, scrivere poesie, disegnare abiti e decorare busti ortopedici non erano che un’unica forma d’arte. La sua.

Vito Saccomandi nel trentennale della scomparsa l’11/9 scorso: tributi e un libro

«Il Prof. Vito Saccomandi, già Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste del Governo Andreotti VI, accademico dei Georgofili e Capo di Gabinetto del Vicepresidente della Commissione Europea Lorenzo Natali, è stato un grande anticipatore dell’ecologia moderna. A trent’anni dalla sua scomparsa lo ricordiamo con il volume Omaggio a Vito Saccomandi, la cui presentazione si è tenuta nella prestigiosa cornice del 119° congresso della Società Botanica Italiana Onlus, mercoledì 11 settembre 2024 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Teramo ‘Campus Aurelio Saliceti» Così in un comunicato stampa il Coordinatore editoriale del volume Omaggio a Vito Saccomandi, dott. Gianfranco Proietti.

«Il volume è realizzato attraverso autorevoli interventi di chi lo ha conosciuto o di chi ne ha raccolto le eredità culturali e che – spiega Proietti – interverranno nel corso della presentazione». Tra i contributi, anche quello del Vicepresidente della Camera dei deputati, on. Fabio Rampelli: «Vito Saccomandi – si legge – comprese, forse prima e meglio di molti altri, l’importanza strategica dell’agricoltura sia come settore economico sia come pilastro fondamentale dell’identità e della cultura italiana». Prenderanno parte alla presentazione del volume alcuni degli stessi autori degli interventi:

On. Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo: «Un illustre figlio della nostra terra di cui era orgoglioso e che ha sempre portato ad esempio nelle sue tante attività, un pioniere dell’ecologismo italiano moderno, e un uomo il cui impegno ha lasciato un segno indelebile nel campo dell’agronomia e della politica italiana».

Prof.ssa Antonella Canini, Presidente Società Italiana Onlus: «Grazie alla sua visione e ai suoi contributi, Saccomandi ha lasciato un’eredità duratura che continua a influenzare la ricerca in quello che oggi chiamiamo approccio One Health».

Prof. Dino Mastrocola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo: «Vito Saccomandi ha fornito un contributo significativo anche nel campo dell’insegnamento e la sua promozione di metodi didattici innovativi e l’approccio olistico alla formazione e all’educazione rappresentano ancora un faro per molti colleghi.».

Prof. Angelo Frascarelli, Università degli Studi di Perugia: «Vito Saccomandi è stato un maestro, il mio maestro, un maestro per gli studenti e per i suoi collaboratori, un grande uomo di scienza, un uomo politico, un uomo operativo e concreto».

Prof. Marco Fornaciari da Passano, Università degli Studi di Perugia: «Interpretava il suo ruolo in favore di un processo di integrazione europea, in difesa dell’agricoltura del Mediterraneo, contribuendo in maniera decisiva ai successi dei già citati Lorenzo Natali e Giovanni Marcora».

Prof.ssa Maura Ianni, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e nipote di Saccomandi: «Oltre al valore dell’impegno, dello studio e delle competenze, zio Vito mi ha insegnato il valore delle radici, la schiettezza, la passione per ciò che si fa, il coraggio di esprimere le proprie opinioni e l’amore per ogni forma d’arte».

Ing. Andrea Ianni, Sindaco di Isola di Gran Sasso d’Italia e nipote di Saccomandi: «Il suo approccio innovativo e pratico nel settore agricolo contribuì significativamente al progresso della disciplina, confermandolo come una delle menti più brillanti e influenti nel panorama agrario italiano». La presentazione del volume è stata introdotta dalla Prof.ssa Antonella Canini, Presidente Società Botanica Italiana Onlus, e moderata dal dott. Flavio Quintilli, giornalista.

Torna dal suo pubblico l’autrice Ilaria Palomba, con il suo nuovo testo poetico Scisma

Un libro emozionante, Scisma è una serie di componimenti poetici magistralmente scritti da Ilaria Palomba durante la sua lunga degenza al CTO della Garbatella. Un diario emozionante, scritto dopo il risveglio da un coma. Sono 188 i giorni di degenza raccontati da una penna diretta e caparbia. Sono moltissimi gli argomenti affrontati dall’autrice, ma tra i più importanti spiccano certamente il suicidio e la ripresa della vita. Un tunnel oscuro presentato da figure retoriche e passaggi emozionanti. L’autrice si sente “residuo” di se stessa, un vortice esistenziale dove quasi non sembra esistere un prima dell’incidente.

Molte le domande che l’autrice pone a sé stessa e che, come un eco, arrivano fino all’orecchio del lettore: “Potrò mai essere quella di prima?” “Specchiati nel mostro, chiedigli perché?”. Interrogativi emozionanti, che pagina dopo pagina regalano un testo ricco di significato. Un viaggio dentro sé stessi, dove la spaccatura dell’esperienza apre le porte al dolore e alla vita futura. Sullo sfondo, il sentimento dell’amore, capace di fare a brandelli la solitudine. L’esperienza dell’ospedale, la voglia di tornare a casa dai propri libri e nelle proprie mura, l’incomunicabilità tra corpo e mente, la necessità di ricominciare da capo ogni cosa.

Questo e molto altro nel nuovo libro poetico di Ilaria Palomba che tende la mano ai “sopravvissuti” e che, a voce piena, racconta la sua esperienza di dolore e speranza, reggendosi sulle pareti di un tunnel oscuro. Scisma è un poemetto che prende forma a partire dal diario poetico condiviso da Ilaria Palomba in ospedale durante la lunga degenza nell’unità spinale del CTO di Garbatella dal 25 maggio al 28 ottobre 2022, dopo un mese di rianimazione all’ospedale San Giovanni Addolorata. Scisma parla di suicidio, disabilità, ospedalizzazione, psichiatrizzazione, rifiuto del dono della vita e poi ritorno alla fede nella vita e in Dio. Ma questo poemetto non è solo un modo per resistere alla degenza, è anche un testo brulicante, una voce alla ricerca delle sue origini letterarie, un costante confronto con i maestri; i versi sono intrisi di citazioni occulte, dalla Pizarnik alla Rosselli, da Celan a Metz. È diviso per giorni, come L’uomo che pende di ThierryMetz. Nella maggior parte dei componimenti la poesia è puro fatto che accade, e la parola coincide con l’accadere della cosa: il dettato ha l’evidenza della musica, delle immagini, l’aderenza tra parola e cosa porta a credere che non vi sia mediazione. Solo in alcuni momenti la parola si stacca e torna a essere lingua astratta, qualcosa che circonda la realtà nominata, la accosta, la sfiora senza però fondersi con essa.

Ilaria Palomba, scrittrice, poetessa, studiosa di filosofia, ha pubblicato i romanzi: “Fatti male” (Gaffi; tradotto in tedesco per Aufbau-Verlag), “Homo homini virus” (Meridiano Zero; Premio Carver 2015), “Una volta l’estate” (Meridiano Zero), “Disturbi di luminosità” (Gaffi), “Brama” (Perrone), “Vuoto” (Les Flâneurs; presentato al premio Strega 2023 e vincitore del premio Oscar del Libro 2023); le sillogi: “Mancanza” (Augh!), “Deserto” (premio Profumi di poesia 2018), “Città metafisiche” (Ensemble), “Microcosmi” (Ensemble, premio Semeria casinò di Sanremo 2021; premio Virginia Woolf al premio Nabokov 2022); il saggio: “Io Sono un’opera d’arte, viaggio nel mondo della performance art” (Dal Sud). Ha scritto per La Gazzetta del Mezzogiorno, Minima et Moralia, Pangea, Il Foglio, Succedeoggi. Ha fondato il blog letterario Suite Italiana; collabora con le riviste La Fionda, Le città delle donne, Inverso, Versolibero.

 

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