Libri e presentazioni per cominciare l’anno in lettura: “Il lato oscuro del social network”; “Bucefalo il pugilatore”; “Il dono di Davide”; i versi de “I Giardini Incantati”
Il lato oscuro dei social network – Manuale di consapevolezza di Federico Bergaminelli
(Intrecci Editore), opera indispensabile per genitori, ragazzi e chiunque voglia comprendere i rischi e le opportunità del mondo digitale.
Nell’era della connessione pervasiva, l’uso dei social media è diventato parte integrante della nostra vita quotidiana. Ma dietro la facciata scintillante si nascondono insidie e pericoli, soprattutto per le giovani generazioni. Cyberbullismo, dipendenza da smartphone, esposizione eccessiva ai giudizi altrui: sono solo alcuni dei temi affrontati nel libro di Bergaminelli. L’autore, avvocato specializzato in diritto delle nuove tecnologie, ci guida in un percorso di consapevolezza, svelando i meccanismi che governano i social network e fornendo strumenti concreti per difendersi. Attraverso un linguaggio chiaro e diretto, Bergaminelli affronta argomenti complessi come la privacy online, la sicurezza dei dati e l’impatto psicologico dell’uso prolungato dei dispositivi digitali. Tutti, infatti, commettono gli stessi errori sul web: sanno che i loro dati vengono raccolti, rielaborati e spesso venduti, ma lo considerano il prezzo da pagare per essere sempre connessi. L’uso di smartphone è sempre più precoce e dilaga già tra i 7 e i 9 anni. Ne deriva che aumentano i casi di cyberbullismo, diminuisce la già scarsa propensione alla lettura e un ragazzo su quattro non fa alcuna attività sportiva. A tutto questo si aggiunge un’emergenza sonno: gli adolescenti vanno a letto sempre più tardi perché restano connessi anche di notte.
Al di là dei pericoli più evidenti, la deriva del cyberbullismo è quello più grave: la permanenza immersiva e continuativa nell’agone della piazza virtuale contribuisce ad aumentare la fragilità di una generazione di adolescenti, costantemente in ansia da prestazione. Come se non bastasse sentirsi in competizione in ogni contesto in cui agiscono (dalla scuola allo sport, a qualunque altra attività svolgano), l’essere costantemente “in vetrina” e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri – manifestato attraverso like e follower – li rende insicuri al punto di modificare il modo di comunicare tra di loro. Esempio paradigmatico è l’uso apparentemente “bizzarro” della comunicazione orale, attraverso lo smartphone. Tra di loro, mai una telefonata vera, solo successioni lunghissime di messaggi vocali che evidentemente li tranquillizzano perché non li costringono a un contraddittorio in tempo reale. La rete è un luogo di incredibili opportunità e di sterminate possibilità, ma anche un ambiente in cui non siamo “nati”, checché se ne racconti, e di cui è necessario comprendere le dinamiche di base, prima che un ambiente potenzialmente amico si trasformi in un luogo ostile.
Federico Bergaminelli è un Avvocato dei Dati, specializzato in Compliance Aziendale e Diritto alle Nuove Tecnologie, svolge attività di formazione in favore del Top e Middle Management, con focus su Public Speaking e Digital Detox. Vive tra Nocera Inferiore (Sa) – dove è nato – e Roma. Appassionato di teatro, dal 1997 calca le scene come attore, autore e regista, con un repertorio di ampio respiro, che va dalla pochade francese alla commedia all’italiana, al Musical, all’operetta, alla storia de li cunti (tratta da Giovan Battista Basile), per atterrare alla storia in versi della canzone napoletana. La sua professione gli ha consentito di spaziare – tra l’altro – nei meandri della comunicazione e della divulgazione delle buone pratiche, oltre alle attività tipicamente legate alla compliance aziendale. Questo è il suo terzo libro dopo La privacy per «designati» e «autorizzati» al trattamento dei dati personali (2019) e Smart working. Che cos’è, a cosa serve, perché è importante (2021). La sua esperienza nel settore lo rende un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire le tematiche legate al mondo digitale.
Bucefalo il pugilatore di Alessio De Caprio. Introduzione di Claudio Procaccia e Georges de Canino Postfazione di Ruth Dureghello
Il libro (Infinito edizioni) sarà presentato a Roma domenica 12 gennaio presso la libreria Ubik Spazio Sette, via dei Barbieri 7, ore 11,00. Dialoga con l’autore Ludovico Fremont, introduce e modera Fausta Speranza. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni fate click qui o scrivete a info@spaziosettelibreria.it
Secondo appuntamento a Roma martedì 14 gennaio presso il centro Pitigliani, via dell’Arco De’ Tolomei 1, ore 19,30. Interviene con l’autore Amedeo Osti Terrazzi, alla fisarmonica il Maestro Fabio Raspa. Ingresso gratuito, necessaria prenotazione a questo link.
La vera storia di Lazzaro Anticoli, ebreo residente nel ghetto di Roma, venditore ambulante e boxeur aspirante al titolo di campione nazionale, arrestato e ucciso insieme ad altri 334 martiri – civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni – il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine dalle forze di occupazione tedesche. Attraverso il dramma di Lazzaro Alessio De Caprio in Bucefalo il pugilatore racconta le vicende di un quartiere intero, che negli anni Trenta e Quaranta del Novecento hanno caratterizzato la vita di “piazza” di uno dei cuori pulsanti della Capitale.
«Grazie a De Caprio, la storia rientra a pieno titolo nella storia degli ebrei romani che lottarono sul ring prima e nella Resistenza poi». (Claudio Procaccia e Georges de Canino)
«Il 24 marzo 1944 Lazzaro e gli altri 74 ebrei aggiunti con espressa autorizzazione alla lista di Kappler tornarono a ottenere una tragica comunanza con gli altri cittadini italiani proprio alle Fosse Ardeatine. Non più diversi, non più stranieri ma solo esseri umani fra altri esseri umani». (Ruth Dureghello) Questo libro include la trascrizione dell’omonima opera teatrale.
Il Dono di Davide per raccontare cosa vuol dire donare…
Il Dono di Davide, AG Book Publishing, un libro illustrato che racconta la storia di Davide, Shana e Anna, tre ragazzi che il destino ha legato in modo indissolubile. Davide ha vent’anni ed è sempre sorridente e pieno di vita. Dopo un tragico evento, vola in cielo, ma grazie alla sua generosità salva altre persone. Il suo cuore viene donato ad Anna, regalandole una nuova speranza. Dopo una lunga malattia, lei torna a sorridere e un giorno incontra Shana, la sorella di Davide. Tra loro nasce un legame unico e insieme scoprono che l’amore ha il potere di portare gioia anche nei momenti difficili, offrendo risultati meravigliosi a chi sa coltivarlo. Oggi Shana, che vive a Fondi, e Anna, che vive a Roma, sono rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Organizzazione di Volontariato Il Dono di Davide, che promuove la Cultura del Dono, un atto d’amore che va oltre la donazione degli organi. Un tema centrale è la sicurezza stradale, di cui parlano, in particolare, ai giovani nelle scuole. Il libro è nato dal desiderio di raccontare questa storia meravigliosa in modo semplice e ai lettori di tutte le età, accompagnando il testo con le illustrazioni di Alice Lorini, Serena Mauri e Asia Zingale, realizzate come PCTO nell’ambito del Protocollo di intesa tra AG Book Publishing e l’I.I.S. Ettore Majorana di Cesano Maderno (MB).
I Giardini Incantati di Stefano Labbia in seconda edizione
Seconda raccolta di liriche del giovane scrittore romano, classe 1984, che ha composto e raccolto le poesie scritte di suo pugno durante il periodo della sua maturità. I versi di questa nuova raccolta, più maturi ed importanti rispetto ai precedenti, ci trascinano in un giardino incantato fatto di sfumature vivaci e tinte forti. Versi, quelli presenti ne “I Giardini Incantati”, che sono il frutto di varie esperienze di vita e di rapporti umani contrastanti, fra sentimenti e risentimenti, amarezze e dolcezze, comuni a tutti noi esseri umani, figli dei tempi antichi e moderni. Per cui la poesia del Labbia è, come ella stessa dice della vita, “severa e ilare al tempo stesso”.
Dicono di lui: «Stefano Labbia è un vero paroliere della poesia.» Michela Cenci – Giornalista – Eventi Culturali Magazine.
«(Stefano Labbia usa) La poesia come motore del mondo e mezzo tramite cui esprimere grandi verità.» Cristina Biolcati – Giornalista – Oubliette Magazine
«(…) La sua scrittura (del Labbia) snella, diretta e giovane come i suoi trent’anni è una breccia che sconvolge il lettore. Una lettura sulla quale specchiarsi e scombinare i capelli alle convinzioni preesistenti sull’amore, sul tempo, sulle occasioni e sulla natura di certi amori. (…)» L’altrove. Appunti di poesia.
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