Libri di ottobre: il talento di Giorgio Armani; e quello ‘per la vita’ ne “L’appuntamento”; “Il mio cuore è un giardino” lettura per ogni età; il talento musicale: Taylor Swift e ‘il ricordo’ di Alessandro Bono
Giorgio Armani: L’uomo, il marchio, l’azienda Di Marco Di Dio Roccazzella e Frank Pagano
Con i contributi di Giorgio Armani, Achim Berg, Federica Marchionni, Nicoletta Polla-Mattiot, Giuseppe Stigliano
Giorgio Armani è una delle figure più iconiche e influenti della moda e dell’imprenditoria italiana. Fondatore del Gruppo Armani nel 1975, ha saputo costruire un impero che rappresenta la prima vera multinazionale del Made in Italy, un simbolo di eccellenza, innovazione e qualità in tutto il mondo. Oggi, a quasi cinquant’anni dalla sua fondazione, l’azienda continua a crescere sotto la guida creativa e manageriale del suo fondatore, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 2,45 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente. Il nuovo libro del Sole 24 Ore Giorgio Armani: L’uomo, il marchio, l’azienda, scritto da Marco Di Dio Roccazzella e Frank Pagano, e con i contributi di Giorgio Armani, Achim Berg, Federica Marchionni, Nicoletta Polla-Mattiot, Giuseppe Stigliano, in edicola per un mese da sabato 5 ottobre e in libreria dall’11 ottobre, indaga il “caso Armani” cercando di rispondere a due domande fondamentali: cosa rende unico il successo di Armani e cosa, invece, può essere replicato? Attraverso un’analisi approfondita dei vari aspetti del business – dal prodotto al pricing, dalla distribuzione al marketing, fino alla brand equity e alle prospettive future – il volume cerca di svelare i segreti di uno degli imprenditori italiani più ammirati al mondo. Giorgio Armani, oggi considerato uno dei padri fondatori della moda contemporanea, non ha mai smesso di reinventarsi. A partire dal celebre “power suit”, la giacca destrutturata che ha cambiato il modo di vestire sia degli uomini sia delle donne, Armani ha saputo captare e anticipare i cambiamenti della società e del gusto. Il suo stile inconfondibile, minimalista ma raffinato, ha segnato intere generazioni, diventando un simbolo di eleganza e sobrietà. Ma dietro al successo del marchio non c’è solo la creatività. Come sottolineano gli autori del libro, Giorgio Armani ha costruito la sua azienda su solide basi imprenditoriali, adottando strategie innovative in termini di distribuzione, pricing e marketing. Ha mantenuto un controllo quasi totale sulla produzione e sulla gestione del marchio, evitando fusioni e acquisizioni che avrebbero potuto diluire la sua visione creativa. Questa rara combinazione di spirito imprenditoriale e genio creativo ha permesso ad Armani di mantenere una posizione di leadership nel mercato globale del lusso. Il Gruppo Armani non è solo una casa di moda. Negli anni l’azienda si è diversificata espandendosi in settori come l’arredamento, l’ospitalità e la ristorazione di lusso, sempre sotto l’occhio vigile di Giorgio Armani. Con una rete globale di punti vendita e partnership strategiche, il marchio è diventato sinonimo di lifestyle, incarnando l’essenza del lusso italiano in tutte le sue forme. Nonostante il successo, Giorgio Armani ha sempre mantenuto una visione umile e pragmatica del proprio lavoro. “Vorrei, con la mia storia, essere un esempio, uno stimolo e ricordare a tutti che il lavoro vero porta lontano”, ha dichiarato nel suo discorso in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Global Business Management, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Piacenza l’11 maggio 2023. Questa filosofia del “lavoro vero” è uno dei pilastri del suo successo: un impegno costante per la qualità, l’innovazione e il rispetto per il consumatore.
Marco Di Dio Roccazzella. Shareholder e Managing Director di Jakala, dove ricopre il doppio ruolo di Global Retail Luxury & Consumer Market Leader e Global Strategy, Data & AI Leader, oltre a guidare la divisione per lo sviluppo degli Asset dei Private Equity. Ha oltre 30 anni di esperienza internazionale su progetti di strategia, sales, marketing, retail, digital transformation e AI. Autore, amante dell’innovazione, imprenditore e board member di numerose aziende, è docente presso università e master Italiani e internazionali.
Frank Pagano. Ha oltre 25 anni di esperienza nel marketing e nelle vendite (corporate e startup internazionali). Senior Partner in Jakala, advisor e shareholder in altre realtà, tra cui Tokenance e Circular Protocol. È un autore e contributor per Il Sole 24 Ore, per cui cura, assieme a Pierangelo Soldavini, la serie CEO Confidential.
L’appuntamento di Klaus Zambiasi, un viaggio tra passione e introspezione
Il nuovo romanzo di Klaus Zambiasi L’appuntamento (Youcanprint), un libro che esplora la bellezza degli incontri casuali che lasciano un segno indelebile e la complessità delle emozioni che ne scaturiscono. Klaus Zambiasi è nato a Castiglione delle Stiviere (Mantova) ma vive e lavora in provincia di Bolzano. Apprezzato pittore, ha lavorato nella pubblica amministrazione prima di trasferirsi a Bratislava (Slovacchia) e mettersi in proprio nel settore immobiliare turistico. Dopo il successo dei suoi precedenti romanzi, “Il sorriso della luna” (2022) e “3 Il Bacio Rubato” (2023), tradotti anche in tedesco, Zambiasi ripropone i temi del viaggio, della ricerca di sé e dell’amore. Il libro racconta il viaggio interiore di James, un uomo segnato da un passato difficile e da una profonda voglia di vivere pienamente il presente. La narrazione si sviluppa tra vari flashback, offrendo una finestra sulle sue esperienze, dai traumi familiari alle avventure amorose che hanno definito la sua visione della vita. Il protagonista rievoca gli anni ruggenti delle discoteche, delle vacanze nei camping internazionali e sulla Riviera Romagnola, legati ai nomi, ai volti e alle emozioni di incontri d’amore intensi e fugaci con belle turiste straniere, ma che tuttavia hanno lasciato un segno profondo in lui e ne hanno influenzato il modo di vivere e di entrare in relazione con l’altro sesso. Durante un’estate in campeggio sul Garda, James si trova coinvolto in un’avventura romantica con Annette, una giovane danese. Insieme vivono momenti indimenticabili di passione e scoperta reciproca. Attraverso gli episodi della giovinezza, James riflette su temi universali come l’amore, la perdita, la ricerca di sé e il significato della felicità. Le esperienze di lavoro lo portano a Vienna, dove tenta di ricostruire la sua vita, trovando nella passione per l’arte una via di fuga e un modo per dare un senso al suo passato tormentato. Tuttavia, il passato continua a bussare alla sua porta: la perdita del fratello, la complessa relazione con la madre biologica, le controversie sorte per un’eredità e le responsabilità che derivano dalle scelte familiari lo costringono a confrontarsi con i suoi demoni interiori. Il protagonista affronta con determinazione i fantasmi del suo passato attraverso viaggi apparentemente casuali, ma in realtà legati da un filo invisibile, che lo portano a riscoprire le sue origini, remote e recenti. Il suo è un viaggio nell’anima, in cui ogni incontro e ogni decisione assumono un significato più profondo, contribuendo a definire chi è realmente e cosa desidera dalla vita. L’appuntamento è un’introspezione sui temi dell’amore, della perdita, del destino e della ricerca di sé, sull’importanza degli incontri casuali e su come questi possano influenzare il corso della nostra vita. Con uno stile narrativo evocativo e coinvolgente, il libro invita i lettori a riflettere sulle proprie esperienze, sugli amori perduti e ritrovati, e sulla bellezza degli appuntamenti che il destino ci riserva.
Il mio cuore è un giardino storie di gentilezza, fiducia, felicità e gratitudine di Daniel Lumera
Grazie alla magia del racconto e a illustrazioni poetiche, Daniel Lumera in Il mio cuore è un giardino, edito da Mondadori, accompagna piccoli e grandi lettori in un cammino emozionante mostrandoci come gentilezza, fiducia, felicità e gratitudine possono cambiare noi stessi e tutto ciò che ci circonda.
«È stata la meraviglia, è stata lei a fare questa magia. Non mi ha mai abbandonato e ha deciso di rimanere sempre con me. Per questo ogni giorno mi meraviglio di ogni piccola cosa.»
Esistono storie in grado di metterci di fronte a domande spiazzanti, profonde e limpide come quelle di un bambino. Si può giocare quando si è grandi? Le spade amano la guerra? E perché un colibrì che prova a spegnere un incendio può fare la differenza? Le favole dal potere curativo racchiuse in questo libro ci guidano in un vero e proprio viaggio interiore, tra continue sfide e nuove scoperte, per cogliere nelle parole più semplici e nei piccoli gesti quotidiani i grandi valori che rendono preziosa e degna di essere vissuta la nostra vita.
Questo libro non vuole solo essere una raccolta di storie, ma invita a riflettere sul grande potere educativo e terapeutico, confermato dalle neuroscienze, della lettura di favole e fiabe a un bambino, a un adulto o, perfino, a se stessi, che incide sullo sviluppo del cervello e delle sue potenzialità cognitive, sul linguaggio, sull’empatia e sulla capacità di autoregolazione. Non solo. La narrazione favorisce anche una profonda connessione con se stessi, stimola la creatività, trasmette metafore capaci di potenziare la resilienza e l’immaginazione di chi ascolta. Queste “favole meditative” diventano, così, una preziosa cura, una medicina naturale che ci viene in aiuto in una società iper-performante e sempre più dipendente da digitalizzazione e sviluppo tecnologico, a discapito dei ritmi naturali. Leggendo ad altri e a noi stessi saremo, invece, in grado di riequilibrarci e riportarci a ritmi lenti ed essenziali, a contatto con i valori profondi della vita.
Daniel Lumera, biologo naturalista, research fellow in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, è docente e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione, che ha studiato e approfondito con Anthony Elenjimittam, discepolo diretto di Gandhi. È autore di bestseller Mondadori come La cura del perdono (2016), Ventuno giorni per rinascere (2018, con Franco Berrino e David Mariani), La via della leggerezza (2019, con Franco Berrino) e la trilogia Biologia della gentilezza (2020), La lezione della farfalla (2021) ed Ecologia Interiore (2022), scritta con Immaculata De Vivo. Nel 2022 pubblica per G
iunti Meditazione a strappo. 60 idee per educare la mente al silenzio, all’armonia e all’amore e nel 2023 per Mondadori il bestseller 28 respiri per cambiare vita, seguito da Come se tutto fosse un miracolo (2024). Ideatore del metodo My Life Design® e fondatore dell’omonima Organizzazione di Volontariato, ha dato vita a iniziative dal forte impatto sociale. Nel 2024 fonda il Lumera Institute, uno spazio di ricerca e consapevolezza che abbraccia i progetti nati negli ultimi dieci anni, come Il Filo d’Oro, la My Life Design Academy, l’associazione My Life Design O.d.V., il Centro L’Incontro e l’International Kindness Movement, con l’obiettivo di diffondere un nuovo paradigma di benessere e trasformazione personale, relazionale e collettiva a livello globale.
Taylor Swift – Le storie delle canzoni di Annie Zaleski
Edito da 24 ORE Cultura, arriva in libreria Taylor Swift. Le storie delle canzoni di Annie Zaleski, un libro unico nel suo genere nato per esplorare e approfondire l’ispirazione e le storie dietro ad ognuno dei brani scritti da una delle più celebri icone della musica country e del pop.
Attraverso oltre 200 canzoni e spaziando tra generi diversi – country, pop, indie e folk -, il volume nasce per raccontare la carriera e la crescita artistica di una delle voci più amate degli ultimi vent’anni, in grado – come dimostrato ancora una volta con il recentissimo Eras Tour – di riempire tappa dopo tappa gli stadi di tutto il mondo. A partire dai primissimi brani scritti sui banchi di scuola (come Tim McGear, il primo di quelli raccontati nel volume) Taylor Swift ha sempre fatto dello storytelling il proprio punto di forza, mettendo in musica emozioni profonde legate alla sua vita, alle relazioni e alla ricerca di sé stessa. Arricchendo i suoi testi con elaborate metafore, riferimenti storici e letterari, colpi di scena e passaggi intimamente autobiografici, la cantautrice statunitense ha saputo tessere una serie di collegamenti e trame delicate in grado di connettere ogni album al successivo, entrando così nell’immaginario collettivo di milioni di fan, da tutto il mondo e di tutte le età.
Per non morire canto. Storia di Alessandro Bono
Il nuovo libro del giornalista e scrittore Nico Donvito, edito da Arcana – La storia nascosta di un artista considerato l’astro nascente del nuovo rock italiano, a trent’anni dalla sua prematura scomparsa. Un viaggio ricco di emozioni e di testimonianze
Per non morire canto. Storia di Alessandro Bono” (Arcana Edizioni), il nuovo libro del giornalista e scrittore Nico Donvito.
Con la prefazione di Luisa Bono, mamma del cantautore milanese, il libro conduce il lettore in un racconto di vita e di musica che attraversa circa un decennio, dalla metà degli anni Ottanta al 1994, anno in cui Alessandro partecipò al suo terzo e ultimo Festival di Sanremo, tre mesi prima della sua scomparsa causata dall’AIDS. Il volume è impreziosito dalla presenza di più di cinquanta commenti inediti da parte di persone che hanno conosciuto Alessandro Bono, artisti che hanno collaborato con lui o che si sono semplicemente ispirati alla sua musica.
Tra questi spiccano i nomi di: Andrea Mingardi, Beba Naldi, Mario Lavezzi, Mogol, Cheope, Paolo Vallesi, Tiziano Ferro, Gianluca Grignani, Omar Pedrini, Massimo Priviero, Ermes Bonini, Massimo Bonelli, Vince Tempera, Massimo Morini, Marco Baroni, Tony Cicco, Mariella Nava, Sergio Cammariere, Mario Castelnuovo, Andrea Spinelli, Michele Monina, Simone Zani, Walter Gatti, Totò Rizzo, Simone Fattori, Marta Cagnola, Eddy Anselmi, Marco Rettani, Pierdavide Carone, Massimo Di Cataldo e molto molti altri…
«Ho scoperto per caso la storia di Alessandro Bono e delle persone che hanno orbitato attorno alla sua purtroppo breve esistenza. Ne sono rimasto folgorato, perché si tratta di una storia nascosta quanto importante. L’obiettivo era quello di cercare di riempire le pagine vuote di questi ultimi trent’anni attraverso i racconti e le testimoniante di chi lo ha conosciuto, frequentato, amato e ascoltato. È un racconto corale, ma anche una fotografia su un’epoca che appare così lontana. Ciò che questo libro ci tiene a ribadire è che Alessandro non è stato una meteora, ma piuttosto una cometa che, nel suo breve tragitto, ha comunque lasciato una scia, composta sia da detriti che da materiali preziosi. Un giovane uomo che non ha avuto quella famosa seconda possibilità che, di solito, viene concessa a tutti. All’inizio pensavo che fosse giusto rendere qualcosa alla sua memoria, poi questo libro è diventato molto di più: un’occasione di riflessione e di crescita per noi che siamo testimoni della sua storia. Viviamo in un’epoca in cui si ha poca voglia di approfondire, ma se a qualcuno venisse voglia di scoprire qualcosa in più a proposito di Alessandro Bono… ecco che queste pagine saranno lì ad aspettarlo».
All’anagrafe Alessandro Pizzamiglio, sul palco Alessandro Bono. Classe ’64, il cantautore milanese scomparve nella sua città nel maggio del 1994, neppure trentenne, a causa dell’Aids, in un periodo in cui quella malattia incuteva paura e alimentava il pregiudizio. Una promessa del nuovo rock d’autore, così era considerato Alessandro all’inizio dell’ultimo decennio del secolo passato. Un artista che sapeva mescolare la poetica della coppia Mogol-Battisti all’estro creativo di Vasco. Parole e suggestioni, un po’ come il suo mito Bob Dylan, con il quale collaborò aprendo quattro suoi concerti italiani. Nei testi, Bono era abile sia a fotografare la sua epoca, oggi più che mai lontana, sia a immaginare un futuro simile a quello che oggi conosciamo. Scriveva del sociale, d’amore, di politica e di tutto ciò che attirava la sua spiccata e sensibile attenzione. Questa è la storia di un uomo che ha pagato a caro prezzo per le sue fragilità. Un uomo che, dopo avere vinto la sua battaglia contro l’eroina, ha ricevuto dal destino il conto più alto. Più che un disordine morale fine a sé stesso, però, in questa storia troverete tutta l’umanità di un ragazzo che ha senz’altro sbagliato, di un uomo al quale non è stata concessa una seconda possibilità e che ha pagato per errori che aveva saputo riconoscere, curare e superare. Per non morire canto vuole essere un omaggio alla sua memoria, ma anche una fonte di ispirazione per coloro i quali si ritrovano ancora oggi a combattere, in silenzio, contro il mostro di una qualsivoglia dipendenza.
Nico Donvito – Collaboratore per diverse testate e realtà del settore musicale, nel 2022 ha scritto il libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (D’idee), seguito da “Canzoni nel cassetto” (Volo Libero), scritto a quattro mani con Marco Rettani e impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica. A novembre del 2023 pubblica “Ho vinto il Festival di Sanremo” (La Bussola), sempre in coppia con Marco Rettani, e con introduzione curata da Amadeus, un libro che racchiude le storie di trenta vincitori della kermesse, raccontate dalla loro viva voce. L’opera si è aggiudicata il prestigioso Premio Gianni Ravera 2024 per l’impegno svolto nei confronti della divulgazione storica del Festival di Sanremo.
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