Libia: 350 profughi con bambini pestati e torturati nel carcere di Mishratah
Milano, 30 giugno 2010. Il Gruppo EveryOne ha ricevuto un appello urgente da parte di 350 profughi detenuti in Libia, nella prigione di Mishratah. Vi sono circa 80 bambini fra loro. Li colpiscono gravissime violenze: percosse, trattamenti inumani e degradanti, torture. 30 persone hanno subito gravi ferite e i testimoni riferiscono di “un bagno di sangue”. I profughi minacciano il suicidio ingerendo sostanze tossiche, mentre gli agenti di sorveglianza proseguono la repressione. L’Associazione Habesha si unisce all’appello che abbiamo diffuso immediatamente all’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, all’Alto Commissario Onu per i Rifugiati, al Parlamento europeo, alla Commissione europea, al Consiglio d’Europa e alle organizzazioni internazionali per i Diritti Umani. Attendiamo notizie e contatti dal carcere, che riferiremo in tempo reale alle Istituzioni internazionali.
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