Notizie in Controluce

«Siamo partiti dall’apostrofare i dissenzienti il 4 aprile 2006 con un epiteto volgare da parte di Silvio Berlusconi, nel corso di un intervento alla Confcommercio, ed arriviamo oggi ad un attacco giornaliero ed incondizionato ai più alti rappresentanti della Chiesa Cattolica. In questa estate Torrida uomini politici di Governo considerano quali organici all’opposizione i giornali Avvenire, Osservatore Romano e Famiglia Cristiana.

L’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Giuseppe Dossetti esprime solidarietà al quotidiano Avvenire e al suo Direttore Dino Boffo, fatto oggetto di una campagna denigratoria e velenosa da parte di un giornale di proprietà della famiglia del Presidente del Consiglio.

L’intimidazione contro la stampa prosegue con l’enfasi della querela contro La Repubblica, che altro non è che una manovra costruita a tavolino contro un altro giornale italiano reo di criticare non solo i comportamenti privati, perlomeno discutibili, di Berlusconi persona che riveste un’alta carica istituzionale, ma anche la politica economica e sociale del Governo.

Dopo l’esortazione della Lega a revisionare il Concordato, l’attacco del Giornale diretto da Feltri è l’ennesima freccia lanciata contro i Vescovi italiani i quali, negli ultimi mesi, hanno avuto il coraggio, anche attraverso il quotidiano Avvenire, di criticare e condannare alcuni provvedimenti governativi: dal decreto sicurezza contro gli immigrati alle politiche fiscali, dal disegno di legge sul testamento biologico ai tagli nella scuola e nelle politiche sociali.

Si pone nuovamente il problema del conflitto d’interessi: un Capo del Governo proprietario del monopolio di televisioni e giornali, che non ammette opposizione alle sue politiche governative.

Invitiamo i cittadini, le associazioni, il terzo settore tutto ad esprimere il loro dissenso nei confronti di un capo di Governo che ricorda sempre di più i dittatori delle repubbliche sudamericane “dove molti rappresentanti del Cattolicesimo in opposizione ai regimi sono stati dapprima zittiti, minacciati e successivamente trucidati sull’altare.

Non vorremmo leggere sui giornali che a Villa Certosa dopo i vulcani, le escort , i voli di stato, i finti matrimoni e i nudisti non si dia immediatamente il via alla costruzione di un nuovo Colosseo …. perché ci preoccuperemmo subito di come verrebbe utilizzato»