Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

Lettera aperta (come una ferita) a Gianfranco Fini

Marzo 15
12:58 2010

Presidente Fini, per piacere, ci aiuti a salvare una famiglia innocente con bambini

Milano, 15 marzo 2010

Illustrissimo Presidente Fini, ricorda il caso Said Stati, nel Cie di Gradisca di Isonzo? Il giovane marocchino (la cui tragica storia è sintetizzata qui sotto, nel comunicato che già Le mandammo) è ancora detenuto nel Centro e i suoi bambini sono disperati, perché papà manca loro da quasi cinque mesi e non sanno che fine farà. Said è sull’orlo di un crollo.

I secondini lo provocano, lo umiliano, lo inducono ad atti inconsulti. Gli portano un cibo immangiabile, passandolo sotto la porta, come se fosse un animale. Abbiamo chiesto attraverso il legale di visionare i video di sorveglianza per attestare il pestaggio da lui subito, ma il filmato è “misteriosamente” sparito. Oggi ho sentito Said e ha pianto durante tuta la nostra conversazione. E’ allo stremo. Le due interrogazioni parlamentari sul suo caso (presentate dai Radicali e dall’onorevole Souad) non sono servite a nulla. In Italia, tutti i politici pensano solo all’interesse personale e ai consensi elettorali: i Diritti Umani non significano nulla per loro ed è per questo che il paese è tanto imbarbarito, è divenuto tanto immorale. Si vende e svende carne umana, per conseguire potere e privilegi. Dopo aver tentato ogni via in Italia, politica o umanitaria, stiamo ora preparando un dossier sul caso da sottoporre alle Istituzioni europee e all’Alto Commissario Onu. I tempi, però, saranno medio-lunghi, prima di un intervento. Se Lei può, Presidente, impedisca che prosegua questa ingiustizia. Si identifichi, se riesce, in Said: un uomo buono, un padre di famiglia senza colpe, rinchiuso in un Cie (carcere terribile) solo perché gli è scaduto il permesso di soggiorno. Pensi alle Sue bambine: anche i figli di Said sono piccoli e sono stati separati dal padre solo per la crudeltà delle leggi anti-stranieri chje esistono in questa triste Italia. La deputata Sbai Souad ha tentato di fare qualcosa, poi si è arresa al muro di intolleranza e crudeltà che divide gli “stranieri” dagli “italiani” (Dio mio: come fate a non vedere le similitudini con altre epoche. Come fate a rifiutare un paragone tanto evidente?). Ora però è necessario aiutare Said a uscire dal Cie e riunirsi ai suoi bambini. Ha una casa (il fratello lo aiutava, mentre cercava un nuovo lavoro), è un papà affettuoso, non ha mai commesso reati. Lei è fortunato, Presidente, perché – all’interno delle “Istituzioni” – è al sicuro dall’orrore e dal dolore: non passa le sue giornate con i migranti, i Rom, i poveri. Lei è fortunato perché, non vedendo, può tenere lontana da sé una realtà che – se palese – La farebbe piangere. Ognuno di noi, anche se non l’accetta, avrebbe il compito di essere “attivista”, perché la vita, il bene, l’uguaglianza, la solidarietà e la giustizia sono il più alto patrimonio di una nazione, di una società. Non so quali parole possano ragiungerLa, Presidente: cerco disperatamente dentro di me e spero di averle trovate o, almeno, di sollevare un “minimo dubbio” nella Sua coscienza. Non abbandoni il piccolo “bene” quotidiano, sia un po’ “attivista”, sia un po’ “papà” per i bambini di Said. Non ignori questa email, ma ci affianchi in questa difficile azione. La prego. Roberto Malini – Gruppo EveryOne

Qui di seguito, il comunicato di dicembre 2009:

Persecuzione dei migranti in Italia. Marocchino pestato da una guardia
al Cie di Gradisca. Intervengano il Consiglio d’Europa e l’Alto
Commissario ONU. E’ importante che sia giudicata dalle Istituzioni
internazionali la Legge italiana 94/2009, xenofoba, antidemocratica e
contraria ai principi dell’Unione europea e delle Nazioni Unite

“Ci è stato segnalato quest’oggi un gravissimo episodio di violenza e
tortura, verificatosi all’interno del Centro di Identificazione ed
Espulsione di Gradisca d’Isonzo nella notte fra il 28 e il 29 dicembre
2009″. Lo denunciano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau,
co-presidenti dell’organizzazione per i diritti umani Gruppo EveryOne,
che si sta occupando della vicenda.
Questa è la storia dell’ospite del Cie, riferita dal Gruppo EveryOne,
che è in contatto telefonico con lui e la sua famiglia: “La vittima
dell’ennesimo pestaggio si chiama Said Stati, è di nazionalità
marocchina e vive a Gavardo, in provincia di Brescia. Abita in Italia
da oltre 19 anni, ha sempre lavorato e pagato le tasse. Tutti i suoi
parenti vivono nel nostro Paese: la madre e sei fratelli che sono
tutti sposati, con figli. Durante il terremoto che ha colpito Salò nel
2005, Said ha perso la casa. Sempre in seguito al sisma, la fabbrica
dove era occupato ha chiuso e il ragazzo, con moglie e due figli
piccoli, pur avendo bussato a ogni porta, non ha trovato in tempo
un’occupazione alternativa. Quando il suo permesso di soggiorno è
scaduto è divenuto ‘clandestino’, in base alla legge 94/2009 (il
‘pacchetto sicurezza’) già pesantemente criticata per il suo contenuto
xenofobo dalla Commissione europea, dal Comitato contro le
discriminazioni delle Nazioni Unite, dalle autorità ecclesiastiche e
dalle principali organizzazioni per i Diritti Umani.
L’11 novembre scorso, Said è stato arrestato e condotto al Cie di
Gradisca, dove è stato identificato e ha ricevuto un decreto di
espulsione. Nonostante soffra di una depressione e il medico curante
gli abbia prescritto un antidepressivo, le autorità gli hanno negato,
poche ore prima dell’abuso nei suoi confronti, di assumere il farmaco.
Said ci ha raccontato al telefono che nella notte fra lunedì e martedì
scorso, tre guardie lo hanno prelevato dalla sua cella, conducendolo
in un’altra, dove gli è stato intimato di togliersi gli occhiali
perché l’avrebbero sottoposto a un pestaggio. Ci ha inoltre confessato
che per dare un esempio agli altri carcerati, è stato consentito ad
alcuni detenuti di assistere alla violenza. Anche operatori in
servizio preso il centro hanno presenziato alla violazione dei suoi
diritti umani. Said è stato picchiato con inaudita brutalità al capo,
al tronco e in diverse altre parti del corpo, con pugni e colpi di
manganello. Solo dopo averlo lasciato a terra, pesto e sanguinante, le
guardie hanno consentito agli operatori di portarlo al pronto
soccorso, dove è stato medicato”.

Il Gruppo EveryOne ha presentato denuncia per i trattamenti inumani e
degradanti subiti da Said Stati presso la Procura della Repubblica di
Gorizia. Gli attivisti, inoltre hanno chiesto al Presidente della
Camera Gianfranco Fini di prendersi a cuore il caso, evitando una
deportazione iniqua (la famigerata Legge 94/2009 prevede proprio
questo: deportazione senza eccezioni per lo straniero extracomunitario
cui scade il permesso di soggiorno), che priverebbe i figli di said,
un bambino di otto anni e una bimba di tre, nati in Italia, del
sostegno fondamentale della figura paterna e condurrebbe Said in un
Paese in cui non ha più alcun familiare né conoscenze.

“Abbiamo informato della vicenda di Said il Comitato contro la Tortura
del Consiglio d’Europa, affinché venga inviata al Cie quanto prima una
commissione ispettiva d’inchiesta; abbiamo inoltre recapitato una
memoria all’Alto Commissario per i Diritti Umani e all’Alto
Commissario per i Rifugiati, presso gli uffici di Ginevra delle
Nazioni Unite, chiedendo un intervento urgente per evitare lo
smembramento di una famiglia che da quasi vent’anni vive in Italia e
una posizione riguardo alla legge 94/2009, antidemocratica e contraria
alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, scritta dalla Lega
Nord, partito notoriamente intollerante, e approvata dal Parlamento
per evitare di sfasciare una maggioranza in cui la Lega è parte
numericamente fondamentale”

Contatti:

Gruppo EveryOne

+39 3408135204 :: +39 3313585406

info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com

 

Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

1995 Ricordiamo la terza “Sagra della ciambella e del vino” a Monte Compatri (video trasmesso da tva40)

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Luglio 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”