Notizie in Controluce

Il Comune risponde a una serie di pesanti sottolineature critiche fatte dalle associazioni ambientaliste con un discutibile attacco al Parco, mettendo nel mirino il Piano di Assetto e la sua ‘legittimità costituzionale’.

Si scomodano parole importanti ma che non c’entrano nulla: la Costituzione non arriva a definire i contenuti di uno strumento di programmazione come il Piano di Assetto che, invece, si interessa di tutela ambientale, salvaguardia ecologica e anche di pianificazione urbanistica.

Il Comune di Grottaferrata cita aree presuntivamente edificabili dal 1944 attribuendo al Parco colpe per aver “contrariato l’Amministrazione comunale” considerandole aree di libera campagna inedificata, come in realtà sono.

L’Amministrazione comunale di Grottaferrata ha impugnato il Piano del Parco davanti al TAR sulla base di un presupposto culturale che prevede lo sviluppo territoriale fatto di altre strade, case e automobili; per il Parco è fatto invece di attività sostenibili.

Risulta inspiegabile il lamentato mancato coinvolgimento del Comune durante la redazione del Piano. Il Parco ha seguito scrupolosamente il percorso amministrativo individuato dalla legge ed anche le regole di buona cortesia istituzionale.

Dispiace infine che il Comune ritorni sul PUA alle pendici del Tuscolo, accusando il Parco di inerzia. La storia è nota a tutti e l’Ente si assume ogni responsabilità istituzionale, anche di altre e precedenti amministrazioni. Resta il fatto che il Comune di Grottaferrata ha rilasciato un Permesso di Costruire in un luogo pregiato come le pendici del Tuscolo senza neanche degnarsi di una telefonata al Parco per sentire cosa ne pensasse.

Il Parco resta nella speranza (forse illusione) che la tutela dell’ambiente sia patrimonio culturale di tutti.