Lettera aperta al Sindaco Adriano Palozzi su: “Sedi dei Comitati di quartiere”.
Pur rendendoci conto dell’intensa attività che viene prodigata a tutti i livelli in questa settimana che precede la Sagra dell’uva, vorremmo porre l’attenzione sul fatto che ottobre ospita la Sagra e preannuncia quella la lunga stagione che termina nell’inverno. Una seconda considerazione riguarda i Comitati di Quartiere che nascono come punti di socializzazione e di partecipazione dei cittadini ai propri problemi locali e quindi all’andamento dei servizi essenziali gestiti direttamente o meno dall’amministrazione comunale oltre che da Società. Essendo queste le finalità, risulta chiaro che occorre attrezzare i Comitati con strutture che possono assicurare, anche nella stagione invernale, l’esercizio di queste attività di ritrovo, di svago e di approfondimento locale.
Una terza considerazione riguarda il Comitato di quartiere di Cava di peperino. E’ a tutti noto che quel piccolo nucleo di abitazioni, nato negli anni cinquanta per iniziativa comunale, oggi rappresenta un quartiere modello per la operosità e lungimiranza dei residenti, che con il loro lavoro hanno dotato la nostra città di uno spazio verde, degno del nome di Parco.
Pur non conoscendo “origine e accordi” che, in primavera, hanno portato questo Comitato a dotarsi di una capiente tettoia in legno, prendiamo atto che da qualche mese i lavori di tamponatura sono stati bloccati. Se il manufatto si trova su terreno pubblico ed è destinato ad accogliere l’attività e le iniziative dei residenti del quartiere, privo però di qualsiasi locale di ritrovo, è possibile, al pari di quanto verificato sia nella villa comunale che nel giardino “Spigarelli” di Santa Maria delle mole, che non si trovi una modalità che renda funzionale quanto iniziato, coronando lavoro e soldi ad oggi utilizzati?
Per esempio nel 1974, il “gruppo MarinoVerde”, per eliminare il parcheggio selvaggio attorno alla Fontana dei Mori, in piazza Matteotti, e quello sul sito del vecchio Monumento ai Caduti (di fronte alla ex Banca di Marino oggi BPM), decise e propose di operare, con soldi e mezzi raccolti tra i cittadini, per costruire le due aiuole ancora esistenti. L’allora sindaco Dante Rapo ci sfidò a presentare un progetto, e così fu fatto.
Crediamo possibile che, al pari dei Centri diurni per gli Anziani, una Amministrazione possa decidere di dotare i Comitati di quartiere di luoghi di ritrovo. L’invito è quello di trovare la via per dare a tutti i Comitati un luogo ove operare senza interruzioni dovute alla pioggia o al gelo, ne va della crescita civica ed etica della cittadinanza, specie ora che per legge vengono meno le Circoscrizioni amministrative.
Restiamo comunque disponibili a dare il nostro contributo.
il portavoce del “gruppo di presenza” : corrado colizza
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