Leggere e pensare la poesia (Franco Arminio)
Confrontiamoci con la poesia. Sempre. Scriviamone tanta, se crediamo sia poesia, o facciamola leggere a chi potrà dirci se è poesia: per la ricchezza del linguaggio, per il suono, per le corde che tocca, per la struttura che riusciamo a darle sulla pagina. Non facile. Anche i versi, per così dire ‘sciolti’ hanno le loro regole. Leggiamo poetesse e poeti di tutti i tempi, di tutte le latitudini… (Serena Grizi)
La bandiera dell’inquietudine
Alzatevi durante la cena,
ditelo che avete un dolore
che non passa. Guardate negli occhi
i parenti, provate a fondare
davvero una famiglia
una federazione di ferite.
Ora che siete in compagnia
ditela la vostra solitudine,
sicuramente è la stessa degli altri.
E dite la noia, l’insofferenza
per il freddo, per il cappotto,
per la digestione.
Se scoppiate a piangere
è ancora meglio,
scandalizzateli i vostri parenti,
piantate la bandiera dell’inquietudine
in mezzo al salotto.
Fatevi coraggio, prendete un libro di poesia
leggete qualche verso,
loro per domani hanno programmato
il cinema.
Parlate dei morti,
parlate di voi e poi ascoltate,
sparecchiate, togliete di mezzo il cibo,
mettete a tavola la vostra vita. Franco Arminio da: L’infinito senza farci caso – poesie d’amore, 2019
Immagine web
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