Legge filiera corta, produzione di qualità nel territorio per il territorio
“Il Lazio si dota oggi di una legge utile, concreta, attesa e in molti punti innovativa, un testo che valorizza le eccellenze dei nostri territori, tutela la biodiversità, promuove i prodotti di qualità e la cultura della sana alimentazione, rispettando l’ambiente. Una legge che ha visto il contributo del tavolo agroalimentare regionale aperto alle associazioni del biologico, ambientaliste e ai rappresentanti dei Parchi, e di tanti consiglieri di maggioranza e di opposizione, in un clima collaborativo che ha portato all’approvazione all’unanimità del testo.” Dichiara Cristiana Avenali, Consigliera regionale PD e prima firmataria della Legge sulla filiera corta appena approvata dal Consiglio regionale.
“La norma definisce prodotti a filiera corta quelli sostenibili ambientalmente, di qualità, dei parchi, stagionali, biologici, che sono quelli ai quali le persone oggi, più consapevoli e attente a qualità e origine, tracciabilità, eticità e salubrità dei prodotti che acquistano e consumano, già riconoscono un valore aggiunto intrinseco. La filiera corta è una parte importante della multifunzionalità agricola, abbiamo approvato una legge che rende strategico un settore che si sta strutturando, promuovendo la produzione di qualità e sostenibile nel territorio per il territorio e avvicina il prodotto alla tavola.
La legge introduce tante novità, come il circuito in cui inserire le aziende agricole e le imprese e strutture ricettive che utilizzano almeno il 50% di prodotti a filiera corta che saranno contraddistinte da un logo, i bandi per le risorse genetiche autoctone, per il pesce a miglio zero, contributi ai comuni che promuovono iniziative nelle scuole, e l’indicazione di utilizzo dei prodotti a filiera corta nelle strutture di ristorazione collettiva pubblica. Oltre lo stanziamento di 600.000 euro previsto nel bilancio, i Fondi europei saranno lo strumento finanziario principale a cui attingerà la legge. Il testo prevede anche che la Regione si faccia promotrice di accordi tra i produttori e la grande distribuzione organizzata presente sul territorio laziale per la vendita dei prodotti provenienti dalla filiera corta, e sostiene la nascita di gruppi di acquisto e di gruppi di offerta di cittadini. La norma stabilisce l’impossibilità per i prodotti geneticamente modificati e per i prodotti da questi derivati, di poter rientrare tra quelli a filiera corta .” Spiega Avenali.
“Sono veramente entusiasta per il lavoro prodotto e voglio ringraziare per questo tutti i colleghi, ed in particolare gli assessori Hausmann e Sartore, il vicepresidente Ciarla ed il capogruppo del PD Valeriani. Da oggi il Lazio è una Regione ancora più attenta e vicina ai propri cittadini-consumatori e anche alle proprie aziende, ai Parchi in cui si fa tanta agricoltura di qualità, ai Comuni. Abbiamo una nuova legge concreta, un altro tassello fondamentale per costruire il nuovo modello di sviluppo che vogliamo, creare occupazione ed economia verde” conclude Cristiana Avenali
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento