Legge di modifica della Consulta Femminile Regionale
La legge approvata oggi è di una straordinaria rilevanza perché introduce significative modifiche alla legge regionale del 1976 istitutiva della Consulta femminile, l’organismo pensato per rappresentare presso il Consiglio Regionale le istanze delle donne, per formulare proposte, promuovere iniziative ed esprimere pareri sulla programmazione regionale e sugli atti deliberativi che hanno maggiore incidenza sulla condizione delle donne nella Regione Lazio.
Tale legge, oltre ad aggiornare il testo adeguandolo alle nuove norme nazionali e regionali, intende snellire e semplificare i ruoli e le forme organizzative della Consulta, dando un immagine di immediatezza. Cambia inoltre la denominazione di tale organo, che diventa “Consulta femminile regionale per le pari opportunità.
Aggiornare i poteri della Consulta significa anche attribuire a tale organismo il potere di esprimere pareri vincolanti, nonché l’introduzione di regole di funzionamento più efficaci che ne facilitano l’operatività. Questa intervento certifica l’assoluta considerazione che nutriamo verso le 102 Associazioni, Partiti, OOSS che compongono la Consulta.
Il risultato conseguito oggi è l’ennesima conferma che da parte di tutto il Consiglio Regionale c’è la ferma intenzione di tutelare e rafforzare la figura della donna, sempre più protagonista del percorso di crescita intrapreso durante questi anni, rimuovendo stereotipi culturali e proponendo nuovi modelli culturali.
Peppe Mariani
Presidente della Commissione Regionale per Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e Politiche Sociali
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento