Legato al mio letto
Ottobre 01
02:00
2006
Di un inconsistente vuoto nella bocca dello stomaco mi trascino dietro memorie che avrei voluto morte; trattasi di un’ancora nell’ignoto oceano, dove nel tempo perso non ero che ostaggio dalle sirene abbindolato. Ed ora, eco sulla pelle, il sapore del sale, la schiuma e giù brividi di vento, un tempo lieto e lento. Sono remoti fantasmi che invocano un ritorno’ Ecco, amici miei cari, un perché poco chiaro del fatto che ora sia qui, come fossi un folle, legato al mio letto. |
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