Legambiente, piano risanamento aria
Le automobili vanno fermate, ma quale secondo GRA? -commenta così l’approvazione del piano di risanamento dell’aria e la proposta di secondo GRA, Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. I limiti di legge per le polveri sottili anche quest’anno sono stati superati un po’ ovunque per decine e decine di giorni, con conseguenze rilevanti sulla salute dei cittadini: a Frosinone sono ben 106 i giorni fuorilegge dall’inizio dell’anno, ma nella Capitale non si respira una bell’aria visto che a Francia sono 64 i superamenti, a Fermi 60, a Tiburtina 59; aria sporca anche nel resto del Lazio a Colleferro per 60 giorni fuori norma, a Cassino per 54, ad Anagni e Ciampino 45. Nella Capitale il principale responsabile delle emissioni è il traffico privato, che va affrontato secondo il piano nell’immediato anche con due giornate di targhe alterne ed alcune domeniche ecologiche, interventi utili secondo gli studi tecnici realizzati a ridurre lo smog nell’aria. Se a Ciampino è evidente la responsabilità dello scalo aeroportuale che va chiuso al traffico commerciale, nell’area della Valle del Sacco il problema è anche legato alle emissioni industriali. Il piano è uno strumento fondamentale per affrontare l’emergenza, anche andando a chiedere contributi alla Comunità europea, come da diverso tempo fanno altre regioni italiane. Un contesto in cui i soldi delle imprese andrebbero spesi per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro, con un forte impulso nell’area romana, piuttosto che continuare a proporre inutile, assurde e impattanti autostrade come il secondo GRA. Rilancio della cura del ferro, nuovo ruolo strategico per il tram, aumento di ZTL e pedonalizzazioni, potenziamento della mobilità sostenibile: le ricette sono chiare, vanno applicate subito, senza scuse, abbiamo atteso sin troppo.”
Roma, 10 Dicembre 2009
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