Legambiente in barca con il Parco
Per il Parco dei Castelli Romani era presente un Funzionario e il Direttore, che ha illustrato dapprima le caratteristiche storiche e archeologiche del luogo e, subito dopo, ha affrontato le questioni di carattere operativo relative al natante. I rappresentanti di Legambiente hanno rivolto molte domande, sia al Direttore sia al pilota motorista che conduceva la barca, lo stesso che svolge un’attività analoga su una barca identica nella riserva naturale di Tevere Farfa. Gli ambientalisti hanno domandato in modo dettagliato informazioni sulla barca e hanno potuto verificare che il natante non fa rumore, dunque non produce inquinamento acustico; non emette fumi, non rilascia cioè inquinanti nell’aria o nell’acqua; non crea moti ondosi che potrebbero compromettere la nidificazione di uccelli acquatici; al contrario di quello che, come è noto, si è verificato per lungo tempo, quando sul lago Albano si svolgeva attività di sci nautico con bel due motoscafi di elevatissima potenza che solcavano le acque a grande velocità. La barca del Parco, che avanza sull’acqua molto lentamente per consentire di ammirare il panorama, produce impatti bassissimi. Le finalità per cui il Parco ha recuperato la barca in suo possesso, destinandola a servizi di fruizione per adulti e, soprattutto, per le scolaresche, ovviamente non sono commerciali ma didattiche. Si offre un servizio ai cittadini (gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65) affinché tutti possano godere delle meraviglie più nascoste del paesaggio, immergendosi nella storia, nella leggenda e nel mito accompagnati dalle guide del Parco.
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