Lectura Dantis nell’Aula Consiliare di Velletri
Presenti all’evento – organizzato su proposta di Filippo Ferrara, sociologo appassionato e infaticabile operatore culturale – l’assessore alla Cultura Emanuela Treggiari e Anna Morsa, Presidente della Pro Loco Velitrae. In programma la lettura del III Canto dell’Inferno, incentrata sulla figura controversa di Celestino V, nato Pietro da Morrone, papa dimissionario nel dicembre 1294 a soli quattro mesi dalla sua incoronazione.
Ha introdotto Ferrara tracciando un breve e incisivo “quadretto” del periodo storico e delle grandi famiglie che ruotavano attorno alle vicende oscure di una Chiesa travagliata e confusa. In tale clima si colloca la figura di papa Celestino V, «personaggio tormentato sulle cui dimissioni non vi sono certezze». L’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto – versi 59/60 – ha offerto lo spunto a Onorati per ribaltare, o quantomeno discutere una tesi consolidata attraverso argomentazioni ineccepibili. Inoltre ha proceduto a sfatare un altro mito, enunciando i nomi dei cinque pontefici che prima e dopo Celestino V abdicarono, per scelta o per costrizione, per arrivare alla storia recente con le dimissioni di Benedetto XVI. «Il Diritto canonico contempla la possibilità di dimissioni, purché la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata», mentre non si richiede che qualcuno l’accetti.
Dante doveva sapere chi era il personaggio nominato come “L’ombra del gran rifiuto“. Perché ne ha taciuto il nome? Sono questo e altri gli inquietanti interrogativi a fronte dei quali Onorati ha posto le sue ipotesi.
Se ascoltare Onorati conferenziere è sempre un privilegio, ascoltare le sue letture è da fortunati. La Divina Commedia è per Aldo Onorati pane da mordere tutti i giorni e da condividere il più possibile. Le letture di Patrizia Audino, gli intermezzi musicali a cura di Cristina Picca e Giampiero Villa, e il canto – in apertura e a chiusura dell’evento – degli alunni della Scuola Primaria “A. Mariani” hanno arricchito un momento già di per sé speciale, che ha lasciato in tutti il desiderio di nuovi, stimolanti incontri con il Poeta, che nei suoi versi illuminati morde le coscienze attraverso i secoli.
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